Assassin's Creed Odyssey: L'Eredità della Prima Lama - ep.2 Eredità Oscura - recensione
Nel mezzo del cammin di nostra vita.
Puntuale come un orologio svizzero ecco arrivare il secondo episodio dell'arco narrativo dell'Eredità della Prima Lama. Per chi non lo sapesse si tratta della prima serie di contenuti scaricabili pensati per Assassin's Creed Odyssey, una nuova storia creata per raccontare l'origine di una delle armi più iconiche dell'intero panorama dei videogiochi: la lama celata.
Ne L'Eredità Oscura il giocatore sarà nuovamente impegnato ad aiutare Natakas/Neema e Darius nella loro lotta contro l'Ordine. Questa volta l'obiettivo sarà quello di liberare l'Acaia dal giogo di Tempesta, un nuovo formidabile avversario che ha messo sotto assedio il principale porto della regione. Eredità Oscura, come era facilmente prevedibile, comincerà esattamente alla fine di Preda, il primo episodio che abbiamo recensito qualche settimana fa.
Anche in questo caso non sarà possibile cominciare questa nuova avventura in qualunque momento dell'epopea di Alexios e Kassandra. Occorrerà, infatti, avere un salvataggio a cavallo tra gli eventi di Naxos nel settimo capitolo e l'epilogo del capitolo dieci, oltre che aver raggiunto almeno il livello 23. E, ovviamente, aver completato Preda, il primo episodio.
Continuando a snocciolare un po' di numeri, assieme a questo DLC arriverà un aggiornamento gratuito che consentirà a tutti di raggiungere il livello 70, di accedere a un photo mode 2.0, di poter contare su di un nuovo livello di Mastery, oltre che nuovi Mercenari e Navi epiche, nuovi punti per il viaggio rapido, contratti giornalieri e tanti altri piccoli aggiustamenti pensati per venire incontro alle esigenze dei fan e rendere l'esperienza più godibile.
Oltre a queste cose le novità saranno davvero risicate, com'era largamente preventivabile visto la scomoda posizione che l'Eredità Oscura ha all'interno di questo trilogia. Questo secondo episodio, infatti, fatica a ritagliarsi un suo spazio schiacciato com'è tra il debutto e l'epilogo. Il suo ruolo è quello di apparecchiare le vicende per rendere il più epica possibile la conclusione di questo arco narrativo.
Questo non vuol dire che l'Eredità Oscura non sia piacevole da giocare o non riservi qualche colpo di scena, ma inevitabilmente rimanda tutte le risposte a Stirpe, l'episodio conclusivo. Tra una battaglia navale e un efferato omicidio impareremo a conoscere meglio Darius, il primo utilizzatore della lama celata, oltre che ad ammirare la sua abilità nel nascondersi tra la folla e utilizzare la sua arma da polso. Ma approfondiremo anche e soprattutto la conoscenza di suo/a figlio/a Natakas/Neema. Sarà, infatti, questo personaggio a farci da spalla per tutte le quattro ore di avventura, condividendo con noi le gioie e i dolori della lotta contro l'Ordine.
A questo proposito una menzione d'onore va fatta per Tempesta, la temibile avversaria di questo capitolo. Nel giro di poche ore riesce a dimostrarsi un personaggio più sfaccettato del previsto, regalando anche qualche sorpresa capace di renderla un antagonista quantomeno valido. Le sue apparizioni sono sporadiche, ma sono comunque in grado di definirne il carattere e rendere piuttosto atteso il confronto faccia a faccia.
Questo denota il lodevole tentativo da parte di Ubisoft Singapore di rendere l'Eredità Oscura piacevole da giocare, nonostante dal punto di vista ludico questo contenuto scaricabile non offra nulla di memorabile. Tutte le missioni o le attività presenti, infatti, sono varianti di quanto già visto nel vasto repertorio di Odyssey.
I veterani non non troveranno missioni particolarmente originali, ma semplicemente una piacevole variante di quanto già visto in passato. Sarà quindi la storia, coi suoi rimandi alla serie, ma soprattutto con la promessa di svelare alcuni dei segreti più reconditi di Assassin's Creed, a giustificare questo ritorno nella Grecia Antica.
Un ritorno comodo e rassicurante, senza grossi sussulti, ma con qualche piacevole conferma, in attesa di scoprire -si spera- il segreto delle lame celate. E magari di indossarle in Stirpe.