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American McGee's Alice

Matto come uno Stregatto.

Prendere un capolavoro della letteratura d'infanzia e trasformarlo in un videogioco di culto dall'incredibile successo non è propriamente una passeggiata di salute: niente di più normale, però, se siete dei game designers dell'esperienza pluriennale e il vostro nome è American McGee.

Passata alla storia come una delle IP più carismatiche e ironicamente macabre mai apparse nell'intero panorama PC, la trasposizione videoludica delle sudate carte di Lewis Carrol, apparsa in un tiepido ottobre di quel lontano 2000, invase in breve tempo le scrivanie di un numero astronomico di giocatori, stuzzicati da una rivisitazione al limite dello steam punk di quella terra sgargiante e spensierata che, almeno in origine, era Wonderland.

Che l'universo delle fiabe, fatto di atmosfere incantate dipanate dalla formula magica del "c'era una volta", rappresenti uno dei playground di sperimentazione più allettanti per un designer è cosa nota: basti pensare a IP del calibro The Path, sontuosa "riedizione" di Cappuccetto Rosso ridipinta per l'occasione con tinte fosche e angoscianti, o al più recente Fairytale Fights, divertente picchiaduro a scorrimento dove arti mutilati e sangue fanno da padroni.

L'intro del gioco.

Nessuno però, in 11 lunghi anni, si è dimostrato abile al punto di replicare anche solo in parte la visione distorta e così cinicamente ironica che caratterizza l'operato di McGee, capace di dar vita ad un universo sadico e simbioticamente allo sfacelo al pari della mente di colei che già una volta lo aveva salvato. Paure, rimpianti e sensi di colpa della sventurata Alice trovano dimora in questa "nuova" Wonderland, metafora della sua psiche allo sbando, e nei suoi strampalati abitanti: e sopravvivere alle proprie angosce, riportando la normalità in una terra erosa dalla follia, richiederà un dazio di sangue non indifferente.

Gli eventi narrati si collocano alcuni anni dopo l'epilogo di "Attraverso lo Specchio" (il secondo romanzo di Carrol avente per protagonista la nostra eroina), quando un tremendo incendio divora la casa della fanciulla e, con essa, anche le vite dei suoi genitori. Trovatasi di colpo sola al mondo, Alice perde progressivamente contatto con la realtà a causa del profondo shock subito, estraniandosi da tutto e tutti sino ad essere rinchiusa nel manicomio di Rutledge sotto le cure del Dr. Heironymous Wilson.

Il Bianconiglio, lo Stregatto e Alice: se questi sono i buoni, non oso pensare ai cattivi...

Nonostante gli sforzi di quest'ultimo, la sua situazione mentale continua a degenerare: divorata da incubi ricorrenti e da lancinanti sensi di colpa, la ragazza si chiude ulteriormente in sé stessa rifuggendo il contatto da chiunque (eccezion fatta per un vecchio coniglio di stoffa), e tenta addirittura il suicidio provando a tagliarsi le vene con un cucchiaio.

Quando il suo destino sembra ormai evidente, l'amico Bianconiglio evoca la sua presenza e, strappandola brutalmente dalla realtà, la catapulta senza troppe gentilezze in quel che rimane del Paese delle Meraviglie: Wonderland infatti è cambiata, ridipinta macabramente dalla pazzia della fanciulla e soggiogata alla volontà della perfida Regina di Cuori.

Con l'aiuto dell'imprendibile coniglio e del fedele (seppur dalle apparenze poco rassicuranti) Stregatto, toccherà a Alice mettere fine al dominio della folle regina per portare la tanta agognata normalità a Wonderland e, non ultima, nella sua testa.

Parlando di gameplay, siamo di fronte al più classico degli action game da PC in terza persona, con telecamera posteriore e profondità di campo opportunamente regolabile. Le dinamiche di combattimento rappresentano la parte preponderante dell'azione di gioco, come conferma la presenza di un arsenale bellico ragguardevole grazie al quale la nostra Rambo in gonnella potrà ridurre a brandelli l'esercito della Regina senza lesinare particolari truculenti.

Avatar di Alberto Destro
Alberto Destro: Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.
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American McGee's Alice

PS3, Xbox 360, PC

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