Ghostrunner Project Hel Recensione: Si torna alla Dharma Tower!
La ferocia di Hel ci ha fatto impazzire.
Dopo quasi un anno e mezzo, siamo stati nuovamente catapultati nella Dharma Tower. Chi ha letto la nostra recensione di Ghostrunner sa quanto abbiamo apprezzato questo titolo, e l'annuncio di un DLC ci ha decisamente incuriosito.
Ebbene, Project Hel è un'avventura tanto unica quanto tremendamente simile alla sua controparte principale. Stavolta, però, abbiamo dovuto abbandonare Jack per giocare un personaggio ancora più brutale e apatico: Hel. Questo nome non dovrebbe esservi nuovo, dato che il cyborg è stato tra i boss di Ghostrunner.
In questo caso abbiamo fatto un passo indietro, percorrendo gli eventi antecedenti all'incontro con Jack. Si tratta quindi di un prequel che permette di conoscere meglio alcune sfaccettature narrative. Tuttavia, la storia si snoda in modo meno intenso rispetto al gioco principale, facendo semplicemente da sfondo sonoro tra un'uccisione e l'altra.
Ad ogni modo, Hel è un Ghostrunner spietato e molto più pericoloso di qualsiasi altra unità. Ciò non si plasma esclusivamente sulle sue abilità, di cui parleremo tra poco, bensì sul modo in cui Hel stessa viene trattata. Oseremmo dire in modo disumano ma, ovviamente, non avrebbe senso. La protagonista è fondamentalmente un burattino nelle mani di Mara, la Keymaster, nonché artefice della corruzione (e distruzione) di Dharma City.
Non è difficile da immaginare ma Mara la sfrutta a suo piacimento segregandola e impedendole di fare qualsiasi cosa, o quasi. Il compito affidatole è quello di affrontare qualsiasi ribelle e chiunque osi intralciare i suoi piani. Ciò che ci ha stupito è la possibilità di scegliere se sacrificare i suoi uomini o, giustamente, uccidere chiunque senza riflettere per un singolo istante. Noi abbiamo provato ad essere pacifisti ma è durato davvero poco: d'altronde Ghostrunner ci fa impazzire per il suo essere così tremendamente gratificante a ogni uccisione. Non vogliamo però svelarvi troppo, dato che questa avventura ha solo cinque livelli, due boss fight e potrebbe essere completata in circa due ore o poco più.
Ciò su cui vogliamo concentrarci, quindi, è il gameplay. Quest'ultimo ha subito diversi cambiamenti, nonostante sia pressoché fedele al capitolo principale. Hel non si distingue solo per essere "donna", tanto meno per essere un personaggio differente: i suoi approcci e le sue abilità sono diversi da quelli di Jack. Innanzitutto, questo nuovo cyborg è decisamente più veloce e scattante, con dei salti più slanciati e meno limitati.
Ciò le consente quindi di abbandonare il rampino, giustificando questa assenza con un'abilità che le permette di raggiungere superfici più lontane. In pieno volo, infatti, basta premere il tasto Shift (nel nostro caso) per selezionare il punto di atterraggio che preferiamo. Tutto ciò, ovviamente, con un tempo momentaneamente rallentato. Tuttavia potremo ugualmente utilizzare lo stesso tasto per schivare gli attacchi dei nemici a terra o in volo.
Inoltre, quasi immediatamente Hel ottiene l'abilità Surge, che le consente di scagliare attacchi a distanza, tra l'altro molto utili anche per le componenti platform. Il lato interessante è la disponibilità quasi sempre immediata di questa tecnica, che ci consente quindi di spammarla insistentemente. Dal punto di vista interattivo, ciò è possibile grazie al riempimento della barra Rage dopo ogni uccisione o usufruendo di pozze specifiche. Oltre all'attacco a distanza, è possibile anche utilizzare lo Shield, utile per bloccare un attacco nemico. Ciò agevola sicuramente il combattimento, andando ad affievolire quella parte frustrante che ci portava inesorabilmente alla morte. Insomma, il classico Trial and Error è presente anche qui, ma è meno evidente.
Anche i potenziamenti sono leggermente diversi, a partire dalla forma dei blocchi da incastonare. Determinate connessioni permettono di sbloccare nuove abilità passive, ma gli spazi vuoti non garantiscono più la rigenerazione passiva del focus. Ad ogni modo, anche in questo DLC abbiamo trovato numerosi collezionabili, tra skin della katana e CODEx molto interessanti. Si tratta sicuramente di una sfaccettatura che incentiva il giocatore a esplorare le ambientazioni rigorosamente cyberpunk e a sgattaiolare tra un corridoio segreto e l'altro. A tal proposito, ci siamo molto divertiti con la modalità foto; neon sgargianti e insegne pregne di ribellione ci hanno permesso di sbizzarrirci con i vari filtri.
Non abbiamo particolari giudizi da esprimere sul combattimento, essendo prevalentemente fedele a quello del capitolo principale. Anche in questo caso, però, non c'è stato un singolo istante in cui ci siamo annoiati. È una formula che ci ha conquistato un anno e mezzo fa e che, come immaginavamo, continua a farlo senza alcun problema. Ci saremmo tuttavia aspettati delle boss fight più adrenaliniche e competitive; i due boss affrontati, infatti, non sono stati così complessi e non hanno richiesto particolari strategie. Nonostante ciò, si tratta comunque di un contenuto aggiuntivo che riesce a garantire grande divertimento.
Per quanto concerne il comparto tecnico, Project Hel si è comportato perfettamente, garantendo una fluidità di cui i combattimenti hanno estremamente bisogno. Per chiunque possegga un PC con una scheda video compatibile potrà anche usufruire del Ray Tracing (che potrebbe impattare sulla performance, ovviamente). Abbiamo molto apprezzato anche l'aggiunta di una nuova soundtrack, realizzata da Daniel Deluxe, che ha contribuito a enfatizzare quell'indispensabile adrenalina che caratterizza questo tipo di gameplay.
Insomma, Ghostrunner Project Hel non delude neanche stavolta. Hel è un personaggio leggermente diverso da Jack ma riesce a farsi apprezzare nella sua terribile brutalità (o quasi...). Che si tratti di salire verso la Dharma Tower o di scendere e scagliare fendenti senza alcuna pietà, gli sviluppatori sono riusciti a coinvolgerci anche stavolta. Ora, però, ci tocca aspettare il secondo capitolo...