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Crusader Kings 3 Recensione: Il feudalesimo sbarca su console

I vassalli e i valvassori del capolavoro di Paradox si lanciano alla conquista della terra santa delle console.

Sebbene il processo di porting di uno strategy game da PC a console nasconda sempre tantissime insidie, Paradox Interactive ha ormai da anni l'abitudine di portare sulle piattaforme di Microsoft e Sony i suoi migliori strategici, anche a costo di sovvertire spesso moltissimi elementi della user experience.

È evidente che tradurre un sistema di controllo basato sull'utilizzo di mouse e tastiera non è mai semplice, specialmente se il gioco è stato immaginato fin dalle sue fondamenta per questo genere di periferiche, ma nonostante le difficoltà lo studio svedese non ha mai rinunciato alla possibilità di allargare i confini delle sue creazioni.

Con una certa dose di abnegazione, Paradox ha sempre cercato di ampliarne la portata, a qualsiasi costo, poco importa quanto a fondo dovesse essere rivoluzionato il gioco per adattarlo al contesto di una console.

Consapevoli di tutto ciò era naturale che il titolo di maggior successo dell'azienda, Crusader Kings 3, si sarebbe lanciato prima o poi alla conquista della terra santa su console, e ora che l'invasione è davvero imminente siamo tornati ancora una volta ad indossare corona e scettro per saggiare la bontà del porting realizzato in collaborazione a Lab42.

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Dal momento che tutti i sistemi di gioco sono rimasti inalterati nel processo, l'invito è quello di recuperare la nostra recensione di Crusader Kings 3 per saperne di più sul grand strategy di Paradox, oppure di rimanere in questa pagina per scoprire tutte le novità di questa nuova edizione.

Come avevamo avuto modo di intravedere durante la prova dello scorso gennaio, Crusader Kings 3 arriva su console con un'interfaccia totalmente rivoluzionata e con un sistema di controllo che tenta disperatamente di non emulare l'utilizzo del mouse, una soluzione invece già incontrata nei porting di altri strategici e mai realmente efficace.

Al posto di utilizzare uno scomodo puntatore mosso dall'analogico sinistro, Paradox ha scelto di ancorare il reticolo al centro dello schermo, facendo scorrere il tabellone di gioco sotto di esso, piuttosto che il contrario. All'analogico destro è invece affidato il livello di zoom sulla mappa che, come accadeva nella versione PC, può passare dal mostrare i diversi imperi disseminati per il mondo, fino a concentrarsi sui più piccoli centri abitati del regno.

Una volta avviata una partita, la prima cosa che si può notare è l'assenza del ritratto del personaggio in basso a sinistra, che un tempo ricapitolava gran parte delle informazioni utili sul proprio regnante in pochissimi centimetri d'interfaccia. Il ritratto è presente anche qui ma ora è nella parte superiore sinistra dello schermo, e oltre a non comprendere alcuna informazione utile sulle condizioni del personaggio è anche spropositatamente grande rispetto agli altri elementi dell'interfaccia, dedicando troppo spazio a un'inutile gigantografia dello stemma della propria casata.

Ecco come si presenta Crusader Kings 3 su console: se le finestre sono rimaste identiche, l'interfaccia è rivoluzionata.

Al netto di questa prima criticità, dopo qualche minuto abbiamo preso dimestichezza coi nuovi controlli e ci siamo accorti che sì, il tutto non è proprio l'emblema della comodità, ma il sistema elaborato dagli sviluppatori riesce in ogni caso a fare il suo dovere, distribuendo adeguatamente su tutti i tasti del controller le varie funzioni e tabelle che affollano l'impianto di Crusader Kings 3.

Ai grilletti sono affidate alcune di queste schermate, che su PC erano distese a cascata sul lato destro dello schermo: premendoli si sfogliano le finestre del reame (che comprende la lista dei vassalli, lo stato della successione e tutti i domini del regnante), quella del comparto militare, quella del concilio, della corte e degli intrighi in corso, ma anche quella delle fazioni e delle decisioni a disposizione del personaggio.

Tenendoli invece premuti, si aprono due menù radiali che trattano altri importanti elementi dello strategico di Paradox, posizionati sullo schermo per riprendere almeno in minima parte la disposizione che avevano nell'interfaccia PC. Nel menù radiale di sinistra (richiamabile con la pressione continua del rispettivo grilletto), si possono raggiungere tante finestre dedicate all'identità del regnante, come quelle relative alla sua dinastia, alla sua fede e alla sua cultura, oltre all'importantissima sezione degli stili di vita.

Il menù di destra, al contrario, è interamente dedicato ai filtri da impostare sulla mappa, grazie ai quali si può osservare la divisione in ducati, regni, imperi, fedi e religioni del tabellone di gioco. I due menù radiali non sonper niente pratici, ma era l'unico modo per Paradox per aggiungere tutte queste funzioni all'interfaccia, cercando nel frattempo di sfruttare efficacemente tutti i pulsanti dei controller di Xbox Series S|X e PS5.

Fortunatamente l'esperienza core di Crusader Kings 3 è rimasta identica e i giocatori console potranno contare sullo stesso capolavoro uscito su PC.

Ognuna delle finestre che abbiamo citato fino a questo momento, che rimangono in larga parte inalterate nel passaggio da PC a console, può poi essere esplorata nel dettaglio grazie all'analogico sinistro, e siamo rimasti piacevolmente sorpresi nello scoprire che gli sviluppatori hanno invero inserito un cursore libero da utilizzare in questa fase, utile a consultare i testi evidenziati disseminati nel gioco.

Chi ha familiarità con Crusader Kings 3 lo saprà bene ma lo strategico di Paradox è pieno di questi testi speciali colmi di informazioni aggiuntive sulle dinamiche del gioco. Pensavamo che su console questi sarebbero scomparsi, ma la buona notizia è che grazie alla pressione dell'analogico compare un cursore mobile che può essere utilizzato proprio per espanderli ed esplorarne il contenuto.

L'unico elemento davvero fuori fuoco dell'intero porting è legato alla gestione dello scorrere del tempo, che su PC era particolarmente intuitivo grazie a una piccola interfaccia nell'angolo dello schermo. Su console, non c'è alcun pulsante simile a quello visto su PC, e anche il tutorial non fa riferimento a come realmente influire sulla velocità dell'avanzamento temporale.

Per fermare e riprendere il normale scorrere del tempo, bisogna infatti spingersi a premere il tasto "back" e per modificarne la velocità sarà necessario tenerlo premuto in combinazione di uno dei due dorsali del controller. Un sistema per niente intuitivo e particolarmente scomodo, soprattutto se consideriamo come sia legato a un meccanismo così importante dell'impianto di gioco.

Uno degli elementi che ci ha convinto di meno è il nuovo layout dell'avanzamento degli eventi, che su console non mostra la progressione di ciascun indicatore.

Non ci ha saputo totalmente convincere nemmeno la scelta di rimuovere dall'interfaccia gli indicatori di progressione di guerre, intrighi e seduzioni, ora relegati al centro dello schermo e privi di qualsiasi riferimento al loro avanzamento. Per prenderli in rassegna basta utilizzare i tasti dorsali del controller, ma sarebbe stato importante averli sempre in bella vista come su PC, in modo da monitorare costantemente il loro stato.

Crusader Kings 3 è un meraviglioso strategico ma già su PC l'esperienza era complessa e intricata, colma di nozioni al punto da scoraggiare spesso i neofiti che avevano avuto la buona idea di avvicinarcisi. Su console, il titolo di Paradox è se possibile ancora più ostile, almeno per chi non ha mai nemmeno sfiorato il gioco originale su PC.

Con la notizia del porting ci saremmo potuti aspettare un'esperienza utente rimodellata per smussare tutti quegli spigoli che un grand strategy così articolato può avere, ma il risultato finale è un titolo con un'interfaccia poco intuitiva, che costringe il giocatore a esibirsi in tortuose combinazioni di tasti per replicare quello che i giocatori PC possono fare con un semplice clic.

Tra i lati postivi annoveriamo sicuramente la presenza dei salvataggi manuali e di una core experience per nulla castrata (e anzi, indistinguibile) rispetto a quella originale, ma l'assenza del supporto su console a mouse e tastiera è imperdonabile, anche se del tutto comprensibile dato il lavoro che è stato compiuto per rivoluzionare il gioco.

I menu radiali racchiudono finestre importantissime e non sono molto comodi, ma probabilmente era l'unico modo di portare a schermo tutte quelle schermate.

Se siete interessati al prodotto, cercate in ogni modo di recuperarlo su PC, o preparatevi a vivere un'esperienza significativamente peggiore. Su Xbox, accarezzate invece l'idea di provarlo grazie al Game Pass, perché nonostante la difficoltà del giocarlo su console, Crusader Kings 3 rimane uno dei migliori strategici in circolazione, e anche con discreto distacco. Del resto, deus vult!

7 / 10