Call of Duty: Mobile - recensione
Il celebre sparatutto arriva sui dispositivi mobili.
La serie di Call of Duty non ha certamente bisogno di presentazioni, una saga tra le più longeve in assoluto, e che facendo affidamento su molteplici team di sviluppo, riesce a proporre annualmente un nuovo capitolo. Nel corso degli anni il pacchetto proposto, gioco dopo gioco, ha avuto modo di evolversi, ampliandone l'offerta e introducendo nuove modalità, ma lo spirito è rimasto invariato.
Questo 2019 non è un anno particolarmente importante solo per Modern Warfare, capitolo principale che rievoca la saga probabilmente più celebre, reintroducendo la campagna, assente lo scorso anno, e aggiornandosi sotto molteplici aspetti, ma anche per Call of Duty Mobile, un capitolo completamente gratuito, disponibile su tutti gli smarthphone android e iOS e che va ad affiancarsi direttamente ai titoli principali.
Uno degli aspetti che colpisce sin da subito, è la gestione dei comandi che viene ampiamente descritta durante un breve tutorial e che mostra come il team di sviluppo sia riuscito a integrare tutte le funzionalità del pad con dei pratici pulsanti a schermo. I classici controller, giocando un po' con le impostazioni, si possono utilizzare, ma un gioco di questo tipo è chiaramente pensato per essere fruito con il semplice smartphone.
Innanzitutto, lo schermo è concettualmente diviso a metà, nella parte destra si regola la visuale, mentre muovendo un analogico virtuale nella parte sinistra il movimento, dando persino la possibilità di camminare o scattare a seconda di quanto intensamente si muova questo ipotetico controllo. Interessante inoltre la scelta di mettere due pulsanti per sparare, uno per lato, dando la possibilità di sparare dal fianco premendo a sinistra, o mirando premendo a destra, riuscendo a creare tutte le possibili combinazioni di fuoco, da fermi o in movimento. Altri quattro pulsanti, infine, nella parte destra, consentono di poter saltare o scavalcare, di poterci accovacciare o sdraiare, di ricaricare o semplicemente di mettere la mira.
Anche l'equipaggiamento, in game, viene gestito allo stesso modo, non avendo naturalmente la possibilità di utilizzare dei tasti diretti per il cambio arma o per le granate. In basso, infatti, abbiamo diversi pulsanti che ci consentono di sezionare una delle due armi (o eventualmente il coltello per il corpo a corpo), impugnare la granata, o utilizzare le ricompense dei punti, perché sì, persino quell'elemento è stato integrato in Call of Duty Mobile.
Quanto alle modalità di gioco, il giocatore potrà scegliere se affrontare i nemici in modalità classiche 5v5 come Deadmatch a Squadre e con una buona varietà di mappe prese dai vari capitoli, o se buttarsi nella Battle Royale, da solo, in duo o in squadre da quattro giocatori, similmente a come funziona in Black Ops 4. Qui, per via delle ridotte possibilità date dal dispositivo, parte del looting avviene in maniera automatica, semplicemente passando sopra l'equipaggiamento, ma è comunque possibile cliccare sullo zaino per gestirlo manualmente e cambiare rapidamente mod e scorte.
Il progresso viene gestito seguendo due barre separate, una classica del livello che ci consente di sbloccare il resto dell'equipaggiamento, l'altra invece dell'ormai immancabile Battle Pass, utile a ottenere principalmente mimetiche e varianti estetiche, e di cui ci sono addirittura due upgrade a pagamento, totalmente facoltativi, ossia il Battle Pass Premium e il Premium Plus. Naturalmente tutte le microtransizioni, a oggi, si limitano solamente ad elementi cosmetici, che non hanno alcun impatto sul gameplay.
Il gioco è stato provato su Honor 9, un telefono dunque non di fascia alta, ma pur considerando ciò, grazie anche alla possibilità di scegliere qualità grafiche differenti, il titolo si è dimostrato stabile, senza evidenti cali di frame rate persino nella Battle Royale a cento giocatori. Persino il netcode ha dato l'impressione di essere più efficiente persino di alcuni capitolo principali.
Con un certo stupore, Call of Duty Mobile riesce a stupire, rivelandosi un progetto interessante e non concepito con il solo scopo di portare il brand solo su Mobile. Riesce a catturare l'essenza di un CoD e adattarla a una piattaforma tanto atipica da quelle solite, mantenendo tutti gli elementi classici che ne caratterizzano il gameplay e proponendo un'offerta anche piuttosto varia, tra il classico multiplayer, la Battle Royale e chissà cos'altro hanno in mente per il futuro.
Difficile dire a priori se questo progetto durerà e se continuerà ad avere una base di utenza consistente, quello che possiamo dire però, è che senza dubbio funziona e per chi fosse in cerca di un'esperienza simile a Call of Duty ma adatta alla mobilità, non potrà che rimanere soddisfatto.