Anew: The Distant Light - prova
Un metroidvania open-world ambientato in suggestivi mondi alieni.
Tra i più interessanti titoli indipendenti in sviluppo non possiamo non menzionare Anew: The Distant Light. Il progetto è nato un paio d'anni fa dai veterani Steve Copeland e Jeff Spoonhower, con Wilbert Roget II che ha preso in carico la realizzazione di una soundtrack originale. Il gioco è stato finanziato tramite una campagna crowdfunding di successo avviata nel 2017.
Anew: The Distant Light è un action-adventure open world con visuale bidimensionale in stile metroidvania ma con elementi tridimensionali per personaggi e fondali. Nei panni di un bambino saremo chiamati ad esplorare mondi alieni su una luna distante venti anni luce dalla terra. Dovremo scoprire nuove forme di vita, molte delle quali ostili, nonché segreti e potenziamenti acquisibili tramite il platforming ed il combattimento. La narrazione è presente e coinvolgente, ma non è mai invasiva nei confronti dell'azione.
La versione che abbiamo potuto testare è stata una pre-alpha e nonostante il gioco sia pensato per essere open world, la demo presentava una serie di livelli lineari proposti in sequenza, in modo tale da avere un assaggio dei diversi tipi di gameplay e di ambientazioni che il gioco finale offrirà.
Abbiamo iniziato atterrando sulla Luna, e dopo una breve introduzione ci siamo fiondati nell'esplorazione, non prima di aver indossato una goffa e simpatica tuta spaziale. Siamo partiti senza strumenti e armi, ma già dalle prime sezioni s'intuisce che gli upgrade e le armi da trovare saranno frequenti e variegati. Infatti, ci siamo presto equipaggiati con un'arma automatica a lunga gittata e di un più potente shotgun.
Le creature aliene ostili che s'incontrano lasciano intendere il tipo di combattimento voluto dagli sviluppatori, ovvero skill-based. Anche i nemici più deboli hanno spesso un comportamento imprevedibile e sono abbastanza coriacei, richiedendo al giocatore un certo impegno e dell'ingegno nel valutare spazi, salti e manovre varie durante il fuoco incrociato.
Alcuni nemici sono anche in grado di lanciare potenti raggi laser, che ostacoleranno in maniera pericolosa la nostra avanzata. Per fortuna abbiamo anche a disposizione (dopo aver trovato il relativo perk) uno scudo di energia attivabile a tempo e governato da una barra. Quasi sempre, questa barra si esaurisce dopo aver assorbito un ragio laser, quindi la valutazione di tempi e manovre d'azione risulta quasi sempre tarata al millisecondo e al millimetro.
Nella serie di livelli proposti nella demo abbiamo potuto assaggiare gameplay decisamente vari e ambientazioni l'una differente dall'altra. Ad esempio, una sezione ci ha permesso di pilotare un gigantesco mech dotato di un potente raggio laser, essenziale per superare un tratto pieno zeppo di coriacei nemici armati fino ai denti; abbiamo affrontato poi un livello nautico in cui occorre esplorare le profondità degli abissi, ovviamente infestati da creature natanti decisamente ostili e rapide nei movimenti.
Abbiamo apprezzato anche particolarmente un divertente livello "lunare" in cui ci mettiamo alla guida di un veicolo a quattro ruote armato, in grado di superare ostacoli rocciosi, raggiungere grandi velocità e persino guadare pozze di materiale tossico.
Se il gameplay appare dunque interessante e avvincente, proponendo una serie di meccaniche di chiara ispirazione a titoli del calibro di Metroid, Cave Story, Limbo, e Dark Souls, lo stile artistico è un altro elemento portante di Anew: The Distant Light. Il co-fondatore di Resonator Jeff Spoonhower ha voluto creare uno stile unico per il gioco, e si vede. Molte creature aliene appaiono davvero strane, bizzarre, come qualcosa che non abbiamo mai visto e che risulta a volte persino difficile da immaginare.
Tanto per fare un esempio, una di queste appare quasi come una scossa elettrica capace di assumere varie forme e muoversi a grandi velocità, e non è facile rendersi conto subito che sia una creatura senziente. Molto lavoro è stato svolto anche dal punto di vista delle animazioni, che appaiono fluide e ricercate, diventando parte integrante e funzionale al combattimento.
I mondi alieni sono molto belli e suggestivi, disegnati completamente a mano e caratterizzati da più strati di fondali animati, con rendering tridimensioanale. Inoltre, i mondi appaiono vivi e mutevoli, con condizioni climatiche e ciclo giorno notte che aiutano parecchio a veicolare questa sensazione.
Le premesse sono dunque eccellenti ma la versione provata proponeva solo un briciolo di ciò che troveremo nel prodotto finale. Il gioco è però ancora in sviluppo e si vede, visto che siamo incorsi in un paio di bug, uno prestazionale e uno game-breaker.
Steve Copeland, che ci ha risposto personalmente in seguito alla segnalazione dei problemi, si è dimostrato solerte e prodigo nel darci una mano a superare il bug, e interessato a conoscere i dettagli del nostro feedback per lavorare al codice in vista della release. Quindi siamo fiduciosi che questi problemi di gioventù vengano sistemati nelle build successive (ricordiamoci che si tratta di una pre-alpha).
Nel complesso, siamo rimasti piacevolmente impressianati da Anew: The Distant Light. Il gioco sembra promettente e in qualche modo diverso dai soliti titoli di questo genere. Seppur il genere metroidvania sia ultimamente molto affollato, il progetto di Resonator sembra avere un qualcosa di unico, merito sicuramente dello stile ricercato, oltre che del gameplay, e di una soundtrack d'atmosfera che non distrae ma coinvolge.
Non vediamo dunque l'ora di provare una build più avanzata e ovviamente la versione completa, attesa entro nel 2020 su PC e console, anche Switch.