Assetto Corsa - prova
La next-gen è su PC e parla italiano.
Ne è passata di acqua sotto i ponti dai tempi di NetKar Pro, il primo simulatore di guida tutto italiano realizzato quasi in solitario da Stefano "Kunos" Casillo. Dopo qualche anno e un genere (quello dei simulatori di guida) sempre più declinante a causa del mancato interesse da parte di studi di sviluppo con le capacità tecniche e gli investimenti in grado di realizzare un prodotto originale, la proposta che Kunos simulazioni sta per farci con Assetto Corsa è molto interessante per due motivi: si tratta di un progetto tutto italiano realizzato grazie alla passione di pochi che promette di arrivare a vette mai viste per nella nostra penisola per quanto riguarda il puro livello qualitativo di un gioco di guida in termini di accuratezza della simulazione e qualità del gameplay.
Per chi non lo conosce, facciamo una veloce introduzione: Assetto Corsa è un simulatore che per livello tecnico e approccio alla guida punta al realismo senza compromessi. Per quanto siano ben supportati i joypad, Assetto Corsa è un gioco PC chiaramente pensato per essere fruito sopratutto utilizzando un buon volante analogico. L'attenzione è tutta orientata alla cura maniacale per il dettaglio nella riproduzione del modello di guida delle vetture proposte che passa attraverso un'attenta analisi tecnica delle caratteristiche di fondo di telaio, motore ed aerodinamica per quanto riguarda le auto e la fedele ricostruzione delle piste presenti grazie alla tecnologia laser.
La versione di Assetto Corsa da noi testata è quella Early Access ora presente su Steam e già acquistabile a prezzo scontato di 34 euro e 90. È quindi priva di molti contenuti in termini di auto e piste e modalità che verranno introdotte nella build finale del gioco in arrivo l'anno prossimo. Nel caso decidiate di optare per l'acquisto immediato, al momento della pubblicazione del pacchetto completo potrete effettuare l'aggiornamento da Steam senza alcun sovrapprezzo.
Abbiamo quindi avuto la possibilità di girare essenzialmente in solitario sulle cinque piste comprese nel pacchetto (Magione, Vallelunga, Monza 1966, Imola e Silverstone) con la selezione di vetture contenuta in questa versione. Complessivamente sono una decina ma noi abbiamo preferito Spider e Gran Turismo (Lotus Elise, BMW M3), una supersportiva (la Ferrari 458 Italia) e un paio di vetture a ruote scoperte, la Formula Renault 3.5 e la temibile Lotus 49, con cui Jim Clark faceva il fenomeno nell'inferno verde del Nurburgring a metà anni Sessanta. Ci siamo quindi limitati a girare in solitario nelle sessioni di pratica o eseguire un normale time attack gareggiando con la ghost car della nostra prestazione migliore precedente.
"La versione da noi testata è quella Early Access ora presente su Steam e già acquistabile a prezzo scontato di €34,90"
Prima di lanciarci in pista è stato necessario perdere qualche minuto per rifinire al meglio la calibrazione del volante; la notevole quantità e qualità delle opzioni presenti conferma una personalizzabilità eccellente dell'interfaccia di gioco per quanto concerne lo stile di guida di ognuno e i volanti a disposizione. Molto bella è anche la possibilità di personalizzare completamente l'hud presente a schermo con una serie di informazioni di vario tipo che possono essere spostate ovunque a piacimento. Le prove che abbiamo svolto sono andate nella direzione di cercare di comprendere la qualità del modello di guida delle due tipologie di vetture incluse ovvero quelle a ruote coperte e scoperte.
Nei filmati che corredano l'articolo trovate una selezione dei giri migliori dall'interno dell'abitacolo e dall'esterno che siamo riusciti a compiere dopo un fisiologico periodo di apprendimento di piste e modello di guida. Bastano cinque minuti per accorgersi di come Assetto Corsa sia un simulatore di guida nel senso più puro del termine che riesce a coniugare quanto percepito nella somma di force feedback e comportamento della vettura e quello che si può osservare esternamente nel comportamento dell'auto.
Il risultato di questo connubio si può riassumere facilmente in una parola, anzi due: "realismo assoluto", come poche altre volte ci è capitato di sperimentare in un gioco di guida. Ma andiamo con ordine; di tutte le vetture che abbiamo provato, tre sono quelle che possono ben riassumere l'eccellente lavoro svolto da Kunos nel riprodurre il modello di guida virtuale di questo gioco: la BMW M3, la Formula 3.5 e la Lotus 49.
"Assetto Corsa è un simulatore di guida nel senso più puro del termine"
La prima salta all'occhio per il peso ma anche per le dimensioni delle gomme e la notevole potenza del motore, che riesce a portarla a velocità notevoli pur se con un ottima tenuta in curva: dopo aver corretto tramite le giuste regolazioni d'assetto il nervosismo del suo retrotreno nelle staccate molto lunghe, s'impara a gestirne l'inserimento grazie a un'aderenza eccellente garantita da un setup d'ispirazione Papyrus, molto completo e dalla possibilità di selezionare pneumatici slick da gara di varie mescole. Vallelunga e Imola sono le due piste migliori per rendersi conto di come la simulazione dei trasferimenti di carico in curva e in frenata sia stata riprodotta con grande accuratezza sia per come viene percepita dal pilota, che quindi può reagire di conseguenza, sia per come viene visualizzata nelle inquadrature esterne.
La stessa cosa vale ma in senso diverso anche per la Formula 3.5 Abarth: la rigidità del telaio da monoposto rende meno evidenti i movimenti della scocca, ma questo viene compensato dalla maggiore precisione di guida derivante dall'assetto e dal baricentro basso cui si aggiunge il condizionamento molto importante dell'aerodinamica. Tutte le regolazioni effettuate ad ala anteriore e posteriore sono immediatamente percepibili e lavorando efficacemente nel setup, possono rendere la vettura adatta a un giro a Monza o alla tortuosa Vallelunga. Anche in questo caso occorrono alcune ore per familiarizzare con modello di guida ma ci si accorge che tutto è calibrato a puntino per come l'apprendimento premette di prendere confidenza con il mezzo arrivando a tempi che inizialmente sembravano impossibili da avvicinare.
Il meglio (e il peggio) di entrambi i mondi è perfettamente rappresentato dalla Lotus 49, ovvero un missile da quattrocento cavalli privo di qualsiasi grip aerodinamico, con freni tremendamente sottodimensionati rispetto alla potenza disponibile e caratterizzato da sospensioni obsolete rispetto agli standard odierni, che innescano trasferimenti di carico difficilissimi da controllare anche alle basse velocità persino per i piloti più esperti.
"Come in Grand Prix Legends, occorre adottare uno stile di guida assolutamente cristallino nel limitare al massimo sbandate e perdite di aderenza"
Come in Grand Prix Legends, occorre adottare uno stile di guida assolutamente cristallino nel limitare al massimo sbandate e perdite di aderenza, perché la vettura è tremendamente nervosa e del tutto priva di progressività nella perdita di aderenza se guidata nel modo sbagliato. Le soddisfazioni che derivano dall'imparare a guidare e poi a portare al limite anche solo virtualmente una vettura come questa sono però enormi e potrebbero rappresentare la consacrazione di Assetto Corsa presso un pubblico assolutamente trasversale all'interno del mondo della simulazione di guida.
Per quanto si trattasse di vetture di diverso genere, tutto quanto evidenziato finora conferma un elemento fondamentale della programmazione di Assetto Corsa come raramente si è visto in passato: il modello di guida inteso come le percezioni di force feedback e visive della strada da dentro l'abitacolo è perfettamente integrato con le reazioni del mezzo osservabili esternamente.
Basta osservare in un replay le oscillazioni della carrozzeria durante i cambi di direzione per rendersi conto della bontà del livello di simulazione meccanica dei trasferimenti di carico da una parte all'altra della vettura. Può sembrare un dettaglio ma in passato solo i Papyrus di Dave Kaemmer erano riusciti ad arrivare a tanto: l'impressione è che il livello di fedeltà nella corrispondenza tra quanto succede sullo sterzo e come si comporta l'auto osservata dall'esterno, sia ineguagliato nell'ambito delle simulazioni di guida commerciali che abbiamo giocato finora.
Come anticipato all'inizio dell'articolo, stavolta abbiamo dovuto limitarci all'analisi di ciò che abbiamo potuto guidare ma nella versione finale i contenuti saranno indubbiamente più corposi, sia per quanto riguarda il numero di vetture sia per le piste. Potete infatti attendervi 35 auto altrettanto curate nel dettaglio grafico e nella sostanza del modello di guida così come undici tracciati completi di qualità paragonabile a quelli presenti nell'Early Access. Come annunciato da tempo, le piste sono riproduzioni basate su scansioni laser della sede stradale e in effetti il lavoro svolto pare essere eccellente sia sui raggi delle curve sia sui profili altimetrici: Imola e Vallelunga in questo senso sono probabilmente l'esempio migliore della versione attualmente disponibile.
"Potete attendervi 35 auto curate nel dettaglio e nel modello di guida, così come undici tracciati completi di qualità"
Nel menu principale, oltre al multiplayer non ancora accessibile fa bella mostra di sé il tasto Carriera, per ora disattivato: attendiamo maggiori informazioni a riguardo, visto che sarà presente anche la possibilità di gareggiare con vetture controllate dalla CPU. Siamo molto curiosi di vedere come si comporterà l'intelligenza artificiale e il livello di sfida proposto. I punti di domanda non si fermano qui, visto che i contenuti extra arriveranno anche dalla community; è presente infatti una sezione dedicata al modding cui sarà possibile caricare eventuali modification di piste e vetture realizzate con lo stesso editor che gli sviluppatori metteranno a disposizione al momento della pubblicazione. Le premesse per un gioco totalmente aperto ci sono tutte e sotto questo punto di vista non possiamo fare altro che augurare ad Assetto Corsa il miglior successo possibile.
Per quanto riguarda la parte tecnica, è ancora presto per valutare Assetto Corsa sull'aspetto grafico: diciamo che il gioco appare sicuramente bello da vedere per quanto riguarda la cura e il dettaglio per le vetture, assolutamente perfette nel modello tridimensionale e affiancate a piste che si lasciano guardare piacevolmente. Alcuni tracciati denotano qualche texture in bassa risoluzione per quanto riguarda gli elementi a bordo pista e non tutto quello che si trova oltre le barriere è stato riprodotto, e questo un po' penalizza l'immersività della simulazione.
Attendiamo ad esprimerci anche per quanto riguarda il modello di danni e il sistema d'illuminazione, che tende a rendere le inquadrature sulla lunga distanza un po' piatte. A compensare queste possibili mancanze (AC è ancora in via di sviluppo) pensa tuttavia un frame rate eccellente che abbiamo potuto sperimentare anche su PC di fascia media con l'antialias attivato a 1080p e tutti i dettagli al massimo di cui abbiamo registrato le sessioni di gioco che fanno da contorno a questo articolo.
La parte tecnica di Assetto Corsa pare comunque essere già sufficientemente solida: solo i contenuti finali, la bontà del netcode multiplayer e il supporto dei modder diranno l'ultima parola sulle possibilità di questo progetto di entrare nell'olimpo della simulazione di guida. La qualità del lavoro svolto sul modello di guida e nella riproduzione del comportamento di qualsiasi cosa abbia un motore, un volante e quattro ruote pare essere già eccezionale, e il gioco è chiaramente la summa del know-how accumulato da Kunos tra NetKar Pro e Ferrari Academy che finalmente prende corpo in un simulatore di guida completo e appassionante.
Aspettate fiduciosi l'inizio del 2014 e fate manutenzione alla vostra postazione di guida, perché l'impressione è che i motori force feedback di molti volanti potrebbero avere seri problemi di affidabilità nel gestire gli input di un gioco che si preannuncia come il miglior simulatore di guida per PC dai tempi di GTR 2.