Red Dead Redemption 2 e Destiny 2 non girano in 4K e 60fps su Stadia nonostante le promesse
Esperienze tecnicamente inferiori a Xbox One X.
Anche se avete messo da parte tutte le complicazioni della latenza, su Stadia i giochi non sembrano convincere nessuno a fare il salto sulla piattaforma di Google.
Come probabilmente avrete già visto da alcune recensioni di Stadia, il servizio non ha avuto un grande debutto. Oltre ai problemi del giorno del lancio e le funzionalità mancanti, alcuni dei più grandi giochi non sembrano funzionare a dovere.
Stadia utilizza una CPU da 2,7 GHz e una GPU da 10,7 teraflop, che lo porta ben oltre Xbox One X, ad esempio. Molti presumevano che il servizio di Google sarebbe stato in grado di mantenere la promessa del 4K a 60 fps, almeno con effetti visivi di qualità console.
Sfortunatamente, non è andata così.
Nella recensione tecnica, Digital Foundry ha notato che Red Dead Redemption 2 esegue il rendering con una risoluzione di 1440p, upscalata a 4K su Chromecast Ultra. A tale risoluzione, il gioco gira a 30 fps, il che significa che è già al di sotto di quello che Google ha detto che dovremmo aspettarci.
Questo è già inferiore all'esperienza su Xbox One X, per non parlare del PC. Giocando Red Dead Redemption 2 su un browser Chrome, che è limitato a 1080p al lancio, il gioco gira a 60fps.
Destiny 2 è un altro esempio di un'occasione mancata. La versione per PC del gioco è tra le più ottimizzate, quindi un sistema con l'hardware di Stadia dovrebbe battere facilmente in grafica la risoluzione di Xbox One X e girare a 60 fps. Ancora una volta, non è così.
The Verge afferma che lo streaming 4K su Chromecast Ultra è solo un'immagine a 1080p upscalata, anche se gira a 60fps. Bungie in seguito ha confermato al sito che Destiny 2 esegue effettivamente il rendering a 1080p internamente per poi aumentare.
Per quanto riguarda la qualità dell'immagine, Bungie ha affermato che la versione Stadia utilizza l'equivalente delle impostazioni medie per PC.
Che ne pensate?
Fonte: Digital Foundry - VG247 - The Verge.