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Animal Crossing Pocket Camp - recensione

In campeggio con Fuffi e Apollo.

L'apertura di Nintendo al mobile ci ha colto, al tempo dell'annuncio di Super Mario Run, davvero di sorpresa. L'atteggiamento iperprotettivo verso le sue IP non aveva mai lasciato intuire una nuova politica solidale verso gli smartphone, eppure dopo circa un anno siamo qui a recensire l'approdo di un'altra serie storica sugli app store.

Che non ha la stessa lunga tradizione di Mario (ben pochi possono) ma un'importanza comunque molto alta: si tratta di Animal Crossing, serie che ha visto i natali su Nintendo64 e il successo su Gamecube, passata forse inosservata alla massa, almeno in Europa, rimanendo però nei cuori di chi l'ha giocata.

È un mondo particolare quello di Animal Crossing, con un'atmosfera fiabesca ricca di colori e minuziosi dettagli che avvolge l'intera esperienza, distinguendola da qualsiasi altra produzione. Uno stile che però non può piacere a tutti ovviamente, col risultati che ci si trova conquistati o annoiati dopo poco tempo. In Animal Crossing non ci sono obiettivi: si arriva in un nuovo villaggio popolato da animali umanizzati, si compra una casa, si lavora per pagare il mutuo e si stringe amicizia con tutti gli abitanti. Un'assenza di scopo che suona appunto come un divertimento infinito per alcuni e spreco di tempo per altri.

Il titolo però ha venduto tanto nel tempo e il suo valore è innegabile, motivo per cui Nintendo si è decisa a portare anche questa serie su mobile. Collezionare mobili e oggetti, arredare la casa e vivere le stagioni della vita parallela insieme agli amici animali, sono meccaniche che dopotutto si sposano benissimo con lo stile di gioco a cui gli smartphone ci hanno abituati.

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Partiamo quindi per una nuova avventura, letteralmente, visto che il motivo principale di Animal Crossing Pocket Camp è il campeggio. Con il nostro fidato van simile al leggendario furgoncino Volkswagen, arriveremo nella zona del campeggio che fungerà da nostra nuova base, da cui partire per raggiungere altre zone utili a vivere nuove avventure e fare nuove conoscenze. Niente più villaggio quindi, niente casa, municipio, museo o altro: siamo in una nuova mappa all'esterno e almeno non abbiamo mutui a farci da spada di Damocle sulla testa.

Le meccaniche di gioco classiche però sono state preservate, e tramutate in sistemi di crafting e raccolta risorse più vicine ai sistemi da app mobile. La valuta principale sono rimaste le Stelline, come negli altri capitoli su console, con cui comprare mobilio e vestiario per personalizzare il nostro campeggio, mentre se ne aggiunge una Premium, le banconote foglia, che consentono acquisti speciali e l'accorciamento di alcune attese di cui parleremo in seguito.

Per guadagnare stelline quindi dovremo nuovamente rimboccarci le maniche e partire alla ricerca di risorse utili per soddisfare le richieste dei nostri amici animaletti, o per venderle ad altri giocatori. Tornano attività come la caccia agli insetti, la pesca, la raccolta della frutta e delle conchiglie, ognuna disponibile in modo diverso nelle varie zone di campeggio. Girovagare da una all'altra zona è necessario per incontrare nuovi amici e accettare le richieste di risorse da soddisfare per avere in cambio materiali e Stelline.

Collezionare mobilio e amici animali è uno degli obiettivi di Animal Crossing.

Accumulato quanto basta sarà il momento di chiamare Merlino, un simpatico alpaca che gestisce una fabbrica di mobili, per consegnargli i materiali e le stelline richieste e produrre il mobile che più ci piace. Averlo non sarà immediato perché andrà aspettato il tempo necessario per fabbricarlo, che va da pochi secondi a diverse ore. Tutto questo per personalizzare ovviamente il nostro campeggio e dar via alla collezione di mobili divisi in serie, come accadeva anche nei vecchi capitoli. Ne sono presenti già tanti e di sicuro ne arriveranno a tonnellate con i prossimi aggiornamenti.

Non tutti però sono disponibili da subito, e per accedere a serie più nuove e rare dovremo prima arrivare ad un livello campeggiatore abbastanza alto. Il progredire è tutto basato su quella che si capisce essere la meccanica principale del gioco, ovvero fare amicizia con gli altri campeggiatori animaletti. Ogni volta che completeremo una richiesta o passeremo del tempo a chiacchierare, guadagneremo punti cuore che incrementeranno il livello campeggiatore generale.

Stretti i rapporti con l'amichevole fauna, potremo anche invitarla al nostro campeggio, una sorta di obiettivo finale. Ognuno andrà conosciuto e soddisfatto per i suoi gusti: l'aquila Apollo accetterà l'invito solo se ci sono mobili moderni ad aspettarlo mentre l'elefantessa Ofelia preferirà quelli in stile country. Incontrare i gusti dei vari ospiti e accoglierli è uno degli obiettivi principali in Pocket Camp.

Collezionare mobilio e amici non sarà semplice, visto che si lega alla questione tempo e orologio del telefono. I campeggiatori si sposteranno ogni tre ore circa e dovremo approfittare della loro sosta per convincerli a venirci a trovare.

L'arredamento non si svolgerà solo nel vostro campo base ma coinvolgerà anche il furgoncino. Potremo personalizzare gli interni allo stesso modo del campo base, e in più scegliere una verniciatura speciale dai tre corvi della Ok Motors, pronti a spillarci stelline in cambio di una livrea nuova o dell'ampliamento dello spazio interno.

In tutto questo consiste il game loop di Animal Crossing Pocket Camp: si raccolgono risorse, si aiutano i campeggiatori, si sale di livello e si sbloccano nuovi mobili da comprare per abbellire i nostri spazi, e accedere quindi a nuove amicizie e a nuove richieste. Come i vecchi capitoli è un approccio che si ama o si odia ma a nostro giudizio il divertimento c'è e senza richiedere un prezzo iniziale, si ha accesso a tanti contenuti con cui giocare. La ripetitività è dietro l'angolo ma confidiamo in Nintendo e gli aggiornamenti che verranno rilasciati in futuro. Gli asset ampliabili sono tantissimi, così come le zone della mappa e le attività da fare. Tra qualche mese potremmo star parla di un gioco molto diverso e probabilmente più profondo.

Ora come ora lo spirito della serie è sicuramente preservato anche su mobile. L'atmosfera giocosa, coloratissima, un po' infantile e femminile c'è sempre, e ancora una volta vanno fatti i complimenti a Nintendo per l'ottimo adattamento dei dialoghi. Tra un modo di dire e un gioco di parole, sono sempre spassosi e buffi, e rendono piacevole l'incontro di personaggi sempre nuovi. Le collezioni di mobili sono sempre ispirate, così come il vestiario e tutti gli altri oggetti da comprare al mercato. Manca giusto Tom Nook, ma ne troverete di altri altrettanto divertenti.

Le microtransazioni non sono un grosso problema e completando le missioni si può ottenere valuta premium.

Ciò che manca per adesso è la tipica integrazione con il timing del mondo reale: gli altri Animal Crossing variavano molto con il passare del tempo dell'orologio, con eventi a tempo e ricorrenze speciali per ottenere nuovi oggetti rari ad esempio. Ora infatti è autunno e troviamo alberi dalle foglie marroni e un clima più freddo, ma poco altro. Speriamo che i prossimi aggiornamenti portino a cambiamenti più profondi con il passare delle ore e delle condizioni climatiche.

Un punto di merito va attribuito invece alle microtransazioni, ben integrate nel sistema di gioco ma senza essere troppo insistente o limitanti per gli obiettivi di gioco, qualunque essi siano. Portando a termine le missioni assegnate possiamo guadagnare banconote foglia con buon ritmo, per poi spenderli come ci aggrada. Certo dà un po' fastidio vedere inseriti i timer per la fabbricazione del mobilio che giocano sulla nostra pazienza, ma non incidono più di tanto su ciò che possiamo fare nel frattempo.

Animal Crossing Pocket Camp quindi è un'edizione mobile di ottimo livello per la serie. Lo spirito è sempre scanzonato e rilassante, immediatamente riconoscibile per chi l'ha già giocato in passato. La stessa fedeltà resta nelle meccaniche di gioco, seppur in maniera decisamente ridotta rispetto ai capitoli su console. Probabilmente verranno approfondite nei prossimi tempi e speriamo integrate sempre di più con il tempo reale.

Se non lo avete mai amato, Animal Crossing non vi piacerà neanche su smartphone ma se avete già passato ore con Tom Nook e i suoi amici, imbracciate lo zainetto e salite sul vostro Van: il campeggio vi aspetta!

8 / 10
Avatar di Michele Sollazzo
Michele Sollazzo: Provenendo dalla leggendaria regione del Molise, non poteva fare a meno di vivere avventure in mondi virtuali. Dopo un'infanzia vissuta tra gli arcade dei bar diventa adulto firmando petizioni per far uscire Shenmue 3. Ora è passato a Outcast 2.

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