Assassin's Creed Revelations
Il capitolo finale dell'epopea degli Auditore.
Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra soluzione completa di Assassin's Creed Revelations!
Che Assassin's Creed Revelations fosse uno dei titoli più attesi non solo della corposa line-up di Ubisoft, ma dell'intera edizione 2011 di questo E3, non è certo una novità. Dopo aver piazzato sul mercato la bellezza di tre titoli tripla A in soli tre anni, ciascuno capace di siglare vendite da capogiro finendo irrimediabilmente per creare uno dei franchise più importanti dell'attuale generazione, la software house di Guillemot si leva dunque la maschera e presenta il primo vero footage ingame di questo quarto capitolo, nonché anello conclusivo della trilogia degli Auditore, impreziosendo il tutto con un'interessante demo multiplayer alla quale, ovviamente, non potevamo non partecipare.
Gli eventi narrati in Revelations hanno luogo nei primi anni del Cinquecento, con la città di Roma ormai libera dalla dittatura dei Borgia e un Ezio, visibilmente invecchiato ma non per questo meno letale, impegnato in una ricerca personale sulle origini della setta degli Assassini che lo ha condotto sino alla città di Istanbul: un viaggio interiore che ricalca le orme del leggendario Altair, alla scoperta di un importante segreto da cui dipende lo stesso destino dell'Ordine.
Inutile dire che per quella che attende Ezio non sarà affatto una gita di piacere: l'esercito dei Templari si aggira per le strade della città, desideroso come sempre di chiudere i conti con l'acerrimo nemico e, più di ogni altra cosa, di sottrargli quelle tanto agognate informazioni che, nelle mani sbagliate, potrebbero significare la fine della stirpe degli Assassini.
La demo si articola nel distretto portuale della capitale ottomana, con le forze nemiche già allertate della presenza di Ezio e, per questo motivo, solerti nel bloccare ogni possibile via di fuga con un'enorme catena, fatta scorrere a pelo d'acqua in modo da precludere ad ogni imbarcazione attraccata la possibilità di salpare. Il nostro compito, chiaramente, sarà quello di sabotare il fastidioso stratagemma nemico e giungere a bordo del nostro vascello prima che le milizie avversarie ne blocchino la partenza.
Osservando attentamente il materiale proposto da Ubisoft, saltano subito all'occhio alcune interessanti novità: innanzitutto, Ezio potrà cimentarsi in una sorta di bomb-crafting, che consiste principalmente nella creazione di ordigni esplosivi o fumogeni a partire da oggetti e materiali raccolti nelle varie locations. Assistiamo anche alla prima apparizione ufficiale del rampino, un gingillo indispensabile per muoversi tra i tetti della città turca che permette di agganciare al volo corde e funi per poi scivolare su di esse: capirete da soli l'utilizzo offensivo di tale arma, specie in presenza di soldati nemici posti proprio sotto la corda su cui stiamo scivolando.
Il control scheme rimane pressoché invariato, garantendo immediatezza e facilità di utilizzo a chiunque abbia avuto modo di trascorrere qualche ora nei vicoli romani di BrotherHood. Duole dover affermare che, al di là dell'introduzione di un paio di interessanti esecuzioni, poco è stato fatto per evolvere il sistema di combattimento, da sempre tallone di Achille della produzione Ubisoft: ancora una volta, i nemici finiscono irrimediabilmente per attaccare Ezio uno a uno, pur trovandosi intorno a lui in netta maggioranza numerica, rischiando di trasformare una lotta apparentemente impari (e per certi versi stimolante) in un "passo a 2" dove la chiave della vittoria è la pazienza.