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Space Invaders Forever - recensione

I classici non invecchiano mai.

Decine di monetine vennero fagocitate da quel cassone infernale ma irresistibile che risponde al nome di Space Invaders. Parliamo del primo gioco arcade "mangia-soldi", quello per cui gli attuali "antenni" chiedevano gli spicci ai genitori; da allora sono passati oltre quarantanni e ci ritroviamo a commentare l'ennesimo ritorno degli Invasori Spaziali, come molti di noi lo chiamavamo all'epoca.

Space Invaders Forever è non uno, non due ma ben tre giochi: Space Inveders Extreme, Space Invaders Gigamax 4 SE e il bizzarro cross-over Arkanoid vs. Space Invaders.

Partiamo dal primo, un remake uscito nel 2008 per festeggiare i 30 anni della serie e fattosi notare per le ottime varianti di gameplay dell'ormai vetusto titolo originale. Space Invaders Extreme non cambia di fatto l'obiettivo primario, ovvero eliminare tutti gli alieni invasori e le loro dannate navicelle, ma rimescola questa formula così semplice aggiungendo un bel po' di alcool, spezie e dance music elettronica.

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I ritmi si alzano notevolmente rispetto al compassato e progressivo avvicinarsi delle orde aliene a cui i vecchi giocatori erano abituati grazie alla rimodulazione degli stage, divisi ora in due modalità distinte: Arcade e Gioco Libero.

La prima presenta una serie di livelli disposti in forma piramidale, con bivi che portano a finali differenti in base alla strada scelta. Si ha a disposizione un numero limitato di vite, con la possibilità di incrementarlr raggiungendo determinati punteggi. Old-school in piena regola, insomma.

Il Gioco Libero altro non è che a possibilità di affrontare uno dei livelli già sbloccati con l'obiettivo di "masterizzarlo" al meglio per ottenere valutazioni ancora migliori nei tentativi successivi. A rendere il tutto ancora più divertente arriva l'introduzione dei power-up, che durante le partite vengono lasciati cadere dai nemici eliminati seguendo però delle regole piuttosto precise. Se ne ottengono di diversi eliminando un certo numero di nemici dello stesso colore o una colonna intera o ancora una riga. Tali potenziamenti vanno da fuoco doppio, triplo, laser devastanti e via dicendo.

Occhio però perché non tutti gli alieni sono uguali. Alcuni sono muniti di scudo che va distrutto prima di poterli colpire, altri si muovono più velocemente, altri ancora (in particolare i boss di fine stage) sono vulnerabili solo in un determinato punto.

Alcuni power-up di Space Invaders Extreme vi permettono di spazzare via un'intera schermata di alieni in pochi secondi.

Ovviamente il comparto grafico è stato aggiornato dando al tutto una connotazione psichedelica, resa ancora più ipnotica da una colonna sonora dance-elettronica che ricorda un po' quella di Lumines e che sottolinea l'azione su schermo con continui cambi di ritmo.

Passiamo ora a Space Invaders Gigamax 4 SE, ovvero l'anima multiplayer di Space Invaders Forever. Quella che può sembrare una semplice modalità espansa del gioco, con una miriade di invasori in più su schermo, si trasforma ben presto in una battaglia molto più particolare. Di tanto in tanto infatti gli alieni vengono risucchiati da quella che ci piace chiamare Astronave Madre, per poi essere risputati sul campo con un pattern di movimento completamente diverso.

Non solo: colpendoli in questa nuova veste non li si elimina subito ma li si fanno ingrandire sempre di più: per farli fuori infatti vanno colpiti almeno tre volte e vi assicuriamo che non è facile visto che si muovono in modo imprevedibile.

In Gigamax 4 SE la grafica è molto più fedele a quella del gioco originale ma rimangono alcuni degli elementi psichedelici e sono presenti brani inediti, se possibile ancora più penetranti rispetto a quelli ascoltati in Extreme. Evitate però di farvi catturare troppo dal ritmo perché in questa sfida single-multiplayer il livello di difficoltà è decisamente più alto.

Space Invaders e Arkanoid si fondono in un unica esperienza dal gameplay sorprendentemente divertente.

Potete decidere anche di affrontarla da soli ma in questo modo vi perdereste buona parte del divertimento derivante dalla possibilità di combinare il fuoco con altri giocatori, facendo quindi più danni e ottenendo punteggi più elevati.

Arriviamo così all'ultima parte, quella forse più particolare di questo trittico. Arkanoid vs. Space Invaders mette insieme due dei capisaldi delle sale giochi anni '80, che condividono buona parte delle loro filosofie di gioco: uno contro tutti e minacce che provengono dall'alto.

Il mix è semplice: ci sono sempre degli alieni da eliminare ma questa volta non comandate un cannone bensì una capsula chiamata Vaus posta sulla parte bassa dello schermo... e quando parliamo di parte bassa, intendiamo bassissima.

Sì, perché questo terzo titolo si gioca con la console Switch posizionata in verticale e i controlli sono unicamente touch. Queste due caratteristiche tradiscono la natura Mobile di Arkanoid vs. Space Invaders, che in effetti venne pubblicato originariamente su dispositivi iOS e Android nel 2017.

Giocare da soli a Space Invaders Gigamax 4 SE è possibile ma non consigliato. Trovate qualche amico e respingete l'avanzata aliena.

Per questo terzo titolo è stato scelto uno stile Anime, con tanto di personaggio femminile dagli occhioni grandi e lucenti che vi darà dei consigli tra un livello e l'altro. A proposito di livelli, Arkanoid vs. Space Invaders ne ha ben 130 che vanno a comporre una campagna single-player decisamente corposa. I primi livelli sono come sempre di riscaldamento ma le cose da assimilare sono davvero poche.

Facendo scorrere la Vaus dovete respingere i colpi dei nemici, che si ritorcono contro di loro. Anche qui di tanto in tanto intervergono dei bonus che vanno ad aumentare il potere d'attacco, la difesa o la modalità di fuoco della vostra capsula. Ogni stage non dura più di un paio di minuti e andando avanti se ne trovano di molto articolati, che mixano gli alieni di Space Invaders alle piastrelle da far esplodere di Arkanoid.

Questa variante è piuttosto divertente e perfetta per partite "mordi e fuggi" ma va sottolineato che le dimensioni dello Switch non consentono di giocare in modo particolarmente comodo. In modalità portatile vi consigliamo quindi di staccare i due JoyCon per trasformare la console Nintendo in un mini-tablet molto più maneggevole.

I boss sono parte integrante di tutte e tre i giochi che compongono questa compilation... e alcuni sono dannatamente duri da battere.

Nell'insieme questo trittico di titoli rende pieno merito al grande classico Space Invaders, fornendo tre esperienze completamente diverse ma complementari. Space Invaders Gigamax 4 SE è sicuramente la gamba più traballante, in quanto non garantisce sufficienti varianti di gameplay alla porzione multiplayer della raccolta.

L'acquisto rimane comunque caldamente consigliato sia ai giocatori più attempati, che in Forever potranno rinverdire i fasti delle vecchie, care sale giochi, sia ai più giovani che soprattutto nelle varianti Extreme e Arkanoid vs. Space Invaders troveranno più di uno stimolo a staccarsi dai soliti titoli.

8 / 10