Ar Tonelico Qoga: Knell of Ar Ciel
Più facile da giocare che da pronunciare…
Allora, prima di iniziare dovete fare un po' di esercizio nel cercare di pronunciare correttamente il titolo di questo gioco di fronte allo specchio senza ridere.
A me sono stati necessari una ventina di minuti, terminati i quali ho gettato la spugna... ma sono sicuro che voi ve la caverete meglio. Quando ci sarete riusciti tornate qui e daremo il via alla recensione...
Ok, bentornati! Molto probabilmente in passato avete sentito parlare almeno una volta della saga di Ar Tonelico, che insieme a Disgaea rappresenta una delle serie GDR più amate in Giappone.
In Europa non ha mai avuto grande fortuna, ma Nippon Ichi si augura che questo trend venga invertito con questo primo capitolo per PS3, che arriva nel nostro paese con un ritardo di oltre un anno rispetto al mercato nipponico.
Se, al contrario, non avete mai sentito parlare di Ar Tonelico forse è meglio spiegare brevemente di cosa si tratta. Fino al secondo capitolo, uscito su PlayStation 2 all'incirca due anni fa, la serie aveva proposto il classico gameplay "a turni", con esplorazione abbastanza limitata e una storia che più lineare non si può.
Forse per venire incontro ad un pubblico più vasto e tentare il gran colpo in Occidente, gli sviluppatori hanno deciso di dare una netta sterzata con questo terzo capitolo, puntando verso qualcosa di decisamente più "pepato".
La prima differenza che salta agli occhi riguarda il sistema di combattimento, passato al più dinamico tempo reale, con marcate influenze da rhythm game. Immaginate un mix tra i vari Tales Of e Star Ocean, il più recente Eternal Sonata e un pizzico del vecchio (ma mai dimenticato) Vagrant Story. Confusi? Tranquilli, ci farete l'abitudine in poco tempo.
Potrà sembrarvi bizzarro ma una delle cose fondamentali di cui avrete bisogno per uscire vivi dagli scontri di Ar Tonelico è il ritmo. Premendo i tasti con il giusto tempismo, infatti, si possono sbloccare nuove combo e attacchi magici, il cui utilizzo è regolato da un indicatore che si riempie tanto velocemente quanto abili sarete nell'andare "a braccetto" con la musica.
L'importante è tenere sempre d'occhio quella sorta di globo che si trova in basso a destra sullo schermo e cercare di attaccare i nemici in sincrono con le sue pulsazioni. Migliore sarà il ritmo degli attacchi e più potente diventerà la magia caricata dalle combo. In effetti il funzionamento di questo sistema è piuttosto difficile da spiegare, ma utilizzarlo è fortunatamente molto più immediato.
Altra nota originale rispetto a tanti altri GDR provenienti dalla patria del sushi è rappresentata dall'importanza rivestita dall'abbigliamento dei protagonisti e dai loro rapporti interpersonali. Nel corso dell'avventura è infatti possibile cambiare l'abbigliamento di alcuni personaggi, influenzandone di conseguenza sia il lato estetico (non senza qualche "pruriginoso" ammiccamento sessuale) che l'efficacia sul campo di battaglia.