Alt Frequencies - recensione
Scovare fra le frequenze, per la verità.
Siamo bombardati da frequenze-radio. Sono onde che non si vedono, che non si percepiscono, ma che in ogni istante urtano e rimbalzano su di noi. Con un'onda radio si può far passare di tutto: un messaggio, una storia, un'idea. Questa è la base di Alt Frequencies, il nuovo esperimento di Accidental Queens, nota per A Normal Lost Phone, che porta con sé un racconto fatto di politica e cospirazioni. Pronti a sintonizzarsi sulla frequenza giusta? Il giocatore impersonerà un misterioso utente, volto a scoprire la verità riguardo la proposta del governo di attuare un loop temporale, misterioso e controverso. Grazie ai contatti con un gruppo segreto, il cui scopo è smascherare gli illeciti dei politici legati alla cospirazione, il nostro compito sarà quello di analizzare le varie stazioni radiofoniche, sfruttandole per fare giustizia. L'elemento comune ai prodotti narrative-oriented è l'assenza, o quasi, di un sistema di gioco d'apprendimento di meccaniche e di crescita, e Alt Frequencies non è da meno. È l'intuito del giocatore a portare avanti la trama di questa avventura uditiva, collegando ogni frammento raccolto durante l'avanzamento della storia, e facendola sua grazie all'empatia e alle riflessioni personali che ne conseguiranno necessariamente.
Gli strumenti d'interazione sono veramente risicati, e si limitano all'ascolto e registrazione delle reti disponibili. La struttura di gioco è così definita: saremo portati ad ascoltare le varie trasmissioni in onda, registrandone il contenuto, quando ritenuto importante, ed inviandolo ad una successiva stazione, che aprirà nuove finestre di dialogo. I punti forti di questa produzione sono l'immersività suscitata nell'ascoltare i programmi, passando da un canale informativo ad un podcast e così via, e l'intreccio che li accomuna e che emerge man mano, facendoli sembrare quasi reali, con reali interlocutori dall'altra parte, con sentimenti ed opinioni che li caratterizzano per davvero. La registrazione ed invio di spezzoni audio modifica il dialogo corrente e ne influenza l'andamento, anche se è possibile che lo spezzone registrato sia errato, generando così risposte di rifiuto, serie o ironiche, in ogni programma. A proposito, sono da citare le strepitose performance attoriali, anche se solo a livello di doppiaggio, degli artisti coinvolti nella produzione, che costituiscono i veri protagonisti. Molti di questi sono stati facilitati da contesti già vicini al mondo radiofonico, essendo stelle americane di YouTube e veri speaker.
Il gioco è diviso in cinque capitoli, rigiocabili tutti singolarmente, il cui quarto presenta un bivio situazionale che lo suddivide in due sottocapitoli, con una durata complessiva di circa due ore. Proprio la durata delinea due punti di vista chiari e distinti: se da una parte la vicenda è breve e si risolve senza troppi problemi o incomprensioni, lasciando un vuoto per la velocità con cui si conclude, dall'altra questa è una chiara scelta di scrivere una storia spontanea, da vivere quasi come un film interattivo, vivendo appieno il tempo necessario per analizzare le frequenze del caso. Un ruolo rilevante della produzione è ricoperto dalle canzoni e tracce audio presenti nelle varie stazioni, nei diversi capitoli della trama; queste sono un mezzo per esprimere la situazione socio-politica e la tensione generata dall'imminente referendum, oltre che un tassello importante per la risoluzione di alcuni enigmi.
Inoltre, gli stessi sviluppatori hanno rilasciato l'intera soundtrack disponibile gratuitamente, contenente brani originali e non, per sottolinearne l'importanza e la bellezza. Alt Frequencies è, paradossalmente, un gioco di poche parole, il cui spirito è intriso da un alone di mistero: anche ad avventura terminata, saranno molti gli interrogativi che riguarderanno gli eventi, e la sensazione di non avere scoperto ogni dettaglio o esplorato ogni dialogo sarà onnipresente. Del resto, i ragazzi di Accidental Queens giocano proprio sulla fruibilità veloce ed intuitiva dei propri lavori, senza preoccuparsi troppo del contorno. Inoltre, la scelta di rendere disponibile l'avventura anche su Android e iPhone è sicuramente positiva e può offrire una nuova prospettiva alla narrazione del titolo. Sembra che Accidental Queens abbia scelto la frequenza giusta.