Archangel - review
Un hack & slash in formato touch.
Da qualche tempo a questa parte è nuovamente sorta in me una strana e inarrestabile voglia di hack & slash. A prescindere dal gioco voglio cliccare, distruggere, raccogliere nuovi pezzi per il mio equipaggiamento e livellare come un forsennato.
Se su PC posso dire di avere provato la quasi totalità dei migliori giochi di questo tipo, non posso dire altrettanto su tablet: gli hack & slash sui dispositivi portatili della mela e del robottino non sono infatti così diffusi come sui computer desktop. Archangel, nuovo titolo di Black Tower Studios, mira a colmare questa lacuna offrendo un approccio simile sui dispositivi mobili.
Cominciamo subito col dire che la storia, in Archangel, è prettamente decorativa. Il giocatore impersona un angelo che dovrà eliminare i nemici che gli si parano davanti. Chi sono questi nemici? Non è molto chiaro ma ci vogliono fare la pelle, motivo sufficiente per mostrare loro il nostro arsenale di magie e di dolore. Mettiamola così: non continuerete a giocare ad Archangel per sapere come va a finire la trama ma per il semplice gusto di eliminare mostri sempre più grossi e aumentare i vostri poteri. Il che è l'essenza degli hack & slash, non trovate?
Ad aggiungere il senso di déjà vu contribuiscono la visuale isometrica e una palette di colori che ricorda Diablo II, piuttosto cupa e scura. L'atmosfera che si respira ricorda vagamente anche quella di Infinity Blade, un capolavoro che (spero) tutti conoscono: il mondo è deserto e non si capisce molto bene quando e dove gli avvenimenti succedono.
"Il vostro alter ego alato si può muovere tra i livelli 'cliccando' sul terreno, mentre puntando ai nemici si potrà attaccarli con una palla di fuoco"
Quanto all'interfaccia, il vostro alter ego alato si può muovere tra i livelli "cliccando" sul terreno, mentre puntando ai nemici si potrà attaccarli con una palla di fuoco. Tenendo il vostro bel ditone schiacciato potrete caricare una fireball molto più potente, in grado di fare saltare letteralmente in aria i vostri avversari.
Tutto qui? Se vi limitaste a giocarci per soli 30 minuti, sì. Ma proseguendo coi livelli si avrà accesso a nuovi incantesimi che renderanno la vostra vita più facile e il gioco molto più divertente: le magie che si potranno sbloccare vanno infatti dal classico muro di fuoco al teletrasporto, passando anche per trappole di ghiaccio.
Gli sviluppatori si sono probabilmente accorti che con così tante magie e incantesimi a disposizione, piazzare una barra con dei tasti da cliccare avrebbe ucciso il ritmo del gioco, snaturandone 'essenza. Per questo motivo le magie vanno lanciate disegnando sul pad particolari lettere o simboli.
Si vuole resuscitare un nemico che combatta al nostro fianco? Sarà sufficiente tracciare un cerchio intorno al nostro bersaglio. Vogliamo scagliare una meteora? Basterà tracciare una "R", e così via.
"Le magie vanno lanciate disegnando sul pad particolari lettere o simboli"
Questo sistema semplifica di molto la gestione del personaggio e allo stesso tempo rende le meccaniche decisamente più divertenti. Ogni magia, comunque, ha un cool down pensato per non azzerare il livello di sfida di Archangel, che sarebbe troppo facile potendo abbinare senza restrizioni magie come il cono di ghiaccio e la meteora. Anche così, comunque, una volta imparati i primi incantesimi il divertimento s'impenna e vi ritroverete a macinare un livello dopo l' altro, senza rendervene conto.
Come in ogni action RPG che si rispetti, il loot (o "bottino") ha un ruolo importante anche in Archangel, e combattendo e uccidendo i vostri nemici raccoglierete monete e pezzi di armatura, che potrete unire in set prestabiliti. Questi, una volta completi, vi doneranno dei bonus particolari, come per esempio un'aura di fuoco o una di ghiaccio, e così via.
Le monete che troverete in giro potranno essere spese per ricaricare l'energia del vostro personaggio oppure per comprare le parti mancanti ai vostri set. Inutile dire che l'armatura migliore costa così tanto che dovrete giocare un bel po' prima di poterla comprare... a meno che non mettiate mano al vostro portafogli e compriate un po' di monete con la vostra carta di credito.
Come potrete notare dalle immagini a contorno, Archangel può vantare un comparto grafico molto pulito e bello da vedere. Ogni tanto, specialmente quando il livello è costruito su diversi piani, la telecamera si prende un momento di riflessione e perde di vista l'alter-ego, costringendo a tornare sui propri passi e riprovare un'altra via. Nulla di grave ma è comunque fastidioso.
"Le meccaniche di Archangel funzionano a dovere fino a quando il numero dei nemici è contenuto"
Le meccaniche di gioco, uno dei punti di forza di Archangel, funzionano a dovere fino a quando il numero dei nemici è contenuto. Quando invece cominciano ad abbondare, muoversi più velocemente e saltare da un piano all'altro diventa più complicato. Non capiterà infatti di rado di voler lanciare una magia e finire per lanciarne un'altra. Come in tutti gli hack & slash il click forsennato viene qui sostituito dal "tap" forsennato, sui nemici, sulle piattaforme e via dicendo. E una volta che il personaggio avrà imparato il teletrasporto, il tap selvaggio vi farà ritrovare magari in mezzo a quattro nemici pronti a farvi la pelle (purtroppo succede spesso).
Un altro dei difetti di Archangel è l'assoluta ripetitività non solo dell'azione, che per un hack & slash è quasi un segno distintivo, ma delle ambientazioni e dei nemici. Le location sono davvero tutte uguali e propongono palazzi diroccati pieni di corridoi e piattaforme. L' unico aspetto che varia è lo sfondo, un po' poco. Lo stesso discorso vale per i modelli dei nemici: non ne troverete più di quattro o cinque diversi, boss compresi, e varieranno tra loro unicamente per il colore.
Archangel, disponibile su Google Play e App Store a €4,49, riesce dunque a divertire, soprattutto grazie al suo sistema di combattimento che ripropone sugli schermi touch quello che i giocatori PC conoscono molto bene. Ovviamente i vari Diablo e Path of Exile offrono esperienze molto più complesse e profonde ma considerando che in Archangel potrete giocare letteralmente con un dito e divertirvi ugualmente, un voto sopra la sufficienza appare del tutto meritato.