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Assassin's Creed: Odyssey - Reloaded

Due anni di peripezie, miti greci e paesaggi da cartolina.

I passi fugaci della confraternita sembrano ormai essere dimenticati, tuttavia si nascondono silenziosamente in diversi luoghi e secoli, permeando ancora il titolo della saga di Assassin's Creed. Ebbene, un cambio di rotta si era già presentato con Origins, decimo capitolo ambientato nell'antico Egitto. Da allora il franchise ha subito una forte rivoluzione quanto a gameplay e dimensioni dell'area di gioco, andando a costruire nuove fondamenta su una base già di grande successo.

Nel 2018 il viaggio nel tempo virtuale approda in Grecia, laddove risiede il misterioso potere della lancia di Leonida. Stiamo parlando di Assassin's Creed Odyssey, titolo che, nonostante i pareri discordanti, ha lasciato inevitabilmente il segno. È un gioco che nonostante alcuni difetti conclamati ha raggiunto un buon successo di vendite. Le voci parlano di un range tra i dieci e quindici milioni di copie in tutto il mondo. Ricavare delle statistiche precise quando si tratta di Ubisoft è come al solito piuttosto complicato visto che l'azienda francese non rilascia mai dati precisi e le piattaforme su cui il gioco è presente sono diverse (PlayStation 4, Xbox One, PC) in modalità fisica e digitale.

Nonostante il dodicesimo capitolo, Valhalla, sia già sugli scaffali, Odyssey continua a rappresentare un titolo interessante per gli appassionati. Se avevate già ripreso in ritardo Origins, complice anche il nostro Reloaded di un anno e mezzo fa, anche Odyssey continua ad essere una piacevole scoperta videoludica. Ma quanto è stato supportato quest'ultimo titolo? E soprattutto, vale ancora la pena di essere giocato con la next-gen alle porte?

Lo spettacolare Photo Mode ha permesso ai giocatori di partecipare a veri e propri concorsi con in palio la Collector's Edition del gioco.

Dalle nostre ricerche traspare immediatamente la rapidità con cui Ubisoft ha supportato il gioco fin dal principio, in modo da garantire al giocatore un titolo in costante crescita e aggiornamento. Le similitudini con quanto fatto con Origins sono evidenti: oltre ad essere stato fatto oggetto di una corposa campagna di patch, Odyssey vanta anche la presenza di DLC inediti. La questline dei contenuti aggiuntivi si è rivelata addirittura più soddisfacente e completa della trama principale, ma di questo ne parleremo tra poco. Partiamo dal principio, ovvero dalla patch più importante rilasciata a un mese dal lancio ufficiale. La priorità è stata data al comparto tecnico, nonché alla stabilità. I problemi più rilevanti inizialmente hanno riguardato un errore che portava il gioco a bloccarsi, in particolar modo equipaggiando alcuni tipi di armature. Sono stati, inoltre, risolti alcuni bachi relativi all'HUD e un problema che ha impedito ai possessori di Windows 7 di usufruire dello strumento di benchmark.

Anche il gameplay, sia su console che su PC, è stato vittima di diversi problemi su cui Ubisoft ha agito con tempestività. Il più fastidioso ha riguardato la visuale che, durante i combattimenti, si è rivelata piuttosto confusionaria. L'esplorazione ha avuto i suoi soliti punti deboli; alcune risorse, ad esempio, erano situate in punti non accessibili facendo sprecare tempo prezioso al giocatore. Se da un lato si sono presentate le classiche frustrazioni prevedibili da un open-world, al tempo stesso Ubisoft ha cercato di agevolare il giocatore durante l'avventura. Si parte dall'auto-craft delle frecce normali, ai vantaggi economici ottenuti uccidendo i mercenari e, inoltre, alla diminuzione dei costi di upgrade. Grande importanza è stata data anche ai contenuti della storia, aggiungendo la nuova serie Lost Tales of Greece. Si tratta di un'espansione scaricabile, contenente episodi gratuiti con nuovi personaggi e missioni. Le nuove questline sono state rilasciate a intervalli regolari tra due grandi DLC di cui parleremo tra poco.

Dopo pochissimo tempo dal lancio sono arrivate nuove creature mitologiche, segreti e tesori da scovare: il giocatore ha tuttora così tanto da fare da non trovarsi certamente di fronte a un gioco povero di contenuti. Massima importanza è stata data al feedback degli utenti, motivo per cui è stato aumentato il level cap da 50 a 70. Proprio con la patch 1.0.7 sono state apportate migliorie anche al comparto grafico e tecnico, risolvendo alcuni problemi di texture dell'illuminazione, del terreno e del meteo, nonché del personaggio. Su PC, in particolar modo, alcuni dettagli grafici non erano coerenti con le opzioni selezionate.

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Del comparto tecnico abbiamo già parlato abbondantemente in occasione del Digital Foundry, comparando le prestazioni delle varie console. Dall'analisi tecnica è risultato che PlayStation 4 Pro e Xbox One X offrono un'esperienza decisamente più performante con una risoluzione che cresce notevolmente seguendo la scala di potenza delle piattaforme. Si va dal 2227x1242 a un massimo di 2816x1584 di PlayStation 4 Pro, al 4K pieno di Xbox One X.

I nostri colleghi inglesi hanno messo in luce la migliore definizione dell'immagine su Xbox, ma in ogni caso Odyssey gira ottimamente su tutte le console midgen e gode di una risoluzione dinamica ben implementata per tenere alto il frame rate. Discorso differente per chi possiede un PC: in caso di hardware più datati, bastano un processore i5 2400 e una Nvidia GeForce GTX 660 per assicurarsi un'esperienza perlomeno godibile e stabile. A chi invece voglia spingere il gioco a dettagli molto alti, consigliamo vivamente un i7 7700 accoppiato a una Nvidia GeForce GTX 1080. Proprio su questa piattaforma è stato successivamente ottimizzato l'utilizzo della CPU, oltre alla stabilità generale di gioco. Insomma, col passare dei mesi il publisher si è concentrato in egual modo su console e su PC, cercando di garantire il giusto compromesso tra comparto tecnico e gameplay.

Se potete scegliere dove giocarlo, nel caso vogliate godere appieno del comparto grafico e non possediate un PC di fascia medio-alta, vi consigliamo sicuramente di giocare su console. In quest'ultimo caso, come abbiamo già spiegato, il gioco dà il meglio di sé sulle console potenziate per il 4K, quindi Xbox One X sarebbe la piattaforma perfetta. La scelta dipende esclusivamente dalle vostre preferenze, siccome non sono presenti differenze abissali quanto a prestazioni di gameplay.

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Con l'arrivo delle patch 1.1.0 e 1.1.1 Ubisoft ha introdotto interessanti novità. Il sistema dei livelli di maestria è diventato disponibile col raggiungimento del livello 50 e ha incentivato il giocatore a potenziare ulteriormente il personaggio, affinando le abilità di cacciatori, guerrieri e assassini. È stata aggiunta anche la possibilità di impostare il livello di difficoltà dei nemici in base alle proprie preferenze. Questa opzione, tuttavia, non è disponibile nella difficoltà Incubo, in modo da mantenere una certa coerenza con l'esperienza di gioco.

Ma il vero fulcro del supporto postvendita ha riguardato i contenuti: il 4 dicembre 2018 è stato rilasciato il primo episodio del DLC L'eredità della prima lama. Si trattava del primo di tre atti, pubblicati a distanza di sei settimane l'uno dall'altro, e narra la storia del primo possessore dell'iconica lama celata. Gli avvenimenti si plasmano sulla stessa cornice dell'Antica Grecia, fondendo i due elementi narrativi in uno un'unica essenza. Ubisoft ha cercato di arricchire ulteriormente un mondo di gioco immenso e, stavolta, lo ha fatto mettendo i puntini sulle i della trama. Se nella main story del gioco originale Alexios e Kassandra sembrano degli eroi spartani piazzati a caso, questo DLC inizia a dare delle risposte chiare sul loro background.

Il 15 gennaio sono state aggiunte nuove storie a The Lost Tales of Greece e, inoltre, è stato rilasciato il secondo capitolo intitolato "Eredità Oscura". I primi due episodi del DLC non si sono rivelati particolarmente soddisfacenti, portando il direttore creativo Jonathan Dumont a scusarsi con un messaggio alla community, in seguito a una scarsa possibilità di scelta in alcuni frangenti. A tal proposito, sono state modificate alcune cinematiche, in modo da adattarsi meglio alle scelte fatte dal giocatore.

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A febbraio 2019 Odyssey si è aggiornato con la modalità Nuova Partita +, la quale consente di ricominciare una nuova avventura conservando i progressi ottenuti nella partita principale. Poco dopo sono sorti numerosi problemi: il più grave ha riguardato i nuovi equipaggiamenti leggendari ottenuti che, invece di sostituire l'equipaggiamento in uso, sono spariti dall'inventario. Non è tutto, perché questa patch consistente ha compreso l'aumento del level cap al 99, ventidue nuovi viaggi rapidi e due nuovi tier ai mercenari. Il mese di marzo 2019 ha avuto per protagonista la remastered di Assassin's Creed III, disponibile sia in versione standalone che come contenuto aggiuntivo del season pass di Odyssey (acquistabile a 39,99€). L'avventura di Connor è tornata sotto una nuova veste e, stavolta, con un comparto tecnico che ha supportato HDR e risoluzione fino a 4K.

Con la patch 1.2.0 di aprile è arrivato il secondo DLC, intitolato Il destino di Atlantide, che ha portato il giocatore in un mondo subacqueo veramente ben realizzato. Oltre a un comparto grafico meraviglioso, Ubisoft ha lavorato sodo sul contenuto narrativo: i giocatori hanno potuto scoprire nuovi misteri e, soprattutto, il potere della Prima Civilizzazione. Questo secondo DLC è stato il miglior contenuto aggiuntivo di tutti quelli pubblicati e, con i suoi tre episodi, ha colmato in un certo senso i tasselli mancanti della storia principale. Dopo qualche mese è arrivata una modalità totalmente inedita; i giocatori hanno infatti potuto dare pieno sfogo alla propria creatività grazie alla Story Creator Mode. Questo nuovo tipo di interazione permette di utilizzare un editor di missioni e un sistema di dialoghi ad albero. È un ottimo modo per creare un rapporto ancor più viscerale col gioco, al punto da poter condividere le proprie storie con gli altri membri della community.

Come sempre non manca la presenza di personaggi storici di grande spessore.

Protagonista di questa patch è stato anche il secondo episodio de Il destino di Atlantide, intitolato "Il Tormento di Ade". Le ambientazioni hanno subito un cambiamento drastico di design, passando dai colori accesi dei Campi Elisi alle tonalità tetre dell'Oltretomba. Anche con questo secondo episodio si è avuta la dimostrazione che sperimentare contenuti nuovi e stimolanti alla lunga paga. Il terzo e ultimo episodio, chiamato "Giudizio di Atlantide" si è concluso in pieno stile GDR, come sempre. I colpi di scena sono andati di pari passo con un comparto grafico eccellente, lasciando le porte aperte a futuri scenari narrativi.

Vaste regioni pregne di mitologia greca non sono bastate a Ubisoft che, a settembre 2019, ha rilasciato il Discovery Tour. Già presente in Origins, stavolta ha voluto raccontare il vero mondo greco, con un piglio più educativo: il giocatore può visitare i vari luoghi d'interesse senza alcun nemico nei paraggi, mentre la voce di un narratore spiega le origini dei luoghi di culto o della vita quotidiana dei greci antichi in un'esperienza capace di attrarre perfino i meno curiosi, avvicinandoli alla storia e all'arte. Come Origins, il gioco pullula di personaggi storici estremamente celebri, ma preferiamo non rovinarvi la sorpresa svelandovi i nomi.

A ottobre 2019 è ufficialmente terminato il supporto da parte di Ubisoft che si è fermata con la consapevolezza di aver ascoltato la community e di aver rilasciato molti contenuti per intrattenerla piacevolmente. Il gioco è stato supportato in modo efficace e costante da Ubisoft: anche se alcuni piccoli bug sono ancora presenti si tratta di problemi di poco conto che non inficiano eccessivamente il gameplay.

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I DLC, nonostante alcune pecche di cui abbiamo parlato, si sono rivelati interessanti e meritevoli di essere provati soprattutto perché sono funzionali alla storia portando un buon valore aggiunto all'esperienza di gioco. Crediamo valga la pena acquistarli, soprattutto considerando una storia principale che, pur avendo basi interessanti, è stata offuscata dall'eccessiva vastità di contenuti spesso ripetitivi, rivelandosi a volte confusionaria e nel complesso meno focalizzata di quella di Origins. Molti giocatori hanno riscontrato anche un'enorme difficoltà nel completamento delle missioni più importanti: è necessario infatti completare molte quest secondarie per salire di livello e continuare la storia principale anche affrontando combattimenti infiniti ed estremamente difficili. Ubisoft con Valhalla è infatti corsa ai ripari e gli scontri si baseranno sulle abilità passive sbloccate, non più su zone suddivise in livelli.

L'arrivo del nuovo capitolo non dovrebbe quindi impedirvi di prendere in considerazione Odyssey, un gioco che può regalare 80-90 ore di gameplay nella main quest che possono arrivare a oltre 150 per i completisti più accaniti. Vi consigliamo di dare un'occhiata alle varie offerte che troverete sugli store: proprio su Amazon potrete acquistare il pacchetto Origins + Odyssey a soli 38,47€ per PlayStation 4, a fronte dei 60€ di per il singolo Odyssey. Su quest'ultimo store, tuttavia, il gioco viene spesso scontato a 20€, per cui vi consigliamo di approfittarne al momento giusto. Khairete, viandanti!