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Ace Combat 7: Skies Unknown - recensione

Il ritorno degli assi nel cielo di Strangereal.

Sono passati ventiquattro anni dalla nascita della serie Ace Combat, la fortunata saga di Bandai Namco che ha fatto vivere ai suoi numerosissimi appassionati una quantità formidabile di adrenaliniche battaglie tra le nuvole.

La software house giapponese ha perseguito negli anni diverse strade per stratificare l'offerta della saga dall'anima arcade, differenziando l'ambientazione tra universi fittizi ed epiche battaglie storicamente accadute durante la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda e la Guerra del Golfo.

Ace Combat 7: Skies Unknown segna un ritorno alle origini della serie, un gioco che riabbraccia il filone narrativo di un universo ucronico, con stati e assetti politici immaginari, restituendo nuovamente centralità alla trama, affidata alla penna di Sunao Katabuchi, autore anche di Ace Combat 5: The Unsung War e Ace Combat: Distant Thunder.

Uno sguardo al passato che non solo abbraccia la sfera diegetica di questo settimo capitolo ma segna anche il ritorno ad alcune meccaniche di gameplay molto care agli appassionati di vecchia data. I Quick Time Event e i sistemi di auto-lock presenti nei titoli precedenti hanno lasciato il posto a meccaniche di volo più semplici e intuitive, mantenendo comunque lo spessore del gameplay ad alti livelli.

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Gli eventi del gioco sono ambientati a Strangereal, un universo parallelo al nostro in cui la formazione dei continenti e gli avvenimenti storici differiscono totalmente da quelli della Terra. Le vicende ruotano attorno al continente Usea e in particolare all'International Space Elevator, costruito dalla Federazione Oseana e simbolo di pace.

Fortemente voluto dal presidente Vincent Harling, il suo scopo è raccogliere l'energia solare dall'atmosfera e trasmetterla sulla terra ferma per aiutare la ricostruzione del macrocontinente Usea, devastato nel 1999 dall'impatto di Ulysses 1994XF04, un asteroide largo all'incirca un chilometro e mezzo.

Forti dell'aiuto dei droni di combattimento, velivoli d'attacco dotati di intelligenza artificiale, le truppe Eruseane insorgono per conquistare lo Space Elevator e da qui tutto il continente di Usea. Trigger, taciturno protagonista che impersoniamo nel gioco, partecipa ad una serie di missioni per recuperare lo Space Elevator ma in una di queste è vittima di un incidente che lo porta a compiere un crimine gravissimo, o almeno così pensano tutti. Si ritrova dunque confinato suo malgrado nella finta base 444 e con altri criminali di guerra dovrà riscattarsi dopo l'incidente.

Il segno distintivo dei reietti della base 444 sono dei graffi sulla coda dell'aero, e Trigger essendo accusato del delitto più miserabile (che non vi sveliamo per non incappare in sgradevoli spoiler) ne ha ben tre. Col passare del tempo e delle missioni il marchio del disonore che Trigger porta sulla coda diventerà un simbolo distintivo, che lo farà lentamente diventare l'asso più temuto dei cieli di Usea.

Anche se Trigger è un eroe senza voce, ha ugualmente carisma da vendere.

L'intreccio narrativo di Ace Combat 7: Skies Unknown non è lineare ma passa da un episodio all'altro, caratterizzando diversi personaggi alla volta, senza mai davvero soffermarsi su Trigger, lasciando la possibilità al giocatore di far combaciare la propria personalità e le proprie intenzioni con quelle del pilota taciturno. La narrazione lascia spazio ai singoli eventi e alle singole persone che volano con noi, caratterizzandone profondamente i caratteri solamente attraverso le comunicazioni radio, un modo di raccontare molto sottile e riuscito.

Per quanto riguarda il gameplay nudo e crudo, Ace Combat 7 si muove su più tipi di missioni. Di base vi sono sempre due fazioni, quella del giocatore e quella nemica. In alcune missioni è necessario abbattere determinanti obiettivi, in altre distruggere il più possibile dei rifornimenti della fazione avversaria. Non mancano le missioni in cui è vitale proteggere un determinato alleato e quelle in cui bisogna infiltrarsi senza essere visti dai radar nemici.

L'elemento stealth è molto importante in battaglia. Il più grande aiuto in questo senso viene fornito dalle nuvole, in cui ci si può nascondere per pochi istanti, per poi fiondarsi di nuovo all'attacco. Rimanendo molto tempo nelle nubi si rischia di ghiacciare alcune parti del motore, aumentando dunque il pericolo di stallo.

Le condizioni meteo delle missioni sono una delle cose più riuscite di Ace Combat 7, l'epicità e il pathos che si vengono a creare durante una battaglia aerea tra i fulmini è qualcosa che toglie davvero il fiato. La visibilità è chiaramente compromessa quando le condizioni meteorologiche sono avverse. Infilarsi in una tempesta di sabbia o in un nuvola temporalesca aumenta vertiginosamente il rischio di schianto improvviso su un ostacolo non visibile.

Lo sviluppo narrativo e il procedimento delle battaglie sono entrambi dettati dai dialoghi via radio.

Il sistema di combattimento è stato notevolmente snellito e in questo modo tende ad enfatizzare il carattere arcade del titolo. L'intelligenza artificiale dei nemici è abbastanza curata e soprattutto nelle situazioni più caotiche colpire l'aereo nemico non è semplicissimo. Accumulando ore di volo si iniziano ad intuire le varie tattiche con cui approcciare il nemico e di conseguenza anche le manovre per non essere colpiti a nostra volta. Quando si viene agganciati dal sistema di puntamento avversario si viene avvertiti del pericolo e una volta partito il missile è necessario compiere delle evoluzioni per evitarlo.

Ogni aereo ha la possibilità di montare solitamente due tipi di armi, salvo rare eccezioni dettate da particolari missioni. L'arma principale standard, dedita a colpire sia i nemici in volo che quelli sul suolo (o in mare) e l'arma speciale, solitamente perfezionata in un solo stile di attacco, aria-terra o aria-aria.

Il gioco online, per quanto abbiamo potuto testare sinora, si comporta in maniera egregia. Vi sono due tipi di modalità che possiamo ingaggiare, la Battle Royale e il Deathmatch a squadre. Nella prima fino a otto velivoli sono chiamati a scontrarsi in un tutti contro tutti mortale, mentre nella seconda due squadre di massimo quattro membri ciascuna sono chiamate a confrontarsi tra loro.

Giocando online si comprende davvero la profondità del gameplay, che con pochi comandi consente di realizzare vere e proprie tattiche di guerra, soprattutto nella modalità a squadre. Ad esempio facendosi inseguire da un veicolo nemico (e quindi schivando missili a profusione) si può mettere a segno un assist per un compagno che può approfittare sull'abbassamento della guardia nemica. Probabilmente l'unica pecca dell'online risiede proprio nella mancanza di altre modalità, visto che le due presenti, anche se strutturate egregiamente, risultano essere un po' pochine.

Entrando nelle nuvole riusciamo a renderci invisibili ai nemici, però corriamo il rischio di congelare il motore.

Portando a compimento missioni nelle varie modalità il gioco ci ricompensa con i PRM, la moneta corrente con cui si può procedere all'acquisto di nuovi aerei, nuovi componenti e nuove armi. Per farlo abbiamo accesso all'Albero degli Aerei, un diagramma che va sbloccato passo dopo passo spendendo PRM.

Ace Combat 7: Skies Unknown gira su Unreal Engine 4 e visivamente offre un magnifico colpo d'occhio. Dai modelli grafici degli aereoplani, passando per la definizione delle armi e il dettaglio nella realizzazione degli scenari, il titolo Bandai Namco è molto elegante e curato. Forse l'unica pecca da questo punto vista la possiamo individuare nell'assenza di un effetto blur abbastanza convincente, soprattutto nelle fasi più accese dei combattimenti. Infatti spesso si ha la sensazione che tutto sia "fermo" anche se si sfreccia ai limiti della velocità del suono e non è sempre una bella sensazione.

Grazie alla tecnologia trueSKY le nuvole sono renderizzate in modo particolare e il passaggio all'interno di esse è spettacolare, così come sfrecciare tra le nubi temporalesche. Persino essere colpiti da un fulmine restituisce una sensazione altamente elettrizzante.

Le musiche composte da Keiki Kobayashi, l'amatissimo autore delle colonne sonore di molti tra i titoli di maggior successo della saga Ace Combat, sono stratosferiche e caricano di pathos le battaglie aeree sia nella campagna, che nelle modalità online.

La storia che gravita attorno ad Ace Combat 7 è stata scritta da Sunao Katabuchi, storica penna di molti vecchi titoli della saga.

Ace Combat 7 include anche la modalità VR, un'esclusiva per PlayStation VR per il primo anno dal rilascio. La modalità VR include tre missioni esclusive separate dalle modalità principali, ergo la modalità giocatore singolo e le modalità multiplayer del gioco non possono essere giocate in VR.

Ace Combat 7: Skies Unknown abbraccia il carattere arcade degli albori della serie, senza rinunciare alle caratteristiche di simulatore di volo, come le condizioni meteorologiche dinamiche. Il contesto narrativo ingigantisce le vicende che ruotano attorno a Strangereal, realtà parallela molto cara ai vecchi fan della serie. Molti grandi temi come l'anarchia e il controllo sociale sono trattati in maniera leggera, ma rispettosa. Le battaglie aeree sono mozzafiato e stringono lo stomaco sia in solitario che online e l'implementazione della VR aggiunge quel pizzico di adrenalina in più.

8 / 10