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Alone in the Dark: Inferno

Terrificante o semplicemente orribile?

Naturalmente, nella versione per 360 camminare era un sogno se paragonato all'incubo delle sezioni di guida. Anche queste ultime hanno ricevuto attenzioni severe ed è gradevole verificare che le automobili si comportano finalmente come automobili- o per lo meno come le automobili nella maggior parte dei videogiochi - e non come mattoni che si muovono in una piscina di maionese con la stessa gravità che c'è sulla Luna. Sono stati introdotti anche i checkpoint quindi, una volta morti, non è necessario ripetere lo stesso stage ancora e ancora...

Per dirla tutta, sembra il gioco che dovrebbe mantenere le promesse fatte dall'originale. Eden Studios si merita un applauso per aver saputo rispondere alle critiche con alcuni cambiamenti importanti, ma merita anche una sonora pernacchia per non averne identificato l'importanza e non averli intodotti fin dall'inizio. Detto questo, il gioco è ancora lontano dall'essere una gemma del genere survivl horror. L'uso del fuoco e della fisica per creare puzzle all'interno degli ambienti rimane impressionante come l'inventario e la combinazione degli oggetti, ma la passione degli sviluppatori per le morti improvvise rimane mentre Edward può essere ancora intrappolato da alcuni elementi casuali dell'ambientazione.

Questa è la parte più difficile di una preview, specialmente se stiamo parlando di un gioco come Alone in the Dark. Da un lato non vuoi essere troppo critico perchè poi si trasforma in una recensione, mentre le cose possono ancora cambiare negli ultimi mesi di lavorazione. Dall'altro, invce, il gioco e i suoi problemi sono ben conosciuti e c'è un limite alla profondità dei cambiamenti che possono essere fatti. La versione per PS3 rappresenta ovviamente un miglioramento rispetto a quella per 360 (che a quanto pare dovrebbe ricevere parte degli stessi miglioramenti in una patch) ma non posso proprio dire che questa versione di Alone in the Dark mi sia piaciuta più della prima, persino con i miglioramenti inseriti.

Buona sera, ha mica un po' di crema per le rughe?

I controlli nelle sezioni di guida, per esempio, possono essere ulteriormente migliorati ma la qualità di queste fasi di gioco è condizionata da eventi scriptati in modo estremamente maldestro, mentre la fisica sparacchia in giro detriti a caso in grado di farvi fuori senza che abbiate alcuna colpa. Lo stesso vale per alcune delle sezioni a piedi, incredibilmente frustranti come la pozza di sporcizia corrosiva che deve essere attraversata lentamente, affidandosi alla protezione della torcia che improvvisamente smette i funzionare senza motivo. Morti, si ricomincia da capo.

Ci sono ancora troppe parti nel gioco che sono goffe e ingiuste e si tratta di cose che non possono essere risistemate senza partire da zero. Alone in the Dark su PS3 è destinato a essere migliore della versione per 360, ma probabilmente non sarà un titolo imperdibile.

Alone in the Dark uscirà su PS3 a novembre.