AMD Radeon serie 300: tutti alle Fiji - articolo
Dopo la presentazione dell'E3, ecco la nuova lineup di AMD in dettaglio.
In concomitanza con l'annuncio dell'E3 di due giorni fa, AMD ci ha invitati a una conference call in cui ci veniva illustrato in dettaglio cosa potremo aspettarci dalla nuova famiglia di schede video che nel 2015-2016 dovrà portare l'assalto alla corazzata Nvidia.
La presentazione è andata a fondo nello spiegare le caratteristiche tecniche delle Radeon R9 ed R7 300, ma soprattutto ha aggiunto molte info utili per quanto riguarda la GPU "Fiji" che farà da base tecnologica per la nuova soluzione High Bandwidth Memory (HBM). Il nuovo catalogo di AMD verrà infatti diviso essenzialmente in tre fasce di prodotto: la famiglia R7 per quella medio-bassa. quella R9 per quella medio alta e la serie Fury per il top di gamma. Le denominazioni delle CPU seguiranno la classica progressione numerica di cui vedete qui sotto il prospetto riassuntivo.
- Radeon R7 360: fino a 2 GB GDDR5
- Radeon R7 370: fino a 4 GB GDDR5
- Radeon R9 380: fino a 4 GB GDDR5
- Radeon R9 390: 8 GB GDDR5
- Radeon R9 390X: 8 GB GDDR5
Nella schermata che vedete qui sotto, vi proponiamo in dettaglio tecnici più importanti di cui si è parlato nella presentazione di ieri. Ovviamente i temi di maggiore interesse hanno riguardato la fascia alta, ovvero le schede della famiglia 380 e 390 che dovrebbero portare la sfida della potenza bruta sul terreno di Nvidia e della scheda che detiene lo scettro di più venduta per quanto riguarda la fascia alta del mercato, ovvero la GTX 970.
La parola d'ordine della presentazione era potenza e per quanto riguarda la R9 390 X dovrebbe essercene in abbondanza visto che si parla di una GPU a 512 bit d'interfaccia di memoria dotata potenza di calcolo tridimensionale da 5.9 (5.1) Teraflops, 176 (160) unità di elaborazione texture e 384 GB massimi teorici di banda passante di memoria. Numeri notevoli che pongono la 390X (e tra parentesi i valori della 390 liscia) in competizione diretta con le schede video di fascia alta della serie 9xx di Nvidia, ovvero la 980 e la 970, anche grazie una dotazione di GDDR5 massima da ben 8 gigabyte.
I prezzi a cui saranno proposte (330 e 430 dollari) sono in linea con quelli delle GTX 970 e 980, ma i toni entusiastici della presentazione suggeriscono che AMD sia riuscita a raggiungere e superare le prestazioni delle ammiraglie della flotta di Nvidia, affermazioni corroborate anche da numerose slide comparative, che dovremo tuttavia mettere alla prova sul campo in sede di recensione.
A metà tra la GTX 960 e GTX 970, stando almeno al target dichiarato da AMD, si trova la R9 380, una GPU da 3.4 Teraflops, 112 unità di elaborazione texture e 182 GB massimi teorici di banda di memoria per 4GB di GDDR5.
A prescindere dalle prestazioni più o meno spinte delle varie versioni, si tratterà di un confronto molto interessante soprattutto per il prezzo visto che queste schede di fascia media rappresentano la parte più sostanziosa del mercato di chi prepara un PC nuovo per giocare o procede a un upgrade.
AMD afferma una netta superiorità della 380 sulla diretta concorrente, la GTX 960 visto il posizionamento nella fascia di prezzo dai 200 a 250 dollari/euro ma sarà anche interessante capire quanto la separa in termini di prestazioni dalla GTX 970, tenendo in mente il prezzo nettamente più aggressivo.
Passando alla fascia bassa del mercato, non sembrano esserci grosse sorprese per l'utenza entry level a cui sono state dedicate le schede della famiglia R7 con le Radeon 370 e 360 posizionate opportunamente per contrastare i prodotti di Nvidia nella fascia bassa della famiglia 7xx, in particolare la G740 e G750Ti.
Come potete vedere dalla tabella riassuntiva, le specifiche tecniche sono nettamente inferiori rispetto alle ammiraglie della serie 300, ma è chiaro che per un prezzo oscillante tra i 100 e i 150 dollari, le prestazioni dovrebbero essere più che adeguate buone per chi punta a una macchina da gioco economica in grado di far girare bene titoli leggeri e di cavarsela con tutto il resto.
La linea 300 sembra essere piuttosto completa ma dal punto di vista prettamente tecnico non rappresenta un reale salto prestazionale rispetto alla precedente generazione di schede video, la serie 200: tutte le GPU interessate sono semplici evoluzioni dell'architettura GCN con alcuni dovuti aggiustamenti alle frequenze di clock, larghezza di banda, unità di calcolo delle texture dei processori Bonaire, Tonga e Hawaii.
Di ben altro spessore è stata la presentazione del nuovo processore "Fiji" che dovrebbe traghettare AMD nel prossimo triennio. Come avevamo avuto modo di spiegare in una recente Digital Foundry la novità è rappresentata dalla gestione della memoria HBM (high bandwidth memory) non solo questa viene integrata insieme al processore andando e non è più distribuita sulla superficie della scheda, ma i vari moduli vengono letteralmente "impilati" uno sopra l'altro portando a una velocità di trasmissione dei dati del 60% superiore rispetto al passato, risparmiando nel contempo un sacco di spazio sulla PCB.
Le prestazioni di cui parla rispetto a una scheda molto performante come la 290 sono da favola: non è un caso che gli specialisti di AMD per tutto il corso della presentazione abbiano continuato a parlare di mercato Enthusiast con prestazioni in grado di gestire senza grossi problemi titoli odierni più pesanti a risoluzioni da 4K o per visori da realtà virtuale. AMD dichiara infatti che Far Cry 4 a 4K e dettaglio ultra regge una media di 54 frame al secondo senza scendere mai sotto i 43. Un risultato notevole soprattutto se pensiamo al fatto che non ci troviamo al cospetto di una scheda video di dimensioni maggiorate come quelle delle sue dirette concorrenti, le GTX 980 e GTX Titan X.
La Radeon R9 Fury verrà commercializzata in tre distinti modelli: Fury X, con sistema di raffreddamento a liquido integrato (649 dollari), Fury "liscia" raffreddata ad aria (549 dollari) e la R9 Nano dal prezzo non ancora dichiarato. Quest'ultima sarà una versione miniaturizzata caratterizzata da dimensioni veramente compatte: solo 6 pollici di lunghezza (15,24 cm) con prestazioni superiori a una Radeon R9 290X. Sicuramente una proposta molto interessante per gli assemblatori di PC da gioco dal form factor molto contenuto come ad esempio le Steam Machine.
Oltre alla serie 200 potenziata e rebrandizzata e alla nuova GPU Fiji nelle sue tre varianti, AMD ha anche voluto tirare un sasso nello stagno presentando velocemente anche Project Quantum di cui trovate un video all'interno dell'articolo: si tratta di un prototipo che integra due Fury R9 in un design racchiuso all'interno di una GPU "a cubo" che integra anche la dissipazione tramite un sistema di raffreddamento a liquido.
La potenza teorica di questo sistema è indubbiamente parecchia ma AMD non è stata particolarmente prodiga di dettagli su come una GPU del genere possa essere montata su una scheda video tradizionale ed infatti si è parlato di ricerche incentrate su innovazioni del form factor oltre che del design del processore grafico.
Con ogni probabilità avremo maggiori informazioni a riguardo verso la fine del 2015, ma anche questa anticipazione, oltre al lancio della GPU Fiji, è la conferma di come in AMD stiano facendo ricerca e sviluppo sperimentando soluzioni diverse grazie al cambio di paradigma permesso dalla tecnologia HBM nella gestione della memoria e delle dimensioni dei chip.
Tornando alla serie 300, la presentazione ha dettagliato anche altre soluzioni tecniche che verranno introdotte o mantenute con questa nuova linea di schede video, in particolare tramite i nuovi driver Catalyst di cui proprio ieri è uscita la nuova versione. Dato per scontato il supporto alle DX12 da parte delle schede di tutta la serie cosi come le funzionalità FreeSync, Mantle e Vulkan, AMD ci ha illustrato le potenzialità del Frame Rate Targeting Control: si tratta di un'opzione di risparmio energetico che permette di limitare la velocità di esecuzione di un gioco specifico per abbassare consumo energetico e rumorosità. Una soluzione ideale per quei titoli facilmente gestibili ben oltre i 60 frame al secondo di cui non si ha un guadagno tangibile nel farli girare a velocità superiori.
In seconda battuta, è stata presentata anche la funzionalità Virtual Super Resolution già annunciata qualche tempo fa per le schede di fascia alta della famiglia 200. Si tratta di una funzione che simula il Supersampling Antialias per i giochi che non lo supportano direttamente renderizzando il gioco a risoluzioni nettamente superiori come 1440 o 4K per poi downscalarlo verso il basso, normalmente a 1080p.
Il guadagno qualitativo dell'immagine sul fronte dell'antialias dovrebbe essere notevole, ma è chiaro che la potenza di calcolo richiesta è molto elevata e con i titoli più pesanti solo le schede video di fascia alta come le Fury possono permettersi una scelta di questo genere.
In chiusura possiamo dire che la presentazione di AMD è stata piuttosto interessante: anche se la famiglia 300 è essenzialmente un rebranding della 200 su architettura Graphics Core Next, le prestazioni rapportate al prezzo paiono essere più che buone per dare qualche grattacapo a Nvidia e probabilmente causeranno un paio di scossoni nei listini di vendita.
La serie Radeon R9 Fury è però il vero cavallo di battaglia dell'azienda americana e le novità apportate dall'architettura HBM sembrano essere un'innovazione di grande spessore per quanto riguarda la gestione della RAM dedicata al calcolo tridimensionale.
AMD ha concepito una soluzione tecnica dal potenziale enorme che potrebbe cambiare il modo in cui in futuro verranno progettate le GPU (e quindi le schede video) del futuro, creando un'integrazione ancora più stretta tra RAM e acceleratore grafico.
I test ci diranno di più a riguardo per entrambe le categorie di prodotti visto che le Radeon R9 ed R7 sono già disponibili da oggi, mentre per la serie Fury dovremo attendere il 24 giugno.
Non vediamo l'ora di mettere alla frusta i sample che un noto produttore storicamente legato alla casa di Sunnyvale ci sta inviando proprio in queste ore; quindi aspettatevi già i primi verdetti già per la fine del mese di giugno