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Animal Crossing: New Horizons - anteprima

Tutto quello che abbiamo scoperto dopo la prima ora di gioco.

Se non sbaglio Samuel Beckett (il drammaturgo, non il protagonista di Quantum Leap), una volta ha detto che nel tuo primo giorno in una città impari tanto quanto nei primi tre mesi.

Non so bene quanto si possa dire del nuovo Animal Crossing dopo solo un'ora in sua compagnia, d'altronde si tratta di giochi infiniti, ma tra quello e tutte le informazioni viste nel Nintendo Direct di ieri, posso già raccontarvene delle belle. Dal punto di vista generale il passo avanti rispetto al resto della serie non è stravolgente chiaramente ma le novità sono tante e ben strutturate, e le meccaniche meno contorte.

Si comincia facendo il check-in all'agenzia di viaggi Nook Inc. (che nel logo usa il font Nintendo), dove Timmy e Tommy Nook ci aiutano a preparare una bella vacanza. Le prime domande che ci fanno sono già interessanti: in caso dovessimo scegliere una cosa sola da portare con noi, questa sarebbe cibo, una lampada o qualcosa per passare il tempo? E poi, in quale dei due emisferi vogliamo giocare (in quello settentrionale avremo le nostre stesse stagioni) e quale delle isole proposte ci piace?

Dopo la breve intervista iniziale si passa alla scelta del personaggio, ma per quanto riguarda il nostro avatar le opzioni di personalizzazione sono piuttosto limitate: non sono più definite dal sesso, e questo è un bene, ma abbiamo la netta impressione che il grosso arrivi più avanti nel gioco. E così, dopo aver scelto un avatar e un'isola, si parte, accompagnati da un paio di compagni di viaggio (apparentemente generati casualmente, io per esempio viaggiavo con la super-coniglietta Mira e con Biff, un ippopotamo palestrato).

Una volta a destinazione, l'atmosfera tipica di New Horizon inizia a farsi sentire. Si comincia nel bel mezzo del nulla, tanto per capirci, visto che l'isola deserta offre solo flora e fauna incontaminate. Potrete scegliere dove posizionare la vostra tenda e soprattutto consigliare agli altri due dove piazzare la loro: questa è una delle novità importanti di New Horizon, visto che ora potrete decidere dove vivono gli altri animali e addirittura quali portare con voi sull'isola da una specie di sala d'aspetto, dove rimangono in attesa del vostro invito a diventare residenti a tutti gli effetti.

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Dopo aver piantato le tende è subito chiaro un altro cambio di passo rispetto ai precedenti capitoli: ora si parte davvero dal nulla, e le primitive tende verranno migliorate pian piano col tempo. Non sarete più il sindaco di un villaggio già fatto e finito, ma dovrete rimboccarvi le maniche e imprimere la vostra visione al nuovo insediamento, in tandem con gli altri animali. Sarei tentato di dirvi che avrete il controllo della situazione ma questo è Animal Crossing, e c'è sempre qualcuno a cui rendere conto.

Tom Nook sembra essersi ammorbidito un po' nel corso degli anni ma non mancherà di farsi sentire ogni giorno avvisandovi sulle novità in arrivo. Insieme ai suoi due apprendisti Timmy e Tommy, Mr. Nook sistema i servizi per i residenti in uno dei primi edifici disponibili, che per fortuna rimane aperto 24 ore su 24 per vendervi strumenti, semi e offrirvi l'accesso al banco da lavoro.

Oltre al negozietto di Nook, anche l'aeroporto è accessibile fin dall'inizio grazie al lavoro del dodo Orville. Anche qui si tratta di un servizio aperto giorno e notte che permette di visitare altre isole o invitare gli amici da noi. È da qui che potrete decidere di esplorare isole misteriose (praticamente le isole tropicali che conosciamo) dove scoprire insetti e piante esotici da riportare a casa per venderli o impreziosire il quartiere. L'aeroporto è anche il centro dell'attività multiplayer (oltre che il luogo dove arriva la posta), visto che permette di invitare fino a otto amici nello stesso momento sulla nostra isola.

Non preoccupatevi, il rischio di sorprese indesiderate è nullo: i visitatori non possono usare asce o pale o in generale nessun oggetto dal potenziale distruttivo. Però, se avete qualche amico di cui vi fidate particolarmente, potete sempre dargli il permesso di farlo rendendoli "migliori amici". Si può giocare con altre tre persone in cooperativa locale, tra l'altro, solo che gli oggetti raccolti finiscono tutti in una scatoletta invece che negli inventari.

Sembra tutto filare liscio? Calma, è Nintendo, sappiamo bene che a Kyoto hanno una maniera tutta loro di gestire il multiplayer. Per accedere alle altre isole è necessario un "codice dodo" (che, per fortuna, sembra meno ingestibile di altri simili codici visti precedentemente nella serie), e la chat vocale è disponibile soltanto utilizzando l'app Nintendo Online sul vostro smartphone. Nintendo sta preparando NookLink, una funzionalità che dovrebbe rendere più comodo il tutto, e che dovrebbe servire anche per importare da New Leaf e Happy Home Designer i vostri design tramite codice QR.

Un altro segno dei tempi moderni è che ora il vostro personaggio avrà un telefono tutto suo, con le sue app dedicate ad alcune delle funzioni di New Horizons. Sarà Nook in persona a darvelo il primo giorno sull'isola, dicendo che va che è una favola ed è semplice da usare perché ha rimosso gran parte delle sue funzioni. Nintendo, cerchi di dirci qualcosa?

Il telefono è davvero utile però, visto che permette di tenere traccia delle "miglia Nook", ottenibili con un sistema di achievement in-game capace di rendere ancora più intensa la dipendenza dal gioco. C'è una lunga pagina piena di achievement: molti sono nascosti ma altri li otterrete al primo giorno semplicemente parlando con un abitante, raccogliendo un certo numero di oggetti o pescando dieci pesci. Ogni achievement raggiunto vi darà chiaramente miglia Nook, una valuta parallela che si rivela molto utile per il primo potenziamento della propria abitazione (ne bastano 5.000 mentre servirebbero addirittura 50.000 campanelle).

L'idea funziona bene e rende l'esperienza di gioco più strutturata, senza però obbligarci a seguire dei binari ma permettendo di continuare a girovagare e sperimentare come abbiamo sempre fatto in Animal Crossing. L'impressione è che le vere sorprese siano più avanti nel gioco, e chiaramente pensiamo alla possibilità di modificare il terreno dell'isola grazie a una nuova serie di strumenti utili anche per l'esplorazione (la scala, o l'asta per saltare), ma anche alle sempre crescenti responsabilità che deriveranno dal vostro status di rappresentante dei residenti, praticamente l'analogo del sindaco dei precedenti capitoli.

E poi ci sono i segreti, i nuovi edifici e quelli vecchi che ritornano modificati, e tutte le cose da scoprire su un'isola che già dopo un'ora mi aveva rapito. Francamente è una vera fortuna che l'uscita del gioco sia solo a un mese di distanza.