Darksiders Genesis - recensione
Guerra e Conflitto: un duo dinamico che semina morte e distruzione.
Dagli albori dei tempi, il Consiglio ha sempre mantenuto l'Equilibrio fra le varie forze della Creato. I Cavalieri, i più potenti fra i Nephilim (nati dall'unione fra angeli e demoni), furono destinati ad eseguire ordini in nome del Consiglio e per questo motivo furono investiti di un potere immenso. Non esiste però potere illimitato senza conseguenze e il Consiglio ordinò ai Cavalieri di spazzare via gli altri Nephilim; con una guerra sanguinosa combattuta nell'Eden, fra angeli e demoni tale ordine venne eseguito con brutale efficacia.
Con questa battaglia ancora fresca nella memoria, e senza alcuna sosta, Guerra e Conflitto ricevettero un nuovo incarico. Lucifero, l'enigmatico re dei Demoni, complotta per alterare l'Equilibrio, garantendo immensi poteri a demoni maggiori in tutto l'Inferno per generare il caos. Nessuno sa quale sia il suo scopo ultimo e la missione dei due Cavalieri sembra pertanto semplice: trovare e distruggere questi demoni e cercare informazioni sulla natura del complotto, assicurandosi che i responsabili siano puniti in maniera esemplare.
Darksider Genesis, ultima fatica di THQ Nordic, è un action RPG in visuale isometrica che ci mette nei panni di Guerra e Conflitto, due dei Cavalieri più potenti, in un mondo popolato da demoni, angeli e creature di ogni tipo, in un viaggio attraverso l'inferno (e oltre) dove la nostra sopravvivenza è legata all'abilità con pistole e spade giganti. Questo capitolo della saga di fatto è un prequel dei primi tre giochi, e presenta uno stile completamente diverso dai suoi predecessori, passando da una terza persona dietro alle spalle, a un top down isometrico.
Il cambio di visuale però non sembra aver snaturato in alcun modo l'azione frenetica che contraddistingue le saga, mantenendo anche la componente platform tipica della serie e aggiungendo verticalità all'esplorazione della mappa, con piattaforme da raggiungere e montagne da scalare.
Le differenze non finiscono qui: giocando in single player è possibile alternare i due cavalieri con una semplice combinazione di tasti, per usare i differenti punti di forza dei due a seconda delle situazioni e dei boss che dovremo affrontare. Questo cambiamento apre al multiplayer, permettendoci di giocare l'intero gioco con un amico usando un personaggio a testa, in locale e online. Le risorse raccolte dai nemici sono condivise e la difficoltà dei mostri incrementata; inoltre i vari puzzle cambiano alcuni dettagli per invogliare e stimolare la cooperazione.
I combattimenti sono veloci e assai coreografici, con combinazioni di attacchi e mosse finali per esecuzioni in stile Doom per ottenere più anime, risorsa principale del gioco. Uno dei modi più gratificanti per liberarsi dei nemici è tramite l'uso dei poteri della Collera, acquisiti durante il gioco e attivabili quando raccogliamo sfere gialle in seguito all'uccisione dei nemici: considerando l'orda di demoni che dovremo affrontare, centellinare l'uso di queste abilità non sembra essere la strategia più adatta e quindi consigliamo di attivarli quanto prima. Entrambi i cavalieri sono inoltre dotati di una cavalcatura infernale con cui muoversi più agilmente nelle zone più aperte della mappa, e dalla quale è anche possibile compiere attacchi per liberarsi dei propri nemici.
Per risolvere i numerosi puzzle non bastano però le nostre doti atletiche: ogni cavaliere è dotato di tre slot per armi speciali, indispensabili per raggiungere aree segrete o attivare cristalli che aprono la via a ricchi tesori. Talvolta queste aree erano presenti in livelli precedentemente affrontati, quando ancora non eravamo in possesso di questi oggetti chiave, spingendoci a tornare sui nostri passi e, di fatto, aumentando la rigiocabilità.
Ogni capitolo in cui è diviso il gioco può essere affrontato a una difficoltà più alta, con un incremento delle risorse ottenute e con avversari sempre più potenti. Una volta completati tutti i capitoli si sbloccherà la difficoltà Apocalisse che, di fatto, è il NG+ di Genesis.
Per quanto riguarda l'aspetto RPG, il sistema di progressione si basa sui Frammenti, oggetti unici che sono raccolti dalle varie creature e che sono di tre tipi: Salute, Collera e Attacco. Le tipologie corrispondono ai vari slot in cui possono essere inseriti, con bonus aggiuntivi quando sono dello stesso tipo. I frammenti più potenti si ottengono dai vari boss, e vanno a occupare slot maggiori, presenti in numero limitato nel nostro albero delle abilità.
Le anime raccolte dai vari forzieri sparsi per il mondo, e ottenute distruggendo le orde demoniache, sono la risorsa principale per acquistare potenziamenti per i due Cavalieri, dall'aumento della Salute e della Collera, a una riduzione dei tempi di ricarica delle nostre abilità. Il tutto genera una certa libertà nella direzione che vogliamo dare al nostro gameplay, con build che vanno dal Tank (tanta vita e sopravvivenza), al Glass Cannon (danno veloce e massiccio, ma poca vita).
I vari boss fight sono interessanti e divisi in più fasi, con il nostro avversario che alterna danni ad area ad altri massicci su un bersaglio singolo, mentre allo stesso tempo evoca minion a darci fastidio. Mappare la sequenza degli attacchi diventa pertanto fondamentale per sapere quando schivare e quando usare le nostre abilità legate alla Collera in maniera più efficiente possibile.
Il comparto grafico è davvero eccezionale. Gli scenari sono mozzafiato e con una profondità incredibile. In lontananza, all'orizzonte possiamo vedere battaglie combattute in zone che presto visiteremo, facendoci immergere in un mondo che sembra meno chiuso all'interno di una singola mappa.
La visuale isometrica cambia in un top down quando per esempio dobbiamo camminare su delle travi sospese nel vuoto, aiutandoci a non cadere per via della prospettiva, rivelando mari di magma ribollente sotto di noi. Le animazioni dei due Cavalieri sono raffinate e mai monotone, ma la vera perla sono le cavalcature, con un design perfetto.
Il sonoro è roboante, caotico e perfetto, e il doppiaggio senza difetti, sia In italiano sia in Inglese, con il ritorno gradito di Liam O'Brian nei panni di Guerra (storico doppiatore di Illidan in World of Warcraft). I battibecchi e gli scambi di battute fra i due personaggi sono ben scritti, con l'alternanza di battute di Conflitto (ricorda molto Cayde di Destiny) e le 'one liner' serissime di Guerra. Per quanto riguarda i controlli, sono supportati game pad e mouse/tastiera, anche se il gioco sembra essere pensato per il primo.
Darksiders Genesis è un ottimo gioco, divertente, uno di quei titoli che lanci e giochi per distrarti, magari per sfogarti dopo una giornata frustrante, o per divertirti con un amico. E di questi tempi giochi così ce ne sono pochi.