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Apple iPhone X - recensione

Un prodotto fantastico, ma abbiamo veramente bisogno del Face ID?

Dite ciò che volete riguardo i prodotti troppo costosi di Apple, riguardo l'ecosistema sigillato e l'abitudine di continuare a correre dietro ogni singola innovazione tecnologica, ma la verità è che iPhone nella sua forma originale è stato un prodotto rivoluzionario. Rilasciato 10 anni fa, è stato in grado di stabilire un nuovo paradigma per i sistemi mobile, strappando via il tastierino numerico in una mossa ai tempi vista come coraggiosa e rischiosa. La storia ha giudicato positivamente le azioni di Apple, tanto che oggi praticamente ogni smartphone in commercio aderisce ancora a quello stesso design di base. Per il decimo anniversario di ciò che è diventato il prodotto più iconico della compagnia, i designer di Apple volevano presentarsi col botto e iPhone X (dove X sta per 10), riesce nell'intento.

Ci sono due elementi chiave in questo dispositivo capaci di renderlo degno di nota, aldilà di un prezzo decisamente eccessivo cui ci dedicheremo in seguito, e sono lo schermo e il suo sistema di sblocco. Lo schermo è un 5.8 pollici “Super Retina HD” con una risoluzione di 2436x1125 pixel, ed è il primo prodotto Apple a beneficiare di tecnologia AMOLED. Lo schermo luminoso e penetrante riempie completamente la sezione frontale del telefono, con piccole lunette attorno ai bordi. L'unica eccezione si colloca nella parte superiore dello schermo, dove troviamo quella controversa “isola” nera che ospita la Face ID camera.

Realizzare un telefono con un display tanto grande ha costretto Apple ad abbandonare quello che costituiva uno dei più riconoscibili elementi di comfort nel design di iPhone, ovvero il pulsante Home, e per estensione il sensore Touch ID. Nel corso degli ultimi 10 anni, la pressione di quel pulsante era un'operazione impressa nella memoria muscolare di tantissimi fan di Apple; era il sistema per uscire dalle app, sbloccare il telefono tramite impronta digitale, aprire il menu multitasking, evocare Siri e preparare il telefono ad effettuare pagamenti contact-less nei negozi. Tutto questo va dimenticato: Apple ha scelto di non seguire il trend iniziato da altri produttori di inserire uno scanner digitale sul retro del dispositivo. Al suo posto abbiamo Face ID, che utilizza una camera 3D in pieno stile Kinect per accedere al device. Stando ad Apple è più sicura di un'impronta digitale, anche se è già stata ingannata, seppur tramite l'uso di una maschera da 150 dollari.

Face ID è una feature imponente, e sembra funzionare piuttosto bene. Coloro che hanno avuto esperienze con i sistemi di riconoscimento facciale Google presenti in Android dal 2011 tramite Galaxy Nexus o più recentemente Galaxy S8 potrebbero essere scettici, ma questa versione è tutta un'altra categoria. La fotocamera non compara il vostro volto ad una immagine in 2D, ma a una in 3D. Funziona anche in completa oscurità, con l'unica eccezione di non attivarsi in caso i vostri occhi siano chiusi: Apple ha pensato che chiunque avrebbe potuto accedere al vostro dispositivo semplicemente scattandovi una foto nel sonno. Face ID è una meraviglia tecnica, e quando viene accoppiata al fantastico (ma superfluo) animoji, un personaggio virtuale che mima i vostri movimenti facciali per mandare messaggi agli amici, diventa una delle feature più interessanti dello smarthpone.

In ogni caso, seppur impressionante, Face ID sembra la soluzione per un problema inesistente. L'umile Touch ID scanner, introdotto con iPhone 5S nel 2013, rimane un'alternativa preferibile per sbloccare il telefono in quando più rapido, più preciso e non necessitando di portare il dispositivo all'altezza della faccia per farlo funzionare. In effetti, si poteva addirittura iniziare il procedimento di sblocco senza aver ancora rimosso il telefono dalla tasca, o lasciandolo comodamente posato su un tavolo. In breve, Touch ID è una grande feature (iPhone 8 e 8 Plus lo utilizzano ancora) abbandonata da Apple in funzione di un sistema che, sebbene tecnologicamente avanzato, non si è dimostrato altrettanto flessibile e user friendly.

Durante il nostro periodo di review, Face ID qualche volta non ha funzionato a dovere, impiegando qualche secondo prima di attivarsi. Se indossate gli occhiali, dovete aspettarvi qualche problema aggiuntivo: i riflessi sulle lenti spesso impediscono la chiara visione dei vostri occhi. Quando Face ID fallisce dovete ricorrere all'immissione del codice PIN, quindi non si tratta certo della fine del mondo, ma dopo aver speso anni di tempo nel responsivo e accurato Touch ID, il tutto risulta come un passo indietro; non abbiamo ancora menzionato il fatto che una volta sbloccato il dispositivo tramite Face ID, è necessario scorrere verso l'alto per accedere alla schermata Home, un passo aggiuntivo che non era necessario utilizzando Touch ID. Nonostante la compagnia affermi il contrario, siamo pronti a scommettere che Apple riporterà in auge gli scanner digitali nei suoi prossimi prodotti, magari di pari passo con Face ID.

GFXBench's Manhattan test is a hard workout for the GPU, and forms part of our bench suite.
iPhone X iPhone 8 iPhone 7 iPhone 6 iPhone 5S Galaxy Note 8 Galaxy S8 Galaxy S7
Geekbench Single-Core 4199 4190 3300 1605 1294 1867 1993 1801
Geekbench Multi-Core 10064 10062 5330 2901 2463 6663 6665 5278
3DMark IceStorm Unlimited 63787 62360 37352 17304 14797 38960 31661 27370
GFXBench T-Rex 184.4 179.6 120.0 42.8 28.9 116.0 120.0 87.0
GFXBench Manhattan 91.6 89.5 62.3 - - 61.0 64.0 29.0

L'introduzione di Face ID ha portato alcuni cambiamenti piuttosto drastici all'interfaccia, e gli utenti esperti faranno fatica a combattere anni di memoria muscolare obsoleta. Per tornare in Home bisogna scorrere verso l'alto quando ci si trova in un app. Scorrere verso l'alto e tenere premuto sullo schermo apre il menu delle app recenti. Scorrere verso il basso apre il sotto-menu, quello che permette di attivare il WiFi, riprodurre una canzone o attivare la torcia. Inoltre, Face ID può essere sfruttata per autorizzare pagamenti sull'App Store, ma il procedimento è differente; è necessario fare due click sul pulsante di accensione per confermare l'acquisto, dopodiché si attiverà la fotocamera 3D. Volete spegnere il dispositivo? Tenere premuto il tasto power non basta, essendo il nuovo metodo di attivazione di Siri. Bisogna tenerlo premuto e in seguito raggiungere i tasti di regolazione del volume per poi spegnere dallo schermo touch, il che costituisce una procedura non proprio intuitiva.

Aldilà dello schermo e del rivoluzionario riconoscimento facciale, non ci sono molte differenze rispetto a iPhone 8 e iPhone 8 Plus, gli altri due dispositivi Apple del 2017 che sono stati quasi completamente oscurati da iPhone X. Tutti usano il chipset Apple A11 Bionic, che ha un setup a 2.39GHz hexa-core a 64 bit con 3GB di Ram. Secondo Apple questo processore è il 70% più veloce rispetto all'ultima generazione. Traducendo la performance nel mondo reale, siamo aldilà dei classici benchmark: iPhone 7, anche con iOS 11, difficilmente si può definire lento. Eppure, i chip di Apple portano un livello di potenza e di performance che superano largamente anche quelli dei più agguerriti rivali Android.

Il nuovo firmware di Apple si porta dietro feature avanzate per la realtà aumentata capaci di tradursi in interessanti esperienze di gaming. Ovviamente è lo stesso trucco utilizzato da Sony e Nintendo nei dispositivi portatili di qualche anno fa, ma qui il risultato è ancora più immersivo. Il software è capace di sfruttare la fotocamera per proiettare oggetti in 3D non solo su tavoli e altre superfici piatte, ma all'interno di stanze intere.

Una delle esperienze di questo genere di maggior rilievo è Shadows Remain, capace di proiettare una stanza su qualsiasi superficie piatta, un luogo che potremo in seguito esplorare e investigare, girando gli angoli come faremmo in una casa delle bambole. Tutto si muove in modo tanto solido da creare un senso di immersione veramente ragguardevole, ed è possibile avvicinarsi e ispezionare perfino fotografie e piccoli oggetti, portando avanti in modo agevole la narrativa Horror. Lasciando da parte la AR, la performance gaming di iPhone X rappresenta il meglio mai visto su smartphone, con titoli 3D capaci di mantenere framerate più che accettabili anche sotto carico pesante.

Il setup a doppia camera visto sui modelli Plus è incluso in X, e anche se molti altri produttori sono saliti sul carro negli ultimi anni, quello di Apple rimane il migliore. La fotocamera principale è una 12 megapixel con lente sixth-element e apertura f/1.8, capace di registrare video in 4K per 60fps e rallenty in 1080p/240fps. Accanto a questa troviamo una lente telefotografica con zoom ottico x2 che può essere sfruttata per alcuni ritratti veramente impressionanti. Entrambe le fotocamere possono beneficiare di una stabilizzazione ottica dell'immagine. La qualità delle foto e dei video è fantastica, con colori, contrasto e dettagli eccellenti. La registrazione video in 4K è talmente riuscita che alcuni la considerano in grado di confrontarsi con alcune fotocamere DSLR dedicate da migliaia di dollari. Apple prende sempre il comparto ottico molto seriamente, ma quest'anno è stato particolarmente riuscito, nonostante Pixel 2 di Google mantenga il titolo di meglio recensita fotocamera smarthpone del 2017.

In altri campi, Apple ha finalmente deciso di mettersi in pari con parte del mondo smartphone, ad esempio decidendo di offrire la ricarica wireless (tramite standard Qi) e la ricarica rapida. Nessuno di questi elementi è però disponibile acquistando il solo dispositivo. I pad per la ricarica wireless costituiscono un extra, e Apple non include nella confezione nemmeno il fast charger: per comprarne uno serviranno altri 50 dollari. Il fatto che Apple richieda una spesa ulteriore per alcune feature che quasi ogni altro produttore offre come standard non dovrebbe essere una sorpresa, ma quando lo smartphone in questione costa 999 o più dollari nella sua versione standard, ci troviamo sul confine della vergogna. La batteria merita comunque una nota positiva, potendo contare su un periodo di vita quantomeno decente e sulla natura meno aggressiva dello schermo AMOLED, oltre che sull'efficienza del chipset A11, senza contare che lo stereo risulta ancor più potente rispetto ai predecessori. Da questo punto di vista troviamo stupefacenti note basse con distorsione minima, anche con il volume al massimo. Di conseguenza, anche la qualità delle chiamate è superba.

Pixel 2 di Google potrà anche essere la fotocamera smartphone meglio votata del 2017, ma iPhone X non molla il colpo. Le foto sono bellissime, la telecamera è rapida nel mettere a fuoco e la modalità ritratti, resa possibile dalla seconda lente telefotografica, funziona alla perfezione. Anche la registrazione video in 4K è eccellente.

Apple iPhone X: il verdetto del Digital Foundry

Dopo tre iterazioni di iPhone ognuna dotata praticamente dello stesso design (escludendo il seppur simile iPhone 8 del 2017) iPhone X necessitava di una spolverata moderna per spiccare nel mercato, ed è un obiettivo raggiunto alla grande. Non è un'esagerazione definirlo il più drastico cambio di design di sempre per il prodotto, con uno schermo tanto grande da portare Apple a introdurre una serie di cambiamenti come Face ID e i nuovi strumenti di navigazione. Se siete fan di iPhone, sarete eccitati dalle novità; se siete utenti Android vi starete chiedendo il perché di tutto questo rumore: gli smartphone Android possono contare su schermi senza lunette, ricarica rapida e ricarica wireless da oramai un bel po' di tempo.

L'unica reale innovazione tecnologica in campo smartphone portata da X è la feature di 3D mapping inclusa in Face ID, ma dobbiamo ammettere che dopo oltre una settimana di prove non siamo convinti che rappresenti un rimpiazzo efficace per Touch ID, che era praticamente perfetto. iPhone X rimane decisamente più potente e veloce dei suoi predecessori, e offre un livello di performance capace di eclissare senza alcuno sforzo qualsiasi dispositivo Android, oltre a presentare intriganti capacità nell'ambito della realtà aumentata.

Il design di iPhone X è fantastico, lo schermo ha un'alta risoluzione e colori vivaci e la fotocamera è eccellente. Molti di questi punti a favore potrebbero essere attribuiti a qualsiasi iPhone uscito nel corso dell'ultima decade, ma Apple non ha mai chiesto una cifra simile prima d'ora; si tratta di un prezzo veramente faraonico, e anche i famosi contratti biennali mancano di un'offerta ricamata intorno al risparmio. Si tratta di un telefono decisamente bello e “attraente”, ma quando molti competitor Android offrono diverse feature simili per un prezzo significativamente inferiore (Xiaomi Mi Mix 2 può essere importato per circa 500 euro), diventa un prodotto che ci sentiamo di consigliare solamente a quei fan di Apple duri a morire. Tenendo a mente questo consiglio, vale la pena di ricordare come i più economici iPhone 8 e 8 Plus siano comunque ottimi smartphone, dotati dello stesso chip A11 Bionic capace di alimentare X.

Avatar di Damien McFerran
Damien McFerran: Retro fanatic and tech bore Damien has been writing words for professional publication since 2006, but has yet to fulfill his lifelong ambition of being commissioned by Your Kitten Magazine.

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