Assetto Corsa: Dream Pack 3 - recensione
Kunos chiude il 2015 con l'ultimo DLC.
Se il 2014 ha visto il lancio di Assetto Corsa, che per il lungo periodo in Early Access è stata la 'sorpresa annunciata' delle simulazioni di guida, il 2015 è l'anno della consacrazione. Merito delle patch a ripetizione, che hanno migliorato ulteriormente il gioco, e dell'arrivo di tre DLC a pagamento che ne hanno ampliato i contenuti. E dopo lo splendido Dream Pack 1 e il solido Dream Pack 2, abbiamo dato un'occhiata anche al Dream Pack 3, uscito su Steam qualche giorno fa.
Si tratta della classica formula che abbiamo già visto in passato e che, come per il Dream Pack 2, propone otto auto e un tracciato inedito. La pista è Brands Hatch, uno dei circuiti inglesi più interessanti e carichi di storia. È piuttosto breve ma molto tecnico, in quanto caratterizzato da curve di raggio diverso: il suo tratto distintivo è però rappresentato dalle variazioni altimetriche con saliscendi importanti, capaci di alleggerire in modo imprevedibile le sospensioni delle vetture più veloci o comunque non regolate correttamente. La riproduzione è ottima sia per quanto riguarda la sede stradale, sia per il bordo pista, al punto da non presentare differenze sostanziali a livello qualitativo con la pista originale.
La lista delle auto è una bella selezione di supersportive moderne, ruote scoperte e auto storiche. Da provare subito è l'Abarth 500 Assetto Corse per l'incredibile confidenza che dà: è l'auto perfetta per iniziare a guidare e, nonostante le piccole dimensioni, è capace di prestazioni di tutto rispetto, soprattutto nel misto. La McLaren 650 GT3 è la classica supersportiva perfetta per le piste veloci, molto facile da prendere in mano e dal portare al limite per i piloti col piede pesante. La Mercedes-Benz AMG GT3 è altrettanto interessante ma difficilmente diventerà la vostra vettura preferita, visto il leggero sottosterzo alternato a una certa imprevedibilità al retrotreno che obbliga a grande prudenza nelle accelerazioni.
Passando alle auto storiche troviamo la Lotus Type 25 e la Type 72. La prima può sembrare un relitto dei primi anni Sessanta e invece, fatta la debita mano col cronico sottosterzo a gomme fredde e col sovrasterzo mitigato dalla non eccessiva potenza del motore, si scopre una delle auto più divertenti da guidare di Assetto Corsa. È praticamente una Lotus 49 all'acqua di rose, ma si tratta di un'auto importante dal punto di vista storico, perché è il primo vero telaio monoscocca della storia della F1.
La Type 72 è invece la F1 con cui Fittipaldi vinse il mondiale nel 1972 ma che venne sviluppata già nelle stagioni 1970 e 1971. È un'altra auto rivoluzionaria di Colin Chapman, che introdusse i radiatori lateralmente contribuendo a dare alle F1 dell'epoca quella forma fa freccia che hanno ancora oggi. Con la dovuta cautela, anche grazie a gomme posteriori ridicolmente maggiorate, ci si può produrre in sovrasterzi leggendari.
Sempre in tema di auto storiche, molto interessante è la Ford Escort RS 1600: come l'Alfa Romeo GTA presente nel Dream Pack 1, è l'esempio perfetto di quanta strada è stata fatta dagli anni '70 in ambito sospensioni e rigidità della scocca. È chiaramente una vettura da Rally ma rimane un'auto da provare anche sulle piste di Assetto Corsa.
Per chiudere abbiamo ben tre nuove Lamborghini: la Huracán Super Trofeo che non vi farà ricredere di certo sulle scarse capacità d'inserimento della Huracàn originale, ma soprattutto due varianti della Lamborghini Gallardo, ovvero la Superleggera standard e la S3. Non ha la potenza dell'Huracan ma è sicuramente la più efficace tra tutte le Lambo di Assetto Corsa nel misto nei cambi di direzione veloci.
La pubblicazione del Dream Pack 3 ha coinciso col rilascio della versione 1.4 di Assetto Corsa, che propone novità non meno interessanti di quelle offerte dal pacchetto a pagamento. Le aree d'intervento sono essenzialmente tre: la grafica, l'intelligenza artificiale delle vetture avversarie e la qualità del netcode in multiplayer.
Nel primo caso le migliorie riguardano l'introduzione del filtro post-processo FXAA di Nvidia e di altre rifiniture agli effetti già implementati. Ma a cambiare il look del gioco è un nuovo sistema di riflessi che rifinisce in modo tangibile l'illuminazione della scena: ora le inquadrature dall'interno dell'abitacolo sembrano più luminose rispetto al passato, così come l'impronta di colore dei vari mezzi nelle telecamere esterne. I colori sembrano leggermente più brillanti, contribuendo a togliere ad Assetto Corsa quel look a volte un po' spento (soprattutto con il cielo coperto) portandolo più verso lo stile di Project Cars. In realtà ci si abitua abbastanza velocemente alla novità, ma chi gioca da molto noterà subito la differenza.
Anche l'IA è migliorata, in particolare l'aggressività dei piloti avversari: l'evoluzione non è legata solo a questa patch ma questo è sicuramente il punto d'arrivo degli aggiornamenti precedenti. È sempre più evidente la capacità dei piloti virtuali di sorprenderci con frenate in profondità all'ultimo momento e la tendenza a fare a botte anche con le altre vetture controllate dall'IA, che può sfociare in errori di guida che i piloti della versione 1.0 commettevano piuttosto raramente. Si tratta di migliorie importanti nell'ottica di rendere il singleplayer attraente, non solo perché ora gli avversari non fanno più trenino da inizio alla fine della gara, ma perché combattono tra loro anche sbagliando in modo importante.
Infine troviamo alcune novità sul fronte del multiplayer: Kunos ha annunciato di aver aggiornato gli algoritmi di predizione del netcode in funzione antilag/antiwarp e le quattro gare che abbiamo svolto a Brands Hatch su un server tedesco con altri 23 avversari sembrano confermare questo assunto.
Ma a onor del vero, con la stessa connessione ADSL settata in fast con ping medi di 25-40 millisecondi sui server di gioco centroeuropei, nemmeno nel recente passato abbiamo avuto particolari problemi, a conferma della bontà del netcode dovuta anche all'architettura client-server di Assetto Corsa. L'impressione è che ora Assetto Corsa sia più preciso nel renderizzare le vetture avversarie in curva (danno la sensazione di percorrerla e non di scivolarci dentro). In ogni caso, qualsiasi miglioramento volto a rendere ancora più stabile il multiplayer, è chiaramente il benvenuto.
Non che servissero ulteriori conferme, ma Kunos Simulazioni ha deciso di continuare sulla strada dei DLC per supportare la community che si è creata intorno al gioco e probabilmente lo sviluppo delle versioni console. Questo Dream Pack 3 si conferma quindi una proposta di qualità e sebbene non introduca un numero di auto e tracciati in grado di far arrivare Assetto Corsa al livello di Forza e Gran Turismo, lo allinea all'offerta della concorrenza più simulativa, compensando con la qualità del modello di guida e l'accuratezza del tracciato il prezzo di otto euro richiesto su Steam.