Assetto Corsa: Dream Pack 1- recensione
La madre di tutte le piste vi sta aspettando.
Nemmeno il tempo d'imparare a guidare come si deve giusto un paio di vetture su tutte le piste del gioco, ed ecco che Kunos Simulazioni rincara la dose e arriva sul mercato con il Dream Pack #1, il primo DLC per Assetto Corsa. Si tratta del simulatore di guida tutto italiano che a ottobre dell'anno scorso abbiamo salutato come un capolavoro.
L'idea di Kunos Simulazioni era chiara: proporre una pista inedita e dieci nuove vetture. Attenzione però, non una pista qualsiasi, ma LA pista per eccellenza, ovvero il Nurburgring Nordschleife in tre distinte configurazioni. Quella classica da 20.8 km per test di velocità delle case automobilistiche, cui si aggiunge la versione Endurance per l'omonima 24 Ore e altre competizioni, che comprende rettifilo e box della pista GP di recente costruzione.
Infine troviamo il Touristenfahrten aperto al pubblico in determinati giorni dell'anno, che fa la fortuna di carri attrezzi e carrozzieri nei pressi del circuito. Corrisponde al Nordschleife tradizionale ma non permette ai piloti di percorrere a tutta velocità il rettifilo, costringendo a rientrare nel parcheggio al temine di ogni tornata.
La pista si snoda tra i boschi nella regione dell'Eifel e insieme a Monza e Spa Francorschamps rappresenta un concentrato di storia dell'automobilismo mondiale. In origine era stata costruita insieme al Sudschleife, un tracciato più corto ricavato nella parte sud quasi totalmente demolito con l'arrivo della nuova pista GP costruita in epoca recente. In pratica, novant'anni di storia che rendono quest'area il tempio del motorsport tedesco per eccellenza.
Gare leggendarie di Formula 1, prototipi e decine di categorie minori sono state corse qui tra il 1925 e i primi anni Ottanta: progressivamente l'attività agonistica ha subito una forte riduzione in virtù dell'estrema difficoltà del tracciato, dovuta alla lunghezza e soprattutto alla sua pericolosità. Curve cieche, alte velocità ma soprattutto vie di fuga inesistenti e l'oggettiva difficoltà di presidiare efficacemente con commissari e mezzi di soccorso una pista lunga il quadruplo di un tracciato normale, sono i motivi che hanno portato alla sua esclusione dal calendario di Formula 1 e di altre categorie.
L'attività non è comunque cessata soprattutto per vetture a ruote coperte di vari campionati: il Nordschleife attuale, conservando quasi del tutto intatto il layout originale, è stato fatto oggetto di ammodernamenti importanti, soprattutto robusti guardrail che delimitano l'intera sede stradale e impediscono ai piloti più incauti di infilarsi a 200 all'ora tra gli alberi rischiando di non essere trovati per ore dai soccorritori.
Le sue caratteristiche essenziali la rendono una pista perfetta per mettere alla prova lo splendido motore fisico di Assetto Corsa e non appena abbiamo imboccato l'uscita dei box abbiamo capito che i ragazzi di Kunos Simulazioni si sono ancora una volta confermati all'altezza della loro fama.
Partiamo dall'estetica: non ci sono soluzioni grafiche particolari che lo stacchino da quanto mostrato con le piste originali di Assetto Corsa, ma il livello qualitativo è decisamente alto per quanto riguarda la qualità delle texture e la realizzazione di tutti gli elementi tradizionali che lo contraddistinguono.
Rimangono il pubblico e le piante in due dimensioni (una limitazione del motore grafico, anche se per la vegetazione si notano finalmente soluzioni 2D/3D) ma il resto è tutto realizzato con un'attenzione al dettaglio e alla modellazione 3D veramente maniacale, che rende il primo impatto difficile da dimenticare. Il rilevamento in laserscan ha permesso di fotografare ogni oggetto presente in pista e tutto ciò che la circonda.
Osservando camera car recenti della pista vera, ci si accorge che i singoli alberi sono stati riprodotti come posizionamento, dimensioni, altezza e persino specie esattamente dove dovrebbero essere. Non solo: la definizione dell'asfalto arriva persino a riprodurre le scritte ed alcuni elementi particolari come le caratteristiche toppe del Karussel fino alla forma dei cordoli di decine di curve. Ogni singolo elemento trasuda cura e attenzione per il dettaglio come non ne abbiamo mai viste nel realizzare un tracciato e dipinge il quadro di un lavoro di modellazione assolutamente spettacolare per una pista di queste dimensioni.
Il vero tesoro di questa versione digitale del Nordschleife è la riproduzione dei profili altimetrici non solo per quanto riguarda dossi e avvallamenti evidenti, ma quelle decine di cunette o cambi di pendenza normalmente difficili da riprodurre, che in un simulatore così accurato cambiano drasticamente il comportamento di ogni vettura soprattutto alle altissime velocità.
La curva secca a sinistra prima del Bergwerk dove si verificò l'incidente di Lauda nel 1976 ne è un esempio perfetto, ma anche la discesa Postbrucke che porta alla terribile compressione di Fuchshore. L'ottovolante di curve e salti tra il Karussel e il rettifilo finale è un'autentica collezione di dettagli che possono venire alla luce grazie all'eccezionale force feedback di Assetto Corsa.
Come lo stesso Marco Massarutto ci aveva spiegato nell'intervista dello scorso gennaio, il ritorno di forza riflette il modello dinamico delle sospensioni in base alla riproduzione dell'asfalto, col lavoro di riproduzione di ogni singola, minima asperità che condiziona la guida in ogni situazione.
La vera natura del modello simulativo di Assetto Corsa emerge proprio con le auto storiche, coi filmati di contorno in cui ad esempio si può vedere un'Alfa Romeo Giulia GTA sovrasterzare e trasferire carico in ogni direzione. Una conferma dell'eccezionale modello fisico di AC e di quanto le vetture moderne siano facili da guidare rispetto alle glorie del passato.
Questa versione del Nordschleife non è la prima ad essere stata realizzata con tecnologia in Laserscan visto che già Granturismo 5 proponeva la stessa soluzione, e non sarà nemmeno l'ultima in quanto il team di Iracing sta portando avanti un progetto simile. Ma la complessità e la raffinatezza del simulatore di Kunos fa letteralmente polpette dell'autosalone di vetture da joypad da Sony, regalando emozioni di guida semplicemente inarrivabili per qualsiasi gioco di guida mai realizzato finora, Grand Prix Legends compreso.
A una pista che vi terrà impegnati per mesi si aggiungono dieci vetture molto diverse tra loro (vedi box): le abbiamo provate tutte e possiamo confermare che sono realizzate con la solita precisione per ogni dettaglio di guida, visivo e sonoro. Portarle al limite tutte per cercare di comprenderne i segreti in così poco tempo è fondamentalmente impossibile, soprattutto su una pista come questa. Secondo il nostro personalissimo cartellino, le più interessanti sono sicuramente la già citata Giulia GTA per i motivi di cui sopra, ma anche la Nissan Nismo GTR GT3, caratterizzata da una tenuta eccezionale e da un sound entusiasmante.
Tecnicamente particolari, anche se per motivi molto diversi, sono la McLaren P1, una supersportiva con quasi mille cavalli di potenza suddivisi tra motore termico ed elettrico talmente raffinata che sembra di volare sul velluto, a cui si aggiunge l'Alfa Romeo 155 V6 TI, vecchia gloria degli anni Novanta a trazione integrale che obbliga ad adattarsi a un nuovo stile di guida.
Ma la vera regina del lotto è la Sauber Mercedes C9, un prototipo di gruppo C di fine anni Ottanta caratterizzato da un motore talmente brutale nell'erogazione di potenza da risultare quasi ridicolo ma sopratutto da freni capaci di fermare un autotreno in un fazzoletto e un'aerodinamica da effetto suolo degna delle migliori wing car di quel periodo. Per darvi un'idea delle sue capacità, se con le supersportive classiche da 500 cavalli dopo tanto allenamento si può pensare di scendere di qualche secondo sotto i sette minuti, con la Sauber C9 potreste tagliare la linea del traguardo all'altezza dei sei minuti e quaranta secondi o forse meno. Stefan Bellof nel 1983 riuscì a stare sotto i sei minuti e mezzo con una vettura simile, la leggendaria Porsche 956: battere il suo record potrebbe diventare la ragione di vita di molti di voi.
L'arrivo del Dream Pack #1 coincide con l'aggiornamento 1.1 di Assetto Corsa che introduce anche migliorie notevoli al gioco di base come affinamenti al sistema d'illuminazione, all'intelligenza artificiale e nuove livree di alto livello. Ma sono due novità a caratterizzare in modo importante il gameplay. La prima è l'introduzione delle bandiere in gara ad aiutare i piloti in caso di incidenti, utili soprattutto su una pista con molti tratti ciechi e senza vie di fuga come il Nordschleife, ma in generale per tutte le competizioni online ed offline di Assetto Corsa.
La seconda interessante aggiunta riguarda l'introduzione della foschia: non un nebbione da gara sospesa ma una leggera umidità che impedisce di vedere le vetture da grande distanza. L'effetto più importante di questa particolare condizione meteo è quello d'inumidire la pista e quindi rendere l'aderenza decisamente più precaria.
L'ottimo lavoro di evoluzione e miglioramento dei ragazzi di Kunos simulazioni sta quindi proseguendo a grandi passi come da copione e sta puntando a risolvere le uniche vere lacune del gioco: le gare in solitario contro l'IA condizionate dai pit-stop delle vetture avversarie per simulare gare complete e dare una rifinitura all'aggressività dell'IA che, nelle piste più strette, fatica a sorpassarci con decisione.
Che dire dunque di questo Dream Pack 1? Dopo il botto di Assetto Corsa, Stefano Casillo e compagni hanno superato di nuovo le nostre aspettative grazie a un tracciato unico realizzato in modo impeccabile, affiancato da una selezione di vetture di prim'ordine.
La sensazione è che le vendite del Dream Pack 1 costituiranno una conta dei veri appassionati di simulazione di guida ma un'esperienza di questo genere, pur in tutta la sua difficoltà, non andrebbe mancata per alcun motivo. Quindici euro sono un prezzo irrisorio per i giorni che perderete correndo da soli o contro la velocissima intelligenza artificiale, ma probabilmente tutti saluteranno la propria vita sociale in multiplayer contro l'elite dei migliori piloti virtuali del mondo.
Su Steam è già presente la versione completa di gioco e DLC a quarantanove Euro, ma la vera spesa è un'altra, ovvero un volante di qualità che permetta di carpire la vera essenza dell'Inferno Verde: ogni volta che lo si affronta con una vettura diversa è come scendere su una pista nuova e il force feedback di Assetto Corsa è il passepartout per accedere a sensazioni di guida attualmente inarrivabili da parte di qualsiasi altro simulatore.
Prima di lasciarvi al negozio di Steam, è doverosa una considerazione sul'attitudine alle scelte operate dai ragazzi di Kunos Simulazioni: con l'investimento di tempo e denaro richiesto per ricreare il Nordschleife, qualsiasi altro team avrebbe probabilmente realizzato quattro piste diverse con cui vivere di rendita per tutto il 2015. E invece eccoci qui a commentare una pazzia commerciale che sa tanto di passione per il motorsport simulato, di cui solo i Papyrus dei bei tempi andati erano capaci. Come si fa a non amarli per questo?