ArmA Mobile Ops - recensione
Strategia in tempo reale in salsa indie.
Se c'è un team che ha fatto di un genere l'elemento fondante della propria notorietà videoludica, questo è Bohemia Interactive: prima con Operation Flashpoint all'inizio degli anni 2000 e poi con la serie ArmA che è in realtà l'evoluzione sotto falso nome del suo predecessore, lo sparatutto militare realistico per eccellenza che ha fatto la fortuna di questo piccolo studio della Repubblica Ceca. Dopo essersi concentrati su ArmA nella sua seconda e terza iterazione, in quel di Praga hanno deciso di variare l'offerta delle loro realizzazioni puntando anche ad altri generi e piattaforme.
ArmA Mobile Ops è il perfetto esempio di cosa si possa fare con un brand affermato come questo: realizzare un titolo per dispositivi Android o iOS ispirato alla serie regolare ma trasportarlo su una piattaforma e un genere completamente diverso da quello originale. AMO è infatti un ibrido a metà tra lo strategico e il gestionale molto più impegnativo di quello che potrebbe sembrare ad una prima occhiata. Per giocare si deve infatti essere sempre connessi ad Internet e il motivo è presto spiegato: la base militare che si costruisce accumulando risorse per produrre unità e mezzi militari è "persistente" nel senso che continua ad evolversi anche mentre siete disconnessi.
Le risorse fondamentali del gioco, prodotte dagli insediamenti, sono il carburante e i rifornimenti: entrambe sono necessarie allo sviluppo della base per costruire nuovi edifici in grado di reclutare soldati, mezzi, potenziamenti, ma anche per posizionare difese attive e passive come torrette, mitragliatrici, mine, cannoni anticarro, antiaerei o muri di protezione. La base cresce molto lentamente con il passare del tempo, in quanto per costruire o potenziare gli edifici occorrono parecchi giorni "offline" nella fase iniziale del gioco per i primi sviluppi, per non parlare dei mesi interi per arrivare al termine dello sviluppo tecnologico.
Per costruire una base di grandi dimensioni servono dunque settimane di gioco intenso: la scorciatoia è rappresentata dalla possibilità di accaparrarsi la valuta del gioco sotto forma di badge dorati acquistabili sullo store da spendere per velocizzare tutte le procedure che normalmente richiederebbero lunghi tempi d'attesa.
Questi possono essere spesi per accelerare le operazioni di costruzione o potenziamento degli edifici, ma anche di reclutamento delle truppe. L'unica differenza tra chi si reca nello store per acquistare crediti e chi gioca normalmente è quindi nella velocità di sviluppo della base e di arruolamento del proprio esercito. Una volta che ci si trova sul campo di battaglia, non ci sono differenze sostanziali nel potenziale difensivo o offensivo delle truppe di un giocatore pagante o meno. I badge dorati si possono ottenere anche senza spendere soldi, portando a termine le missioni della campagna singleplayer e di quella multiplayer, che incarnano l'aspetto strategico del gioco.
La campagna è fondamentalmente un tutorial contro la CPU di come funziona lo strategico nel dettaglio, anche se il controllo di quello che succede sul campo di battaglia è piuttosto limitato. Si devono infatti posizionare le unità intorno a quello che è l'avamposto nemico, tutte insieme oppure sparse a distanze diverse dall'obiettivo, impostandone la velocità di spostamento.
Una volta avviato l'attacco non sarà più possibile fermarle o modificarne la modalità di avanzata: queste si muoveranno in autonomia attaccando tutte le strutture che gli arrivano a tiro, che si tratti di edifici oppure di difese automatiche preparate dai nostri avversari. La componente tattica è quindi piuttosto limitata visto che non si ha proprio il controllo delle truppe fino alla fine della partita.
I modi in cui è possibile influenzare lo scontro sono quindi tre: il posizionamento iniziale delle truppe, la velocità di spostamento, ma soprattutto la loro commistione. La possibilità di mescolare infatti corazzati, aviazione e fanteria permette di creare una forza d'urto in grado di penetrare velocemente nelle difese nemiche che possono essere attive come batterie di cannoni, mortai e mitragliatrici o quelle passive quali muri o campi minati. Travolgere una base nemica è molto meno facile di quello che sembra in prima battuta soprattutto se il nostro esercito è composto solo da fanti o carri: il numero è importante quindi, ma lo è ancora di più l'oculata composizione delle squadre.
Ovviamente tutto questo va applicato al multiplayer, che è il vero elemento d'interesse di ArmA Mobile Ops: la varietà con cui è possibile costruire la propria base e le difese posizionate rappresentano la variabile impazzita rispetto al singleplayer, ma soprattutto è la difficoltà di attaccare gli avamposti dei giocatori umani più sviluppati a rappresentare la sfida che un giocatore di lungo corso di questo titolo mobile dovrà affrontare. A rendere più interessanti le partite in multiplayer pesano due fattori: il primo è la possibilità di rubare risorse al nemico sconfitto, e il secondo sono le alleanze.
È possibile infatti entrare a far parte di un clan solo dopo qualche giorno di gioco, arrivando a costruire il centro comunicazioni. Ci si può infatti associare a team esistenti o crearne uno in compagnia dei propri amici per mettere in piedi una squadra capace di scalare la ladder ufficiale o partecipare ai tornei indetti da Bohemia Interactive portando a termine con successo gli attacchi in prima persona o le difese. Queste avvengono anche quando non stiamo giocando e da qui si capisce il perché sia sempre necessaria una connessione attiva quando si gioca: il server tiene in memoria il nostro insediamento e lo propone agli altri giocatori da espugnare anche in nostra assenza.
Arma Mobile Ops è un gioco dalle due facce che costruisce le proprie fortune sui pregi e difetti del dualismo tra l'aspetto gestionale e quello strategico. Il primo, quello della costruzione della base, è abbastanza ben strutturato con numerose condizioni da soddisfare prima di poter arrivare a costruire un insediamento capace di produrre le unità più potenti come blindati e aviazione. Anche la libertà di posizionare tatticamente muri e difese è l'elemento strategico più importante del gioco perché obbliga chi in futuro attaccherà il nostro avamposto a dosare consistenza, tipologia delle forze e starting point dell'attacco, studiando attentamente la sua struttura.
Il problema è che la progressione della base è di una lentezza indisponente per chi decide di non pagare e anche vincendo partite su partite in singleplayer ci possono volere parecchie settimane per proteggerla decentemente e dotarla di un esercito altrettanto corposo. Dall'altro lato, l'inesistente possibilità d'influenzare l'esito degli scontri alterando percorso delle truppe impegnate sul campo, farà mordere le mani a tutti gli appassionati di strategia in tempo reale che per anni si sono divertiti su PC e pensavano di aver trovato un'alternativa mobile altrettanto complessa.
Tolto questo, ArmA Mobile Ops è un indie game divertente che non mancherà di intrigare per un lungo periodo di tempo chi non ha fretta nello svilupparne al massimo tutte le potenzialità, godendo quindi della sua gratuità.