Alternativa
Un solo candidato, una sola scelta.
Devo confessarvi che anche questa possibilità purtroppo è in realtà più accennata che reale, ma il poter uscire da binari solitamente troppo rigidi è già di per sé una buona notizia e un augurio che questa strada venga battuta con più decisione.
Per aggiungere un po' di pepe alle vicende, Centauri Production ha introdotto poi un doppio livello di difficoltà, sulla falsariga di quanto proposto ai suoi tempi dal mitico Monkey Island; questa volta però la difficoltà non andrà a inficiare il numero di enigmi con cui avrete a che fare, ma semplicemente il numero di morti che potrete affrontare.
Sì, avete capito bene, in Alternativa si muore e basta una parola contro il regime o un atteggiamento poco rispettoso per concludere la propria avventura nelle prigioni dello Stato o, nei casi peggiori, per essere "disattivati". La tensione che ne consegue contribuisce a sottolineare l'atmosfera opprimente, una cappa di ostilità di quelle che difficilmente si dimenticano.
Fin qui le note più liete, ma come anticipato non sono tutte rose e fiori; se come detto le interazioni sono ridotte all'osso, la ventilata libertà di azione viene spesso minata dalle rigidi imposizioni a causa delle quali, ad esempio, per poter prendere un determinato oggetto dovrete prima parlare con un personaggio ben preciso.
Meccanismo per certi versi giustificabile ma che purtroppo mina profondamente una sospensione di incredulità per altri aspetti ben costruita.
Il sospetto è che là dove si è voluto arzigogolare il percorso del giocatore, si sia voluto in qualche modo allungare la minestra di un'avventura che, alla resa dei conti, presenta una longevità alquanto risicata, tanto che difficilmente supererete le otto ore per giungere al termine dell'unico finale previsto.
Certo è possibile rigiocare l'avventura per provare qualche risposta alternativa nei dialoghi, ma alla resa dei conti non resta molto da sperimentare se si intende comunque riuscire a trovare "l'Alternativa finale".
Ovviamente in un gioco dove molto del valore è conseguenza della creazione di un contesto credibile, la resa grafica non poteva non avere un ruolo da protagonista; se non siamo ai livelli di produzioni blasonate o di altissimo livello per quanto riguarda poligoni e modelli dei personaggi, il taglio delle inquadrature e dei filmati, gli ambienti e addirittura i font utilizzati, concorrono a ottenere un risultato nel complesso decisamente buono.
Anche l'audio infine risulta d'atmosfera, sebbene a volte si senta la mancanza di qualche effetto sonoro di contorno oppure di una maggiore varietà dei temi proposti.
Come spesso accade, la valutazione finale risente quindi della sindrome del "cosa sarebbe potuto essere se..."; alcune delle ottime idee messe in campo dagli sviluppatori perdono infatti mordente con il proseguo del gioco, lasciando la classica sensazione di insoddisfazione che non permette ad Alternativa di aspirare a voti maggiori.
Tuttavia il background costruito è di quelli che rimangono bene impressi e la sensazione di claustrofobia e di panico faticherà un poco ad allontanarsi dopo che avrete terminato il gioco; per questo motivo crediamo che la valutazione proposta sia un giusto incontro fra queste due diverse anime, a patto di tenere bene a mente quello che il gioco dichiaratamente offre.