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Assassin's Creed IV: Black Flag - prova

A spasso per i Caraibi.

Ammirare un paesaggio caraibico quando fuori dai padiglioni della fiera di Colonia il cielo offre la tipica tonalità "grigio nord Europa" è una pugnalata al cuore, soprattutto d'agosto, ma sono ben altre le difficoltà che possono piegare noi intrepidi redattori di Eurogamer.

Alla fine di ottobre non manca poi così tanto, ed eccoci dunque a dare le ultime sbirciate dietro il sipario di Assassin's Creed 4: Black Flag, ennesimo tassello nell'ampio mosaico storico degli assassini, che si concentra sul nonno di Connor Kenway, Edward, e le sue avventure da filibustiere.

Come già ampiamente dimostrato dai precedenti articoli dedicati al titolo, inutile aspettarsi enormi rivoluzioni da una serie che ha sempre giocato sul sicuro, preferendo un lavoro di miglioramento costante del nucleo di meccaniche di base ai salti della fede che pur appassionano gli estimatori della saga. Unica eccezione alla regola sono stati i combattimenti navali, ma è probabile che proprio il loro successo sia alla base della creazione di Black Flag.

Il vostro vascello potrà esser migliorato in ogni sua parte fino a diventare praticamente inaffondabile.

Dunque, vediamo meglio cosa ci aspettava alla Gamescom nel booth di Ubisoft.

"La serie sembra continuare a puntare sul costante miglioramento senza rivoluzioni in vista"

La libertà, ecco così ci aspettava, visto che la dimostrazione non verteva su nessun evento in particolare, ma semplicemente sul lasciarsi fare ciò che volevamo, le reprima cosa dunque abbiamo preso il mare per abbordare qualche ignaro vascello.

Il combattimento navale non è molto diverso da quanto visto su AC 3, ma oltre il cannoncino di poppa e i cannoni sulle fiancate adesso si può anche mirare col cannone di prua e con il mortaio, un arma in grado di colpire molto lontano e causare ingenti danni, ma con una cadenza di fuoco più lenta rispetto alle altre armi a disposizione.

Una volta danneggiata a sufficienza una nave potrete tentare l'abbordaggio, e mentre l vostra ciurma lancia dei rampini per avvicinare lo scafo nemico, potrete sparare qualche colpo con un cannoncino posto vicino al timone, per assottigliare ulteriormente le fila degli assaliti.

Nelle sessioni sottomarine non avrete armi, attenti agli squali!

Una volta a bordo della nave nemica dovrete semplicemente eliminare un determinato numero di avversari per impossessarvi della nave, del suo carico e dei superstiti. A questo punto potrete scegliere se usarne il materiale per riparare la nave, diminuire il vostro livello di criminalità o utilizzare la nave per delle missione secondarie, un po' come si faceva nei giochi precedenti con i seguaci.

"Una volta a bordo della nave nemica dovrete eliminare un determinato numero di avversari per impossessarvene"

Soddisfatta la nostra sete di sangue abbiamo fatto rotta su un'isoletta, dove abbiamo trovato un avamposto di pirati in cui commerciare, riposare e scoprire qualche oggetto interessante, come un cadavere con in mano una mappa del tesoro, che come da tradizione segnalava una particolare conformazione di palme, sotto le quali avremmo trovato qualche doblone da spendere per rendere la nostra vita di filibustieri più confortevole.

In Black Flag potremo anche esplorare i favolosi fondali ricchi di coralli e pesci tropicali, alla ricerca di ulteriore bottino, grazie ad una campana di ferro che useremo per calarci e prendere fino sott'acqua. Purtroppo nella fauna che popola i mari dei Caraibi ci sono anche degli squali con un pessimo carattere e un ottimo appetito, e non vedono l'ora di masticare un assassino privo della propria lama celata. Eh già, sott'acqua non avrete alcuna arma per difendervi, ma solo la possibilità di nascondervi tra le alghe.

Visti i morsi ricevuti abbiamo deciso che era il momento di vendicarci degli squali, e siamo andati dritti verso uno dei tanti eventi disseminati per la mappa, in questo caso un evento dedicato alla pesca degli squali.

"Sott'acqua non avrete alcuna arma per difendervi, ma solo la possibilità di nascondervi tra le alghe"

In questo mini gioco abbiamo dodici arpioni per colpire uno squalo, che ovviamente non ha alcuna intenzione di perdere il proprio posto al vertice nella catena alimentare, e che cercherà di fuggire e speronare la barca. Anche questa modalità può essere migliorata, acquistando una barca più solida e arpioni più letali, esattamente come migliorare la vostra nave, basterà aver fatto abbastanza soldi con il commercio delle risorse e le scorribande.

La nostra prova si è conclusa nel porto dell'Havana, un'ambientazione deliziosamente caratterizzata da colori vivaci e un'architettura di case su due piani, così vicine fra di loro che è un piacere correre per i tetti in cerca dei nostri obiettivi, basta stare attenti ai moschettieri appostati.

Black Flag è probabilmente il più colorato dei vari capitoli, e vi farà venire voglia di mollare tutto e trasferirvi ai Caraibi.

Con l'occasione abbiamo fatto anche la conoscenza di due nuovi nemici particolarmente fastidiosi. Uno è un corridore agile quasi quanto Edward, in grado di imparare i nostri colpi e perfino di placcarci come un giocatore di rugby e bloccare le nostre fughe, il secondo è invece un amante delle bombe, che ci lancerà tra i piedi i suoi ordigni esplosivi quando meno ce l'aspettiamo, costringendoci a fughe precipitose.

Il succo della nostra esperienza è che Assassin's Creed 4: Black Flag sembra offrire una mole di contenuti ancora più grande rispetto alla pantagruelica offerta dell'ultimo capitolo. Decine di tesori da trovare, posti da visitare, oggetti da collezionare, fortini da liberare e missioni da compiere, senza contare la possibilità di migliorare praticamente ogni aspetto della nave, della ciurma e dell'equipaggiamento, e l'ora di gioco aggiuntivo per la versione Playstation, c'è di che rimanerci attaccati per giorni.

Il problema è, volete farlo? Perché tutti i contenuti di questo mondo non valgono tre ore di gameplay divertente, e quello di Black Flag non sembra uscire di molto dal solco tracciato dai suoi predecessori, basterà ancora una volta a tenervi incollati allo schermo? La risposta è come la vita di un pirata, impossibile da definire se non la si prova.