Alpha Protocol
Le nostre impressioni dopo una prova sul campo.
Questa prima missione, un vero e proprio tutorial, si rivela essere una complessa prova attitudinale messa in scena dall'agenzia per testare le effettive qualità del protagonista, che dopo aver messo KO qualche guardia, può finalmente iniziare a conoscere gli altri membri dell'organizzazione da cui è appena stato assunto.
È qui che ci si rende conto dell'importanza dei dialoghi nel titolo Obsidian. Ogni conversazione del gioco può essere portata avanti scegliendo diversi tipi di risposte e atteggiamenti, dando un'impronta chiara alla personalità di Michael e al suo rapporto con i vari membri dell'agenzia. Si tratta di un elemento di importanza vitale, visto che l'intera storia (apparentemente piuttosto banale, a dire il vero), ruoterà attorno al più classico dei tradimenti nei confronti del protagonista, che dovrà fare di tutto per riabilitare il proprio nome e scoprire il responsabile dell'intera faccenda.
Il sistema di gestione dei dialoghi è piuttosto immediato, poiché nel bel mezzo di una chiacchierata, generalmente mentre si ascolta l'intervento dell'interlocutore che si ha di fronte, compaiono su schermo varie opzioni tra cui scegliere, tutte associate a un tasto differente del pad.
A seconda della scelta effettuata, Michael si esibisce in una risposta ben precisa, andando ad accumulare (o a perdere) punti reputazione nei confronti della persona con cui sta parlando. Questo modo di costruire i rapporti all'interno dell'agenzia (e non solo) dovrebbe rivelarsi fondamentale per lo sviluppo della trama e, soprattutto, per l'esecuzione delle missioni sul campo.
Nella maggior parte dei casi, infatti, il protagonista di Alpha Protocol sarà guidato da un compagno di squadra, che attraverso un contatto radio costante fornirà preziose informazioni e dettagli fondamentali per portare a termine il lavoro.
Le conseguenze di una cattiva convivenza con il proprio partner sono facili da immaginare, ma a quanto pare anche un eccesso di sentimenti positivi potrà creare qualche problema, visto che nelle situazioni rischiose il nostro compagno di squadra potrebbe anteporre la nostra sicurezza alla missione, facendo prevalere i sentimenti personali alla professionalità.
Di carne al fuoco, da questo punto di vista, ce n'è davvero parecchia, tanto che non vedo l'ora di poter mettere le mani sul codice finale per stressare a fondo l'interessante sistema “emozionale” costruito dai ragazzi di Obsidian.