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Alla Gamescom, Microsoft sceglie di non colpire - editoriale

Nessun annuncio di rilievo e tante conferme.

Il numero di visitatori della Gamescom sale ogni anno, ma l'E3 di giugno resta ancora una presenza ingombrante. Così, nonostante a Colonia vada in scena la più grande fiera videoludica d'Europa, l'ora e mezza che ieri, 20 agosto, Microsoft ha dedicato a Xbox One e PC nella sua conferenza in formato mini (più simile al Treehouse di Nintendo che a un keynote a dire il vero) è stata spesa a parlare di titoli già noti, riducendo al minimo la presenza di lunghe sessioni di gameplay e non annunciando nulla di nuovo che potesse realmente tirare l'acqua al suo mulino.

Assassin's Creed: Origins è stata la prima anteprima mondiale alla conferenza della Gamescom con un trailer in computer grafica.

Fra le anteprime mondiali, infatti, sono stati inseriti principalmente giochi di terze parti o che conosciamo da lungo tempo, come Assassin's Creed: Origins, PlayerUnknown's Battlegrounds, Forza Motorsport 7, Jurassic World: Evolution (in arrivo anche su PS4) e l'unboxing della Xbox One X Project Scorpio Edition. Quest'ultima è un'edizione che aggiunge un logo "Project Scorpio" sia alla console che al pad incluso e offre anche un pratico kickstand per tenere la console in verticale.

Al di là di ciò, l'azienda di Redmond ha offerto uno spettacolo minimo cercando di riconfermare l'interesse di chi già guardava con favore il prossimo catalogo Xbox One e PC anziché provare a prendersi nuove leve. Con gli occhi di Sony rivolti principalmente alla Paris Games Week di ottobre, da alcuni anni la sua principale parentesi europea, l'azienda statunitense poteva sferrare qualche colpo basso. Ma probabilmente, semplicemente, non lo aveva a portata di mano; non aveva, cioè, nessun asso nella manica.

Lo show ha avuto un ritmo incredibilmente lento e gli ospiti presenti non hanno offerto nulla di nuovo. La strategia di Microsoft, che già l'ultimo E3 aveva messo in luce, rimane la stessa: fare in modo che Xbox One S e Xbox One X siano le migliori console a 360 gradi. La battaglia si gioca anche sui multipiattaforma e sui servizi e non soltanto sulle esclusive. Perché di queste frecce, semplicemente, la faretra di Microsoft ne ha ben poche e il posticipo di Crackdown 3, rinviato fino alla prossima primavera, ha lasciato un ulteriore solco in un catalogo che era già stato criticato per l'assenza di volti noti che potessero trascinare Xbox One X a inizio novembre.

La nostra diretta del live show di Microsoft alla Gamescom 2017.Guarda su YouTube

Nei prossimi mesi, i principali titoli di interesse rimangono gli stessi in casa Microsoft: Forza Motorsport 7 (29 settembre) e il gioco indipendente di Studio MDHR, Cuphead (29 settembre). Con Sea of Thieves e State of Decay 2 entrambi previsti il prossimo anno, Microsoft deve quindi puntare sul "passo in più" che Xbox One X garantirà ai multipiattaforma in uscita. E fra quelli citati, che saranno migliorati, per supportare la maggiore potenza tecnica del nuovo modello, troviamo titoli come FIFA 18, La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra, Star Wars: Battlefront 2, Assassin's Creed: Origins, Metro: Exodus, NBA 2K18, PES 2018 e Project Cars 2. Oltre a giochi già disponibili sul mercato come Halo 5, Titanfall 2, The Witcher 3 e Gears of War 4.

D'altronde, dire che le vendite di una console dipendano solamente delle esclusive sarebbe un discorso miope. Durante i primi anni di grandi successi, PlayStation 4 aveva offerto poco in termini di esclusive di prime parti, come lo stesso Andrew House aveva ammesso nel 2015, presentandosi principalmente con le grandi produzioni di terze parti come Destiny.

Il gioco indipendente di Studio MDHR resta uno dei titoli più interessanti in arrivo su Xbox One e PC.

Aspettando di ricaricare le energie per poter garantire un 2018 molto più ricco, Microsoft sopravvive a un 2017 di forte transizione, che è principalmente servito a preparare il terreno per Xbox One X. La console sarà accolta da poche esclusive, meno di quante ne conoscevamo soltanto due mesi fa, ma i giochi che supporteranno la console e il suo "vero 4K" sono tanti. Ciò potrebbe comunque garantire all'azienda un modesto supporto da parte dei consumatori. La Gamescom, di sicuro, non ha cambiato le carte in tavola fino ad ora e Microsoft, secondo noi, ha perso una buona occasione per rifarsi agli occhi degli utenti. Non manca la sostanza, ma è la stessa che c'è anche su PS4, che ad oggi continua a vendere a un ritmo molto più alto.