Assemble With Care - recensione
La meccanica del cuore.
Se sei un team indipendente composto da due sole persone e hai sbancato il botteghino con un gioco magnifico come Monument Valley e il relativo, ottimo sequel, il rischio di montarti la testa è piuttosto elevato.
Molti in queste condizioni decidono di perseverare sfruttando la serie che li ha resi famosi fino alla noia, altri invece cambiano strada per dimostrare che i colpi precedenti non sono stati di sola fortuna. Ustwo ha scelto questa seconda opzione e si fa rivedere con un gioco uscito inizialmente su Apple Arcade e approdato su Nintendo Switch.
Le meccaniche di gioco di Assemble With Care sono semplici ed assimilabili a quelle di un puzzle game, seppur abbastanza peculiari. In questa delicata mini-avventura a tinte pastello vestirete i panni di una giovane ragazza di nome Maria, che dopo aver deciso di prendersi una pausa dalla propria vita arriva in un paesino costiero chiamato Bellariva, nel quale si sta preparando un gustoso festival del cibo. Un po' come nel libro (e relativo film) "Mangia, Prega, Ama", Maria scoprirà che il destino le ha riservato ben più di una semplice vacanza.
Ciò che non vi abbiamo ancora detto è che Maria possiede un dono particolare che le deriva dalla sua estrema sensibilità: è capace di aggiustare praticamente qualsiasi cosa, dagli oggetti ai rapporti umani... che alla fine poi funzionano allo stesso modo, basta trovare l'ingranaggio giusto e tutto riparte.
Maria avrà modo di mettere a frutto subito questa sua dote. Non appena arrivata a Bellariva, farà la conoscenza di un piccolo gruppo di personaggi con cui stringerà un reciproco e silenzioso patto di amicizia. Loro le chiederanno di aggiustare alcuni oggetti a loro cari e, attraverso questi piccoli favori, lei avrà modo di rimettere insieme la sua vita e le loro.
Sono 12 gli oggetti che dovrà riparare, ognuno con un suo significato, ognuno con una sua storia. Si parte da cose semplici, formate da pochi pezzi la cui risoluzione è raggiungibile entro pochi minuti. Potrete ruotarli, osservarli, disassemblarli, cambiarne alcuni pezzi e di nuovo rimetterli insieme come fossero nuovi. Non avrete mai a che fare con compiti troppo difficili in quanto il gioco fornisce sufficienti indizi per non bloccarsi praticamente mai.
Questo fa sì che Assemble With Care possa essere completato in mezzo pomeriggio, ore che però si riveleranno piacevoli e rilassanti. Non avrete scadenze e non c'è un tempo limite per completare un livello; soprattutto, non esiste game over. Vivrete e leggerete la piccola storia di Maria al ritmo che preferite, in piccoli e deliziosi bocconi come quelli che dareste ad un panino appena uscito dal forno.
Spesso si dice che il viaggio sia più importante della meta da raggiungere, e ciò calza a pennello al titolo sviluppato dal team Ustwo. In pochi minuti verrete rapiti dal mood semplice e rilassato di Assemble With Care e vi accorgerete che il rimettere a posto i pezzi degli oggetti altro non è una metafora del sistemare gli aspetti della vita che non girano come dovrebbero.
Con il suo "potere" Maria riuscirà a rinsaldare il rapporto tra due sorelle che si stavano perdendo mentre aggiusterà il loro giradischi o il loro vecchio telefono a cornetta, mentre un carillon che ricomincia a funzionare farà capire ad un padre distrutto dalla dipartita della sua compagna che è giunto il tempo per dedicarsi alla figlia piuttosto che al suo lavoro.
Una volta arrivati vicini alla fine sentirete qualcosa dentro, una soddisfazione differente da quella che normalmente si prova portando a termine un normale videogioco. A quel punto avrete un tredicesimo oggetto da assemblare, il più semplice di tutti: la valigia di Maria, che la porterà via da Bellariva verso una nuova fase della sua vita, quella più matura e consapevole.
Assemble With Care è un prodotto molto particolare, quasi una via di mezzo tra un videogioco e un libro interattivo. È sicuramente consigliato a chi cerchi un'esperienza non troppo impegnativa e duratura, ma che lasci un ricordo piacevole e indelebile.
In questo senso gli autori di Monument Valley e Land's End hanno fatto pienamente centro, dimostrando ancora una volta di avere una sensibilità e un talento per la comunicazione davvero fuori dal comune.