Assassin's Creed: Unity, Arno s'aggira per la Games Week - prova
Abbiamo incontrato nuovamente l'assassino di Ubisoft tra i corridoi della fiera milanese.
Milano - Tra i meandri della GamesWeek, presso il chiassosissimo stand di Ubisoft, all'interno di uno stanzino lontano da occhi indiscreti, abbiamo trovato Assassin's Creed: Unity e ovviamente non abbiamo potuto esimerci dal provarlo a lungo. La versione presentata era, ovviamente, quella chiacchieratissima per Xbox One.
Nonostante manchi pochissimo all'uscita (il gioco arriverà nei negozi il prossimo 13 di novembre), la built presentata non era ancora definitiva ma sicuramente indicativa delle qualità finali del gioco. Partiamo immediatamente dall'argomento più discusso, ovvero il comparto grafico. Confermiamo che Assassin's Creed: Unity girerà ad una risoluzione inferiore ai 1080p su entrambe le console, nondimeno lo spettacolo messo in campo da Ubisoft è piuttosto impressionante.
Merito di una linea dell'orizzonte vasta, di un quantitativo di dettagli notevole, di decine di oggetti in movimento contemporaneamente e di una gestione delle luci davvero riuscita, in grado di restituire la magia di luoghi celebri come per esempio la cattedrale di Notre-Dame. Il salto generazionale è dunque evidente, così come sono notevoli le differenze tra gli spazi aperti e selvaggi di Assassin's Creed III e IV e le anguste strade di Parigi.
Questa differenza ha costretto gli sviluppatori a ripensare al sistema di controllo che, per forza di cose, ha dovuto fare un salto nel passato. In Assassin's Creed: Unity, infatti, per salire o scendere durante una scalata sarà necessario premere un apposito comando. Nel terzo e quarto capitolo era diventato tutto molto più fluido e dinamico ma questo era possibile grazie ad ambienti meno complessi e più ampi rispetto a Parigi. E nonostante questo s'incorreva spesso in movimenti non voluti o imbarazzanti salti nel vuoto.
Per questo motivo Ubisoft ha deciso di prendere la decisione apparentemente meno popolare, ovvero quella di rendere più complesso il sistema di controllo, ma che a lungo andare garantisce la migliore precisione e dunque la migliore giocabilità. Bastano comunque pochi minuti per familiarizzare col nuovo/vecchio schema dei comandi e presto non si penserà più a quello che si sta facendo.
Tornando a parlare di Parigi, la capitale francese brulica di persone in movimento, intente in attività quotidiane e sempre pronte ad interrompersi per seguire e partecipare ai tumulti della Rivoluzione Francese. Siamo nel 1789 e il Regno di Francia è spaccato al suo interno da tante fazioni in lotta tra di loro ma unite dall'odio contro la corona. Arno Dorian dovrà essere bravo a muoversi tra tutte queste correnti, magari utilizzando questi attriti a suo favore.
Per esempio, potrà sfuggire a delle guardie identificate col rosso piombando in mezzo ad un drappello di soldati blu. Questo genere di espedienti sarà fondamentale per sopravvivere in Unity, dato che gli sviluppatori hanno rivisto i combattimenti rendendoli ancora più complessi che in passato. Dimenticatevi di rimanere illesi al centro di un gruppo di soldati, eseguendo contrattacchi a ripetizione fino all'esaurimento dei nemici.
In Assassin's Creed: Unity, infatti, i nemici saranno aggressivi, ma soprattutto saranno sufficienti un paio di schioppettate per mandarvi al tappeto. In questo modo la fuga sarà più di un'opzione, cosi come sarete costretti ad agire con maggiore circospezione.
Dove in passato avremmo potuto andare dritti verso l'obiettivo, facendo fuori tutti, ora dovremo trovare una strada secondaria e meno affollata. La missione proposta, infatti, chiedeva di assassinare un obiettivo nascosto all'interno di una Notre-Dame controllata a vista da decine di soldati.
Dopo averci rimesso le penne in più di un'occasione per via di un approccio troppo diretto, abbiamo cominciato a ispezionare i dintorni, scoprendo come fosse possibile penetrare nella cattedrale anche in altri modi.
Durante la nostra prova abbiamo scoperto un passaggio nelle fogne ma anche un prelato che ci stava attendendo sul camminamento tra le due torri, in grado di aprire le porte lì presenti. Infine abbiamo scoperto una finestra da scassinare un po' nascosta ma che ci ha fatto entrare proprio sopra in nostro obiettivo.
Equipaggiate le lame celate, ci siamo gettati dall'alto e abbiamo fatto fuori il nostro bersaglio con un unico spettacolare balzo. Sfortunatamente abbiamo scoperto che questo assassinio non coincideva col termine della sequenza e la fuga successiva non si è rivelata molto semplice, e la conseguente desincronizzazione ha rinviato l'appuntamento col resto della storia alla recensione.
In questa nostra ultima prova, Assassin's Creed: Unity ha mostrato più il suo lato classico con missioni a singolo giocatore strutturate, nelle quali bisogna penetrare all'interno di un luogo ben sorvegliato per raggiungere un obiettivo sensibile.
Questo ci ha permesso di constatare come l'ambientazione europea sia per tanti versi superiore a quella americana, per fascino, peso storico e complessità, oltre che per saggiare le novità del gameplay, decisamente meno semplice e lineare che in passato. In altre parole i fan della serie di Ubisoft troveranno, con tutta probabilità, pane per i loro denti e un nuovo campo di battaglia nel quale affinare le abilità di assassino.