Aion: The Tower of Eternity
Un nuovo pretendente per il trono Blizzard.
Oltre alle più comuni abilità, il nostro personaggio avrà in dotazione cinque slot da riempire con le pietre Stigma (elementi che arrecano peculiari poteri di ogni classe). Tale opzione ci consentirà di creare poco a poco un personaggio versatile e pienamente in linea con il nostro stile di gioco. Il sistema di combattimento si rivela inoltre molto più dinamico di altri titoli simili. Le mosse a disposizione possono essere concatenate a dovere e, qualora il tempismo nell'esecuzione fosse quello richiesto, si potranno infliggere danni ancor più consistenti. Arretrando nella parata o procedendo in avanti mentre si attacca si guadagnerà un piccolo incentivo, il che rende la posizione del personaggio e la sua manovrabilità un requisito da tenere certamente in considerazione nel corso delle battaglie.
Il fulcro del gameplay, come detto prima, sarà costituito dal PvP e dal PvPvE (Player versus Player versus Environment). Se nelle fasi iniziali lo scopo del giocatore sarà quello di accumulare esperienza e procedere al livellamento del proprio alter ego, una volta conseguiti i livelli più elevati si prenderà parte attiva nelle gilde e ci si potrà addentrare nell'Abisso, la zona centrale di Atreia controllata dai Balaur, la razza gestita dall'IA. In questo oscuro e cavernoso spazio saranno presenti le fortezze da occupare. Le gilde appartenenti agli Elyos o agli Asmodians dovranno pertanto combattere i residenti e conquistare la fortezza, per poi procedere al suo mantenimento nei confronti degli altri giocatori. Il caos regnerà sovrano, con due o trecento giocatori intenti a combattere simultaneamente tra loro.
L'intervento dei Balaur sarà casuale e persino criptico negli scontri tra le gilde. Sarà quindi possibile trovarseli alleati in determinati frangenti oppure nemici poco dopo qualche furioso scontro. Generalmente però tenderanno comunque a coadiuvare le fazioni in minoranza numerica, giusto per offrire livelli di sfida più equi. Il team prevede infatti che gran parte dell'utenza possa scegliere i solari Elyos a discapito dei "freddi" Asmodians. Tramite i Balaur l'IA penserà a bilanciare eventuali disparità.
A differenza delle terre a sud e a nord di Atreia, l'Abisso è stato concepito tenendo bene a mente l'importanza strategica offerta dal volo. Qui, più che nelle altre location, sarà perciò possibile trovare l'Ether, risorsa che ci permette di riempire l'apposita barra e utilizzare finalmente le ali acquisite dal nostro personaggio. Si potrà perciò volare fino all'inevitabile esaurimento della barra, guadagnando postazioni privilegiate o attaccando i nemici dall'alto. Una feature, questa, che di sicuro saprà stimolare l'utenza occidentale nonostante non si possa certo definirla inedita.
Aion: The Tower of Eternity sembra quindi un discreto esponente del genere, capace di offrire meccaniche collaudate e spunti sicuramente interessanti. La promessa di contenuti aggiuntivi davvero sostanziosi rilasciati a cadenza regolare (e con tempistiche non troppo estese) potrebbe infine rappresentare quel plus che altri titoli simili non sono stati in grado di realizzare.