Asus Cerberus V2 gaming headset - recensione
Nuova versione migliorata, ma il prezzo si alza leggermente.
A distanza di tre anni dal lancio sul mercato dell'headset gaming Asus Cerberus, il produttore taiwanese lancia Cerberus V2, una nuova versione di queste cuffie che mantiene tutte le caratteristiche chiave del prodotto precedente migliorando però gli aspetti in cui il modello del 2014 risultava un po' debole.
Partiamo col dire che Asus Cerberus V2 è un headset gaming che si propone come un prodotto polivalente: il dispositivo è infatti compatibile con praticamente quasi tutte le piattaforme: PC, Mac, console PS4 e Xbox One, e dispositivi mobile come smartphone e tablet. Le cuffie offrono audio a due canali, quindi chi è in cerca di un audio surround, anche virtuale, dovrebbe orientarsi verso altri prodotti.
Il design di base è abbastanza standard e riprende gli elementi cardine del primo modello: quindi una cuffia circumaurale chiusa con doppio archetto. Quello inferiore è in pelle morbida rivestita da memory foam e quello superiore in acciaio inossidabile, con grossi padiglioni avvolgenti rivestiti in similpelle per un buon isolamento. Il cavo è braided con remote in-line e doppio microfono: uno posizionato sul remote e l'altro boom rimovibile con asticella flessibile. Per una panoramica approfondita sul design e sulla qualità dei materiali guardate il nostro video di unboxing qui sotto.
Le prime Cerberus si sono rivelate un ottimo prodotto, apprezzate sia dalla critica sia dall'utenza per via dell'ottimo rapporto qualità/prezzo e dopo un'esaustiva prova su strada possiamo dire che il produttore è riuscito nell'intento di migliorarle un po' in tutti i settori. Secondo Asus, le Cerberus V2 sono più resistenti del 70%, più leggere del 60% mentre i padiglioni offrono un isolamento acustico maggiore del 50% rispetto al vecchio modello.
La maggiore robustezza è garantita dal nuovo archetto in acciaio inossidabile, che ora utilizza delle asticelle piatte invece che tubolari. Questo ha permesso non solo di aumentare la resistenza agli urti e alla corrosione, ma anche di ridurre i pesi, che ora si attestano a 344 grammi, filo compreso. Sicuramente non è tra gli headset gaming più leggeri che abbiamo testato, come ad esempio le HyperX Cloud X, che pesano appena 198 grammi, ma se pensiamo che il peso è stato praticamente dimezzato rispetto al primo modello, è sicuramente è un passo in avanti apprezzabile. Un piccolo appunto va fatto sull'archetto superiore: abbiamo notato una certa tensione, che al minimo tocco si ripercuote su tutto il telaio arrivando a propagarsi fino alle orecchie, generando delle vibrazioni sonore nettamente percepibili anche per via dell'insonorizzazione.
L'isolamento acustico è migliorato, grazie ai mastodontici cuscinetti che avvolgono completamente le orecchie e attenuano i rumori esterni grazie al rivestimento di uno strato abbastanza spesso di similpelle. Una buona notizia per gli amanti delle cuffie chiuse, ma allo stesso tempo meno buona in questo periodo, in cui le temperature iniziano a diventare torride. E infatti nelle nostre prove eseguite con una temperatura ambientale che sfiorava i 30° abbiamo iniziato a provare molto caldo alle orecchie già dopo meno di un'ora di utilizzo continuato, cosa che ci ha indotto a fare qualche pausa forzata. L'interno dei padiglioni è rivestito in tessuto colorato, rosso nel caso del nostro modello, mentre l'esterno è composto da un misto di materiali plastici opachi e lucidi, che tuttavia trattengono molto facilmente impronte e sporcizia.
Anche in questa seconda revisione Asus ha optato per una soluzione a doppio microfono, poco diffusa negli headset gaming. La ragione di questa scelta è semplice: quando utilizziamo il prodotto con dispositivi mobile o su PC/Mac per chiamate VOIP può benissimo bastare il microfono omnidirezionale posizionato sul remote in-line. Questo può essere facilmente attivato o disattivato tramite un pulsantino. Sullo stesso remote troviamo anche una rotellina per la regolazione del volume, oltre a una clip per il fissaggio. Quando invece ci dovremo fiondare in lunghe sessioni di gaming in chat vocale converrà collegare il microfono boom unidirezionale, dotato di riduzione del rumore e sicuramente più efficace.
L'asticella in metallo flessibile consente il posizionamento del microfono con estrema libertà, o persino allontanarlo dal viso quando non ci serve. E ovviamente, quando collegheremo il microfono boom, quello in-line verrà disattivato automaticamente, senza alcun bisogno dell'intervento dell'utente. La qualità dell'audio catturata dal microfono è nella media per il microfono secondario e abbastanza buona per quello primario. Nelle conversazioni telefoniche e su Skype che abbiamo effettuato, la nostra voce è stata percepita chiara e con un buon volume, così come nelle sessioni in chat multiplayer col microfono primario estraibile.
Passando alla componente audio delle cuffie, i nuovi driver in neodimio da 53 mm sono più piccoli rispetto a quelli da 60 mm del vecchio modello, ma grazie ad alcune modifiche nella calibrazione del suono e dell'insonorizzazione, ora il suono è più potente, soprattutto per quanto riguarda i toni bassi. Questi risultano molto pronunciati e vigorosi, anche a volumi ridotti. Ed è sicuramente un'ottima cosa per quanto riguarda l'ambito gaming, dove le esplosioni e gli effetti speciali saranno riprodotti con estremo realismo facendovi sentire immersi nell'azione. Anche i toni alti hanno ricevuto un boost rispetto al vecchio modello, quindi ad esempio potrete sentire facilmente i passi di un nemico che si appropinqua alle vostre spalle.
Ma queste modifiche alla gamma sonora hanno inevitabilmente sacrificato le frequenze mid-range, proprio quelle fondamentali nell'ascolto della musica. Questo è infatti l'ambito in cui le Cerberus V2 risultano un po' limitate, adattandosi solamente all'ascolto di generi musicali con grande enfasi dei bassi, come l'elettronica, la techno o la dance, sicuramente gli amanti del jazz non godranno di performance sufficienti. Inoltre, abbiamo riscontrato anche che il volume massimo è ancora una volta non molto elevato, anche collegando le cuffie direttamente a una sound Blaster X-Fi Titanium, un'ottima scheda audio con DAC 24-bit / 192kHz e rapporto segnale/rumore di 109db, in grado di veicolare sicuramente più potenza rispetto all'audio integrato di schede madri anche di alto profilo. I maggiori imputati di questa situazione sono sicuramente l'impedenza e la risposta in frequenza, che rimangono inalterate rispetto al precedente modello, pari rispettivamente a 32 Ohm e 20-20.000 Hz (trovate le specifiche complete nel box a lato).
L'esperienza d'uso è comunque di buon livello, e tralasciando il problema della traspirazione nelle lunghe sessioni estive, le cuffie risultano comode anche se non proprio leggerissime, questo grazie alla distribuzione intelligente del peso. Le cuffie si adattano facilmente alla conformazione della testa, grazie ai cardini dei padiglioni che consentono una certa flessibilità e all'archetto inferiore che scorre automaticamente per adattarsi alle più svariate conformazioni del capo. Occorre dire però che i padiglioni sono veramente grandi, e forse poco adatti a chi (come il sottoscritto) ha una testa piuttosto piccola. In particolare, il problema si verifica all'altezza della mandibola, dove la parte inferiore dei padiglioni va a fare pressione e alla lunga potrebbe dare fastidio. Questo però è un problema abbastanza soggettivo e potrebbe tranquillamente non infastidire la maggior parte degli utilizzatori.
Il collegamento al computer e agli altri dispositivi avviene tramite un cavo braided anti-attorcigliamento da 1,2m che ospita il remote in-line e culmina in un connettore unico jack da 3,5 mm placcato in oro. La lunghezza è tenuta contenuta per facilitare l'utilizzo con console e dispositivi mobile, ma nella confezione è presente una comoda prolunga dotata di splitter a Y audio/microfono che aggiunte altri 1.4 m di filo e facilita il collegamento ai vostri desktop.
Le Cerberus V2 sono dunque migliorate in diversi aspetti, quindi alzano l'asticella qualitativa del già eccellente primo modello: sono più leggere, più resistenti e più isolanti; l'ottima versatilità viene mantenuta grazie alla compatibilità con i principali dispositivi, gaming e non, e la dotazione di serie è ricca e bilanciata. L'audio è ora più potente e difficilmente troverete dei bassi così pronunciati in prodotto di questa fascia di prezzo. Tutte queste migliorie però non arrivano in maniera indolore, infatti il prodotto è ora posizionato su una fascia leggermente superiore, passando dai €59 ai €69. Certamente, non si tratta di un grosso incremento del costo, ma salendo di prezzo le Cerberus V2 si vanno a scontrare con ottimi prodotti come le HyperX Cloud II e le Logitech G430 (che offrono l'audio 7.1 su PC).
Tuttavia, tolti i piccoli motivi di disappunto, le Cerberus V2 ci hanno piacevolmente impressionato. Si tratta di un prodotto versatile, completo e ricco di feature. Certamente, scegliendole non avrete illuminazione RGB (che ormai appare una moda irresistibile), audio surround o software personalizzato, ma in questa fascia di prezzo è difficile trovare un altro prodotto compatibile con tutte queste piattaforme e con una qualità costruttiva. Le Cerberus V2 sono disponibili in tre colorazioni diverse: oltre a quelle nere con finiture rosse (in esame qui) che sono le più sobrie, abbiamo anche delle colorazioni più sgargianti in azzurro e verde pistacchio. Chi cerca un unico prodotto per il gaming su più piattaforme che sia anche pratico e fruibile per telefonate e conferenze sia su computer che in mobilità non sbaglierà portandosi a casa questo nuovo headset targato Asus.