Assassin's Creed: Syndicate PC - recensione
L'abbiamo provato per voi con Nvidia e Radeon. Con questi risultati...
La sensazione c'era tutta ed è stata confermata dagli eventi. Dopo le critiche sulla scarsa efficienza tecnica di un Assassin's Creed III per PC, tutt'altro che ottimizzato, era arrivato il solido Black Flag a farsi apprezzare per fluidità e rifinitura. E la stessa cosa sembra essere successa quest'anno: dopo un Unity, che possiamo considerare come il miglior esempio di come non lanciare un gioco multipiattaforma sul mercato, ecco Assassin's Creed: Syndicate su PC, giunto con qualche giorno di ritardo rispetto alle versioni console e già disponibile su Steam per il download in digitale.
Come per Batman Arkham Knight, abbiamo realizzato questa recensione a uso e consumo degli utenti PC, per dar loro un'idea di quello che si possono aspettare da questa versione. Dal punto di vista dei contenuti e della solidità del gameplay, questa versione di Assassin's Creed: Syndicate è identica a quelle console. È infatti supportata la possibilità di passare in tempo reale dal controllo tastiera e mouse al joypad: quello dell'Xbox funziona perfettamente, con la mappatura dei comandi della console Microsoft modificabile a piacimento tramite un apposito menu.
Ci siamo quindi limitati solo all'analisi tecnica della qualità dell'immagine e delle prestazioni, visto che Syndicate su PC non solo può raggiungere frame rate superiori ai 30 fps delle versioni console, ma anche livelli qualitativi più elevati grazie a soluzioni tecniche dedicate in termini di effetti ambientali e illuminazione. Nella documentazione che Ubisoft ci ha fornito a corredo della recensione appare chiaro che lo sviluppatore francese ha favorito le soluzioni tecniche di Nvidia per portare al massimo il livello qualitativo del gioco rispetto alle versioni console.
Sono infatti presenti una serie di filtri dedicati che migliorano in modo sottile l'immagine, ovvero l'Horizon Based Ambient Occlusion, Percentage-Closer Soft Shadows e la correzione antialias TXAA che si può utilizzare in concomitanza con la classica Multisample fino a 4X. Abbiamo quindi effettuato la nostra prova usando come testbed un Intel i7 4770K da 3.5 GHz montato su una MSI Z97-GD65, con 8 GB di RAM da 1866MHz. Su questa base abbiamo installato tre diverse schede video: una Sapphire Radeon R9 270 (2 GB), una Gainward GTX 770 Phantom (4 GB) e una Asus Strix GTX 980 (4 GB).
Prima di iniziare sequenze di salti nel vuoto e uccidere bersagli sbagliati, siamo andati nel menu di configurazione dove abbiamo dato un'occhiata alle opzioni di configurazione, che sono poche ma importanti e impattanti sulle prestazioni perché prevedono molte varianti. Oltre alla risoluzione di 1080p e alla sincronia verticale, che abbiamo tenuto rigorosamente spenta, i parametri su cui abbiamo lavorato sono stati la qualità delle texture, il dettaglio ambientale, la qualità delle ombre, l'occlusione ambientale e la correzione antialias.
Nel menu di configurazione è presente l'indicatore di consumo della RAM: Ubisoft ha specificato che il gioco necessita di almeno 3 GB di memoria per girare bene anche se non al massimo, mentre 4 GB sono l'ideale per attivare tutti i filtri. La prova è stata abbastanza semplice: dopo aver compiuto le missioni preliminari che sbloccano l'accesso alla città, ci siamo limitati a muoverci per i quartieri di Londra correndo sui tetti, muovendoci in carrozza e compiendo crimini di varia natura che potessero inquietare la cittadinanza causando il fuggi fuggi generale.
La prima prova è stata con la Radeon R9 270 da 2 GB e ha confermato le impressioni inziali: con schede video da 2 GB il massimo dettaglio è fuori discussione, visto che il frame orbita di frequente nell'area dei 15-20 frame al secondo. Siamo quindi scesi a più miti consigli impostando i dettagli ad alto per le texture e medio per l'ambiente con le ombre a qualità bassa, Screen Space Ambient Occlusion e la correzione antialias spenta, ottenendo 38 frame al secondo medi. Un valore tutto sommato accettabile che ha permesso di giocare serenamente anche quando il frame rate è oscillato intorno ai 30 fotogrammi.
Si tratta di una configurazione molto simile a quella delle console next-gen che restituisce un'esperienza abbastanza soddisfacente per consistenza e reattività dei protagonisti in occasione delle fughe e delle risse, ma che non spinge al massimo le potenzialità di questa versione, capace di paesaggi veramente spettacolari. La Londra vittoriana non ha forse lo stesso fascino artistico della Parigi della Rivoluzione Francese, anche in virtù di un altro aspetto: le strade di Unity erano indubbiamente molto più affollate di quelle di Syndicate a causa di una densità della popolazione decisamente superiore. Rimane il fatto che il nuovo Assassin's Creed è uno dei titoli più belli da vedere in movimento in questa fine 2015 su PC.
La riprova l'abbiamo avuta con la GTX 770 in cui abbiamo sparato al massimo dettaglio ambientale e texture, azzardando una Horizontal Based Ambient Occlusion con tanto di Multisample Antialias a 2X+TXAA. È con questa configurazione che il vero potenziale di Syndicate emerge in virtù di una scena più dettagliata sulla lunga distanza e di un sistema d'illuminazione in grado di raggiungere finezze precluse alle versioni console.
Il prezzo da pagare è stato di scordarsi dei 60 frame al secondo visto che il nostro benchmark si è fermato a 39, comunque più che sufficiente a giocare in tutta tranquillità mettendoci al riparo anche da occasionali escursioni di poco sotto i 30 frame al secondo, che possono verificarsi in particolare nelle missioni di corsa con la carrozza. Quando si sono verificate, comunque, sono durate pochissimo e non sono mai state così violente da generare stuttering marcato.
Sostituire occlusione ambientale (SSAO), qualità ombre (Alto) e correzione antialias (TXAA) con impostazioni leggermente più basse ci ha permesso di alzare il frame rate medio a 46, dandoci ulteriore spazio di manovra senza penalizzare eccessivamente la qualità dell'immagine. A questo punto è stato chiaro che Assassin's Creed Syndicate è un gioco che non fa sconti e in questo senso lo abbiamo messo alla prova con una GTX 980, che finalmente è riuscita a portarlo a 60 frame al secondo a 1080p, anche se non è stato possibile massimizzare completamente le impostazioni.
I due valori dove siamo dovuti a scendere a compromessi sono stati l'occlusione ambientale e la qualità delle ombre: HBAO Ultra e PCSS Ultra hanno portato gli FPS nell'orbita dei 40-45 frame al secondo, ma è bastato scalare in basso di una tacca entrambi per riportare il frame rate a tra i 60 e 70 fps. Un ottimo risultato se pensiamo al fatto che la correzione MultiSample Antialias era attiva a 4X con l'aggiunta del TXAA, garantendo sempre una qualità dell'immagine eccellente.
Freddi numeri a parte, altri elementi confermano la bontà del lavoro svolto da Ubisoft dal punto di vista tecnico: sicuramente questo nuovo capitolo della serie ha beneficiato della maggiore esperienza degli sviluppatori con l'ultima versione dell'AnvilNext rispetto agli errori (orrori) di Unity. L'impressione che Syndicate sia più rifinito del predecessore si evince non solo dal fatto che non ci sono bug evidenti ma di come gioco e cutscene realizzate con il motore grafico siano ben integrate.
Durante le nostre peregrinazioni non abbiamo mai sperimentato problemi di stuttering improvvisi con nessuna delle tre schede video utilizzate, a parte un paio di cutscene in cui i visi erano inquadrati molto da vicino. Le oscillazioni nel frame rate ci sono ma non sono eccessive o incoerenti con l'inquadratura della telecamera e il fluire dell'azione tra ambienti all'aperto e ambienti chiusi. Anche il pop-up delle texture sulla distanza risulta essere molto contenuto con le schede video meno potenti e quasi del tutto assente su quelle più veloci.
Muovendosi per la città non si verificano caricamenti a meno di usare i viaggi rapidi verso i covi; più in generale le prestazioni sono sempre buone, anche se attivando i filtri più pesanti si percepisce che la struttura di gioco è comunque impegnativa per le GPU moderne in virtù della distanza visiva, della complessità della scena e del numero di personaggi a schermo. Unity era caratterizzato da una densità maggiore della popolazione ma anche Syndicate non scherza: Londra è viva e ottimamente rifinita sia osservandola dai tetti sia muovendosi per strada.
L'unico appunto da muovere ad Ubisoft riguarda la mancanza di un'opzione per limitare il frame rate a 30 frame al secondo come avviene in The Witcher 3 o Batman Arkham Knight. Sarebbe stata molto utile per evitare quelle oscillazioni tipiche della terra di nessuno tra i 35 e 55 fps, in cui incorreranno la maggior parte delle configurazioni di schede video.
Tornando a quanto detto nell'introduzione, sembra che stavolta Ubisoft abbia fatto i compiti a casa come si deve per quanto riguarda la versione PC, cosa non del tutto scontata se pensiamo a certi suoi trascorsi in ambito multipiattaforma. Aspettando conferme dall'immancabile Digital Foundry, se disponete di un buon computer con una scheda video da almeno 3 GB di RAM non dovreste avere problemi a farlo girare a alto livello a distanza di sicurezza dal limite dei 30 FPS. Chi possiede GPU meno prestanti dovrà scendere a compromessi ma, a differenza di quanto accade con titoli poco ottimizzati tipo Batman Arkham Knight, non disperi: il gioco è molto scalabile e anche con due GB di RAM video si può giocare a dettaglio medio-alto senza filtri senza incappare in rallentamenti fastidiosi, anche se il differenziale con le versioni console si riduce non poco.
Solo macchine di fascia molto alta possono spingerlo al massimo ma è chiaro che gli effetti più pesanti sono un extra che poche configurazioni possono reggere senza problemi. In realtà se ne può benissimo fare a meno, visto che al massimo livello di dettaglio le alternative standard già restituiscono un'immagine eccellente ed è piuttosto difficile notare le differenze ad occhio nudo.
Tutto questo basta a dare un punto in più al gioco rispetto alla versione console? No, ma se la serie non vi ha saturato con i cliché di un gameplay fedele a sé stesso dai tempi di Ezio Auditore, come il nostro Ricciotto ha avuto modo di spiegare nella sua recensione di Assassin's Creed: Syndicate, questa versione si conferma sicuramente la più bella da vedere, oltre che piacevole da giocare, di tutte quelle proposte da Ubisoft.