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Assassin's Creed II: La Battaglia di Forlì

Un vizio di forma che rovina la sostanza.

Come si fa a recensire un contenuto scaricabile palesemente ricavato tagliando un importante pezzo di gioco, per venderlo solo in seguito? Ci si dovrebbe avvicinare con aria critica, condannando il comportamento di Ubisoft, oppure analizzare semplicemente le qualità della “missione aggiuntiva”?

Un conto è trovarsi di fronte ai DLC di Borderlands, per fare un esempio, esperienze chiuse che non hanno nulla che che vedere con il gioco principale, ma nel caso di Assassin's Creed II si parla di vere e proprie sequenze della storia, tagliate per far uscire il gioco nei tempi stabiliti. Se si fosse trattato di parti ininfluenti dell'avventura di Ezio, non ci saremmo nemmeno ritrovati a fare questo ragionamento, ma in questo caso la situazione è indubbiamente diversa.

Giocando questo DLC, infatti, è evidente quanto il taglio della Sequenza 12 abbia pesato sul gioco originale, trasformando la città di Forlì in un semplice territorio di passaggio dove cercare unicamente i glifi, le piume e le pagine del codice. Se La Battaglia di Forlì fosse stata inserita fin da subito nel gioco, invece, la città in questione avrebbe offerto molto di più, occupando un posto sicuramente più importante nell'economia di Assassin's Creed II.

I fratelli Orsi si distinguono per un linguaggio piuttosto scurrile, ma per il resto non si dimostrano rivali particolarmente temibili.

Una volta scaricato il DLC de La Battaglia di Forlì, viene chiesto di avviare normalmente la modalità storia e di selezionare la fatidica Sequenza 12, la prima delle due escluse dal gioco. Una breve introduzione ci dice che Lucy è finalmente riuscita a recuperare il file danneggiato, e che ora si può rivivere il ricordo in questione.

Chi ha già finito Assassin's Creed II si troverà subito a proprio agio, visto che in sostanza non farà altro che affrontare una nuova missione del gioco. In questo capitolo, in particolare, bisogna aiutare Caterina Sforza a difendere Forlì dall'attacco dei fratelli Orsi, compito che si rivela piuttosto semplice.

Non aspettatevi grandi novità rispetto al gioco principale, comunque. In questo DLC dovrete scortare alcune persone evitando che vengano uccise, affrontare decine di soldati in combattimento, salvare degli ostaggi e, ovviamente, assassinare i seguaci dei templari mentre cercano in ogni modo di rubare alcuni oggetti in possesso di Ezio.

Tutto scorre via in modo lineare e dopo un'oretta e mezza di gioco, quando si inizia a parlare della figura di Savonarola, la sequenza si interrompe bruscamente, lasciando di nuovo il giocatore appeso in attesa del prossimo DLC.

Ovviamente dovrete vedervela con i fratelli Orsi prima della fine della sequenza. Lasciamo a voi il piacere di scoprire come.

È davvero un peccato notare come anche la possibilità di usare la macchina volante di Leonardo si dimostri fin troppo limitata e completamente scollegata dalla storia, quasi come se non fosse affatto prevista nella sequenza originale. L'invenzione in questione, infatti, non è inserita all'interno della trama come nel caso di Venezia, ma è un semplice ricordo speciale a cui si può accedere in qualsiasi momento. Basta salire sulla torre indicata, e automaticamente ci si lancia nel vuoto per sorvolare Forlì senza un obiettivo preciso.

Chi non è riuscito a sbloccare l'apposito trofeo/obiettivo durante la missione di Venezia avrà finalmente l'opportunità di riprovarci qui, ma questo è l'unico motivo che potrebbe spingere qualcuno a fare più di un giro con la macchina volante.

Come abbiamo deciso di valutare questo DLC, quindi? Come un'offerta assolutamente in linea con le altre su mercato, con la sua oretta e mezza di gioco acquistabile per circa 3 Euro. Il voto finale risulta però drasticamente ridotto a causa del modo in cui Ubisoft ha gestito la situazione. La scelta di vendere a parte la Sequenza 12, infatti, ha danneggiato l'esperienza di Forlì all'interno di Assassin's Creed II, trasformandola in qualcosa di profondamente diverso.

In questo modo, quindi, gli acquirenti non possono che sentirsi come se Ubisoft stesse vendendo loro il tassello mancante di un puzzle, e non un extra pensato per arricchire l'esperienza originale. Un vizio di forma davvero inspiegabile per un publisher sempre attento ai dettagli...

6 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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