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Assetto Corsa Competizione GT4 Pack DLC - recensione

Arrivano le protagoniste dell'European GT4 Series.

Trascorsi ormai quindici mesi dalla sua uscita, Assetto Corsa Competizione si è affermato quale uno dei titoli simulativi più riusciti dell'ultimo anno, con il periodo di lockdown dovuto al COVID-19 che lo ha portato decisamente alla ribalta grazie al campionato ufficiale SRO E-Sport GT Series Championship 2020, cui hanno preso parte molti piloti reali, tra i quali il ferrarista Charles Leclerc.

Insomma, un ottimo responso per il titolo della software house italiana, che tra l'altro col suo Head of Vehicles Handling, Aristotelis Vasilakos, si è lanciata in una lunga serie di live streaming che hanno soprattutto approfondito la tecnica di ACC (e non solo), largamente apprezzati dalla community. che ha avuto così modo di carpire buona parte dei segreti di questo complesso simulatore grazie al supporto fornito "in diretta" dagli sviluppatori.

L'unica nota dolente è stata il fatto che Kunos abbia perso uno dei fondatori, l'Head of Programming Stefano Casillo, anima della fisica di Competizione e del suo illustre predecessore, andatosene per cercare nuovi stimoli dopo quindici anni di onorato servizio.

Tornando al gioco, ci eravamo lasciati con il rilascio del primo DLC Intercontinental GT Pack dello scorso febbraio che aveva introdotto le piste di Bathurst, Suzuka, Kyalami e Laguna Seca, ma molte altre novità si sono succedute in questi mesi attraverso gli aggiornamenti gratuiti che hanno accompagnato il lancio di ACC su PlayStation 4 e Xbox One, avvenuto non più tardi di un mese fa.

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Ora che Assetto Corsa Competizione è perfettamente maturo e fruibile su tutte le principali piattaforme (non è da escludere una release anche sulle console next-gen), è arrivato per Kunos il momento di lavorare su quello che è forse l'unico vero difetto del titolo, almeno vedendola dal punto di vista dell'appeal commerciale, ovvero la sua marcata settorialità. ACC, oltre a essere un simulatore duro e puro, è infatti espressamente legato ai campionati organizzati dal licenziatario ufficiale SRO Motorsports Group che, almeno sino all'uscita del DLC oggetto di questa review, hanno coinvolto esclusivamente le vetture GT3.

Questo GT4 Pack è dunque il primo vero contenuto aggiuntivo che mira a espandere notevolmente la varietà offerta dal titolo, che rimane sì rivolto esclusivamente alle vetture GT, ma che con queste new entry offre ora due categorie totalmente differenti, essendo le GT4 in linea di massima più semplici da gestire delle sorelle maggiori.

Una delle principali novità dell'aggiornamento 1.5 che ha accompagnato la release del GT4 Pack sono infatti le multi classe che vedono scendere in pista decine di vetture di entrambe le categorie a cui si aggiungono proprio le GT4 di questo pacchetto.

Le battaglie ruota a ruota in gruppi di mischia compatti, sono il marchio di fabbrica della GT4 European Series.

Questo magari non tanto dal punto di vista della guida, trattandosi di vetture di norma più pesanti e meno sofisticate delle GT3, ma indubbiamente dal punto di vista della potenza e del fine-tuning avendo meno parametri configurabili, soprattutto una volta che ci si siede al volante, risultando così più semplici e immediate da approcciare.

Le GT4, almeno per la maggior parte, sono quasi delle auto stradali con gomme slick, ammortizzatori da corsa e ovviamente un roll bar. La cosa potrà sicuramente far piacere a chi ha solo voglia di buttarsi in pista e far valere la propria abilità. Parliamo di auto più lente e con carico aerodinamico molto limitato, quindi meno sensibili alle altezze da terra, alle variazioni del setup e così via; ma non è tutto qui perché stiamo comunque parlando di ben undici vetture da corsa e, ovviamente, queste non sono tutte uguali.

Potremmo dividerle in tre categorie principali: potenti, agili e... Maserati. La prima è quella più numerosa e comprende Audi R8, Aston Martin Vantage, BMW M4, Chevrolet Camaro, Mercedes AMG GT, McLaren 570s e Porsche Cayman Clubsport, vetture a motore anteriore o posteriore centrale nel caso delle ultime due, che offrono un'ottima stabilità di base anche per merito del controllo di trazione, una buona accelerazione, ma che non si trovano particolarmente a loro agio nel misto.

L'X-Bow GT4 dell'olandese KTM ha ben poco da spartire con la versione stradale: è in pratica un prototipo, manco a dirlo realizzato da Dallara.

La seconda categoria è composta da Alpine A110, Ginetta G55 e KTM X-Box, vetture meno potenti e meno pesanti che, se guidate con maestria, possono mettersi dietro le altre appena arrivano le curve. Per chi se lo stesse chiedendo, la KTM non ha quasi nulla da spartire con la cugina presente su Assetto Corsa: è praticamente un prototipo che richiede una notevole abilità di guida per essere sfruttata al meglio.

La Alpine è una degna erede dell'antenata vincitrice nei rally degli anni '70 ma resta comunque una vettura stradale, mentre la Ginetta in buona sostanza è un go-kart col tetto, disgraziatamente castrata nei rettilinei da una sesta che va a limitatore a 240 km/h. In piste come Monza ha la competitività di una ciabatta, per di più con la guida a destra, ma se ci correrete a Zandvoort, a Laguna o all'Hungaroring potete star certi che vi metterete dietro parecchi rivali, se non quasi tutti.

La terza categoria in realtà è una sola auto, la Maserati GranTurismo MC GT4, inserita per amor di patria da Kunos in quanto già presente su Assetto Corsa, disponendo già di tutti i dati utili a simularla. Anche se in realtà l'omologazione GT4 di questa vettura è scaduta a fine 2019, la decisione di includerla ha generato un vero e proprio "mostro".

Oltre alla Maserati GranTurismo, un'altra vecchia conoscenza per i fan di Assetto Corsa è la Porsche Cayman Clubsport.

È infatti l'unica senza controllo di trazione e addirittura senza ABS, non perdona il minimo errore ma al contempo, se supportata da un buon assetto e da eccellenti doti di guida, è probabilmente la più veloce del lotto. È una macchina solo per piloti impavidi, specie sul bagnato, probabilmente resterà tra le meno utilizzate (ed è un peccato, perché il suo urlo è micidiale) in definitiva fa parte di un'ipotetica classe "trofeo" che fa storia a sé.

Insomma, c'è davvero parecchia carne al fuoco inr questo DLC che introduce le gare multi classe anche sui server online, senza dimenticare le oltre cinquanta livree ufficiali per le vetture e l'introduzione della modalità campionato e weekend di gara dedicatagli, che comunque dovrebbe essere solo l'anticamera di quella che sarà la piena implementazione delle GT4 su ACC. Per quest'inverno infatti è già stato annunciato il DLC British GT Pack che introdurrà i tre nuovi circuiti inglesi di Donington, Oulton Park e Snetterton nonché l'omonimo campionato.

Il bello però dovrebbe arrivare in seguito con gli altri campionati GT4 organizzati da SRO: ci riferiamo a quello francese, quello asiatico e a quello americano, che potrebbero portare a un sostanzioso aumento delle piste a disposizione sul simulatore. Solo per citarne alcune: Magny-Cours, Road America, Watkins Glen, Sepang, Shanghai.

Come sempre gli interni delle vetture sono realizzati in maniera maniacale, dimostrandosi praticamente indistinguibili dalle controparti reali.

Considerando che Kunos dovrebbe renderle tutte disponibili anche per le GT3, si tratterebbe di un allargamento tutt'altro che da sottovalutare rispetto ai contenuti offerti al lancio, senza contare che potrebbero arrivare nuove vetture GT3 e GT4, il che confermerebbe in pieno la volontà di Kunos di sviluppare negli anni dopo i suoi titoli.

8 / 10