Double Dragon Neon - review
Abobo, che ti è successo?
Quanti di voi hanno vissuto nel 1987? Perché ve lo chiediamo? Semplice, perché proprio quell'anno sono state create e commercializzate alcune delle più famose saghe di videogiochi tutt'ora molto in voga. Parliamo di Final Fantasy, Metal Gear, Street Fighter e molte altre nate giusto 25 anni fa, seguite anno dopo anno da miriadi di sequel e spin-off che, nel bene o male, sono passati alla storia.
In pochi si ricorderanno che anche il picchiaduro a scorrimento Double Dragon ha visto la luce nel 1987, e per celebrare questo evento il team WayForward Technologies ha recentemente realizzato Double Dragon Neon, capitolo che segna il reboot della serie su Xbox 360 e PS3. Più che un nuovo gioco si tratta di un mix di situazioni, boss ed elementi inediti o già conosciuti, come il carro armato blindato, che è tornato più grosso e distruttivo che mai. Anche la schermata di selezione dello stage (dieci in totale) è un tuffo nel passato: il cursore infatti non è altro che il pixelloso protagonista dell'episodio originale.
Ma cosa sarà cambiato in questo beat 'em up rispetto al primo capitolo uscito ormai 25 anni orsono? Di sicuro non la storia, ormai la solita trita e ritrita. Nei panni di Billy (il classico tamarro di strada), il nostro compito sarà ritrovare la nostra amata Marian, rapita dalla pericolosa banda dei Shadow Warriors mentre eravamo dentro un garage a fare chissà cosa.
Gli amanti del vecchio gameplay hardcore troveranno però pane per i loro denti, visto che ben poco è cambiato sotto quel punto di vista. Per sopravvivere contro i numerosi nemici (umani e non), avremo a che fare con controlli macchinosi e lenti, proprio come i primi capitoli della saga. Un pizzico di abilità è sempre e comunque richiesto, specie quando ci troviamo di fronte ad un folto gruppi di loschi individui che non vedono l'ora di farci la pelle.
A tal proposito, incontreremo davvero di tutto durante la nostra avventura, dal ragazzo afro alla dominatrice in abiti succinti e frusta, da geishe che scompaiono nel nulla fino al (qui più che mai) imponente Abobo, lo storico obbrobrio che nel corso degli anni è apparso anche in diversi altri giochi per NES.
"Gli amanti del vecchio gameplay hardcore troveranno pane per i loro denti"
Naturalmente è tornata anche la possibilità di rubare e raccogliere armi quali fruste, colli di bottiglia, coltelli, boomerang e mazze da baseball, per facilitare il nostro cammino verso lo sterminio della Shadow Warriors. Non solo, eliminando i nemici potremo collezionare delle musicassette che fungono da power-up per le nostre abilità. Premendo il tasto select è infatti possibile accedere a un menu composto da venti riquadri, ognuno dei quali corrisponde a una musicassetta che aumenterà le nostre abilità o ne aggiungerà di nuove, come lanciare palle di fuoco o migliorare la potenza dei calci. Potremo equipaggiarne fino ad un massimo di due e scegliere attentamente quelle giuste potrà salvarci la pelle in più di un'occasione.
Le musicassette possono essere acquistate (con i soldi che magicamente lasciano cadere i nemici sconfitti) in alcuni negozi che troveremo nei primi e ultimi livelli della nostra avventura. Non solo, nella lista degli oggetti in vendita sono anche disponibili vite extra e bevande rifocillanti. Esiste però un'altro genere di negozio che vende solo ed esclusivamente upgrade per le nostre abilità, ma per acquistarle avremo bisogno di pietre di Mythril che "droppano" i boss una volta eliminati.
Le ambientazioni che visiteremo sono piuttosto varie e alcune di esse provengono dall'episodio originale. I più esperti non faticheranno a ricordare le odiose sezioni nelle quali bisogna passare sotto dei pistoni schiaccia persone, ma fortunatamente questa volta perderemo solo poca energia nel caso finissimo sotto di essi. Il numero di vite a nostra disposizione è davvero esiguo e i soli modi per guadagnarne altre sono trovarle nascoste tra gli oggetti che incontreremo strada facendo, o acquistarle nell'unico negozio disponibile all'inizio del gioco.
"Una volta portata a termine l'avventura si sbloccherà la difficoltà Dragon, che renderà il tutto ancora più difficile"
Una volta portata a termine l'avventura, oltre ad una galleria di artwork si sbloccherà la difficoltà Dragon, che renderà il tutto ancora più difficile (come se già non lo fosse abbastanza). Per fortuna quando ricominceremo daccapo avremo tutti i power-up e le carte raccolte nella nostra prima run, il che renderà il tutto lievemente più abbordabile e umano. Il fattore rigiocabilità è quindi assicurato, e per coloro che amano le sfide estreme e sono cresciuti con pane e beat'em up, arrivare ai titoli di coda in difficoltà "Double Dragon" sarà un'impresa davvero memorabile.
Sul del lato multiplayer segnaliamo la modalità offline per due giocatori, dove il secondo lottatore prenderà il controllo di Jimmy. L'unico extra che si ottiene combattendo in coppia è la possibilità di trasferire al proprio compagno un po' della propria energia vitale muovendo la levetta analogica destra. WayForward ha però già annunciato di essere al lavoro su una nuova patch che in futuro implementerà anche la cooperazione tra due giocatori online, ma al momento non si conoscono altri dettagli.
Ma come se la cava graficamente Double Dragon Neon? Nonostante il budget di produzione tutt'altro che elevato, gli sviluppatori hanno creato dei discreti ambienti 2D con sporadiche animazioni nei fondali. I personaggi invece sono esteticamente ben realizzati, e anche se non brillano per originalità e caratterizzazione, il risultato finale è più che soddisfacente per un arcade da €7.99/800 MSP. L'unico neo è rintracciabile in occasionali problemi di collisione con i nemici, ma si tratta davvero di poca cosa e, oltre a ciò, non abbiamo riscontrato rallentamenti o altri difetti grafici, nonostante a volte appaiano molti elementi sullo schermo.
"Sul versante del sonoro non possiamo che fare un applauso a Jake Kaufman per aver realizzato una colonna sonora da 10 e lode"
Sul versante del sonoro non possiamo che fare un applauso a Jake Kaufman (che sia un parente del personaggio del primo Silent Hill?), per aver realizzato una colonna sonora da 10 e lode. Questa infatti è uno degli elementi più riusciti del gioco ed è capace di trasportarvi negli anni '80 con splendide ballate elettro-pop e brani dance (anche cantati) degni del miglior periodo musicale di sempre. Jake ha anche reso disponibile il download sulla propria pagina Bandcamp, e starà a voi decidere se scaricarla gratis oppure donare una cifra a vostro piacimento.
Spendiamo due parole anche sul doppiaggio (presente in lingua Inglese), che è stato realizzato con le voci di alcuni ragazzi del team di sviluppo. È lampante che il risultato che volevano ottenere fosse quello di richiamare il genere trash o comunque il livello delle produzioni che andavano di moda negli anni '80. Noi l'abbiamo trovato in linea con il resto della produzione e ci è tutto sommato piaciuto, ma alcuni di voi potrebbero storcere il naso di fronte a dialoghi di bassissima qualità.
Nonostante la sua difficoltà elevata, Double Dragon Neon si ritaglia un posto tra gli arcade più riusciti di quest'anno. Come ci si può aspettare da un titolo del genere, le ore necessarie per portarlo a termine sono davvero esigue (all'incirca tre), ma sono in parte giustificate da un buon fattore rigiocabilità, anche se probabilmente solo i più tenaci avranno voglia di arrivare fino in fondo anche ai livelli più difficili.
La sua natura old-style non andrà però a genio a coloro abituati a titoli più immediati, e per questo consigliamo vivamente di scaricare la versione demo prima di valutare un eventuale acquisto.
Majesco e WayForward hanno realizzato un buon prodotto sotto quasi tutti i punti di vista e non ci sorprenderemmo se tra un anno o due se venisse annunciato un seguito. Segnaliamo infine che il gioco è disponibile gratuitamente per tutti gli abbonati a PlayStation Plus, motivo in più per non lasciarsi scappare questo interessante reboot.