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AOC AGON CQ32G3SU - recensione

Pollici e curvatura estrema.

AOC torna sul mercato con una nuova linea di monitor decisamente promettente, andandosi a piazzare in una fascia di mercato molto competitiva, dove anche una sola caratteristica innovativa in più può fare la differenza in termini di vendite. La serie AGON rinnova la sua linea di schermi curvi debutta sul mercato cercando quel tipo di utenza in cerca di un compromesso abbordabile tra qualità prezzo adatto a ogni tipo di tasca.

Questo Agon CQ32G3SU infatti non può essere considerato un top di gamma in grado di impensierire brand maggiori con serie di prodotti che superano largamente i 1000€. L'azienda taiwanese non punta infatti alla fascia altissima del mercato ma a quella media e bassa, e proprio questo l'ha resa famosa nel mondo dell'informatica e del gaming, proponendo hardware solidi ad un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Iniziamo infatti con il dirvi che il monitor protagonista di questa recensione viene venduto ad un prezzo consigliato di 449€, inquadrando in parte le ambizioni più contenute ed i brevetti standard che equipaggia. Questo non vuol dire che sia un prodotto dalla scarsa qualità, in realtà il brand Agon punta ad una fascia di consumatori diversa da quella che vuole tutto. Basti pensare al momento che i monitor stanno vivendo, con qualità estreme in alcuni casi ma non paragonabili ai fratelli maggiori, i TV. Quest'ultimi, grazie ad impressionanti prestazioni, stanno creando un trend che li vede sempre più preferiti ai più comodi schermi da scrivania.

L'AOC AGON CQ32G3SU non passa certo inosservato con i suoi 31,5' ed una curvatura di 1000R.

Chi è in cerca di un monitor d'altro canto è disposto a scendere a compromessi con la risoluzione per avere tempi di risposta e refresh rate che le attuali TV al momento non possono raggiungere. Rimanendo in ambito gaming, i giocatori che prediligono i titoli competitivi non hanno alcuna difficoltà nello scegliere risoluzioni 2K o inferiori per avere una conta di fps estrema e l'AOC Agon CQ32G3SU potrebbe essere un valido prodotto per questa fetta di mercato.

Nonostante dimensioni di tutto rispetto da 31,5' lo schermo si presenta esteticamente semplice senza estremizzare la già imponente presenza sulla nostra postazione. Le rifiniture sulla parte posteriore sono in rosso a contrasto con il nero opaco della plastica dura del piedistallo e sulle aperture dedicate agli altoparlanti. Sulla parte frontale lo schermo si presenta libero sui tre lati lasciando la cornice solo sul lato inferiore dove sono posizionati i tasti dedicati ai comandi del volume, navigazione e accensione. A differenza di altri monitor lo schermo può essere regolato in altezza ma non è possibile inclinarlo in alcun modo, scorrendo solo in verticale per la lunghezza del piedistallo.

Una volta acceso ci si accorge di come questa estrema curvatura cerchi di creare una sensazione avvolgente, catturando l'attenzione su ciò che abbiamo davanti a noi. Nonostante la risoluzione dell'AOC Agon CQ32G3SU si attesti su 2560x1440, grazie ad un contrasto elevato l'immagine risulta nitida e corposa sia con contenuti multimediali che durante la riproduzione dei giochi. Il limite del pannello ad 8 bit tende a palesarsi nei contenuti più complessi come scene con bassa illuminazione che non vengono pienamente compensate con una resa dei neri che lascia un po' a desiderare.

Nonostante le dimensioni considerevoli, il design è minimale e cerca di sfinare le ruvide linee con cui è costruito.

AOC dichiara che il proprio monitor è in grado di raggiungere i 300 nit e messo alla prova invece riesce a superare di poco i 400, creando spesso delle zone d'ombra a causa di questa aggressiva curvatura dello schermo. L'immagine come detto risulta vivida ma la risposta dei led crea in alcuni casi alcune incoerenze sull'uniformità del colore, con una retroilluminazione che a volte tende a creare un effetto di backlightbleeding. Lo stesso discorso si applica all'HDR, che si limita ad un VESA DisplayHDR 400, la licenza standard che anche i più grandi produttori stanno adottando sulle proprie linee di monitor, portando certificazioni maggiori solo per le TV.

Ma la forza di questo schermo è racchiusa nella versatilità e praticità, due aspetti per niente scontati da cui altre aziende potrebbero prendere spunto per migliorare le proprie lineup. Uno degli aspetti che risalta nel nuovo AGON è appunto il refresh rate che raggiunge l'elevatissimo valore di 165hz, supportato inoltre dall'AdaptiveSync e un Game Mode davvero prestante. Tutto ciò però è possibile raggiungerlo su PC e sfruttando la DisplayPort 1.4, come abbiamo potuto testare in prima persona con Warzone e altri titoli sparatutto che giovano così di immagini fluide senza alcun tipo di artefatto fastidioso di rimando sull'immagine.

Su console invece questo beneficio non è sfruttabile, soprattutto per quelle di nuova generazione. L'AOC Agon CQ32G3SU è equipaggiato con porte HDMI 2.0 limitando di fatto la connettività a Xbox Series X e Playstation 5 per quanto concerne la qualità dell'immagine. Inoltre il formato 16:9 della maggior parte dei titoli su console risulta per adesso una risoluzione che va in contrasto con schermi così grandi e curvi che vanno a deformare tutto ciò che è visibile nel tentativo di adattare i margini allo schermo o mostrando le fastidiose barre nere laterali.

Uno dei punti di forza di questo monitor è senza dubbio la connettività, con un facile accesso a tutte le porte HDMI e USB.

Un'ultima considerazione la riserviamo all'audio. Il monitor AOC monta due altoparlanti da due watt, uno standard per questa serie di prodotti e che non brilla per estrema qualità di resa sonora. L'esecuzione di musica non rimanda un suono cristallino e l'assenza dei bassi si fa sentire prepotentemente anche in altri ambiti come film d'azione o videogiochi. In questo caso è altamente consigliato accompagnare questo schermo a delle buone casse e bypassare completamente gli altoparlanti.

Tutto sommato, l'AOC Agon CQ32G3SU è un buon monitor ma presenta dei limiti che probabilmente la maggior parte dei giocatori e non sarà incline a soppesare a fronte di un prezzo ridotto. Altri competitor anche con una manciata di euro in più sono riusciti a creare prodotti che riescono a battere le specifiche tecniche di questo schermo, con pannelli a 10 o 12 bit ed un'illuminazione generale migliore. Il punto di forza rimane però il refresh rate, uno dei più alti e performanti al momento sul mercato, che potrebbe invogliare i giocatori PC a sacrificare la risoluzione per poter godere di un'immagine fluida da affiancare a schede video estremamente performanti per ottenere un sincronismo tra frame rate ed hertz veramente stratosferico, adatto ad FPS competitivi e simulatori di guida in particolare.