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Asus Echelon - review

Asus mimetizza l'audio dei videogiochi.

Di produttori impegnati nella realizzazione di dispositivi audio dedicati al gioco c'è solo l'imbarazzo della scelta, e in questo senso l'arrivo di Asus nel mercato delle cuffie dedicate al gaming è una sorpresa solo in parte. L'azienda taiwanese solo recentemente si è lanciata nel settore dell'audio con una linea di prodotti dedicati al gaming in continua espansione, ed era quindi solo questione di tempo prima che arrivassero anche un paio di cuffie di questo genere.

Si tratta delle Asus Echelon, un prodotto piuttosto tradizionale nella forma e nei contenuti con cui Asus punta ad arrivare al mercato dei videogiocatori che chiedono ottime prestazioni nell'ambito del segmento di mercato delle cuffie stereo. Come vedete dalle foto, l'estetica piuttosto moderna concede parecchio all'occhio e la colorazione mimetica marpat ACU rende queste Echelon sicuramente apprezzabili alla vista degli utenti con una spiccata attitudine militare. A parte questo, il primo impatto con le cuffie appena tolte dalla confezione è abbastanza buono: il telaio è in plastica rigida di buona qualità con abbondante uso di similpelle sulle conchiglie e passante.

Ecco le Asus Echelon. L'estetica è tradizionale ma piacevole, il design camouflage invece dipende dal gusto ma bisogna dire che il look complessivo non è affatto male.

Le cuffie sono perfettamente regolabili in lunghezza per adattarsi a tutte le teste e nel farlo si nota una doppia anima in alluminio che fa da passante e garantisce una certa robustezza al telaio. È ben sagomato, abbastanza robusto e privo di qualsiasi genere di cigolio derivante da carenze nell'assemblaggio, pur mantenendo una certa flessibilità.

"Colpiscono le dimensioni delle conchiglie da ben 10 centimetri"

A una seconda occhiata colpiscono essenzialmente due caratteristiche peculiari: la prima sono le dimensioni delle conchiglie da ben 10 centimetri, in grado di avvolgere completamente padiglioni auricolari particolarmente ampi. Questo è importante perché la perfetta aderenza della similpelle non preme sulle orecchie e, soprattutto, isola il padiglione auricolare da rumori esterni, migliorando la resa acustica delle cuffie.

La seconda caratteristica riguarda il microfono integrato: recentemente la moda che va per la maggiore è quella del microfono flessibile per meglio adattarsi alle esigenze del giocatore e in questo senso le Asus Echelon sono perfettamente allineate allo standard. La differenza interessante tuttavia risiede nel fatto che l'astina recede all'interno del padiglione sinistro arrotolandosi su se stessa. Una soluzione molto comoda che preserva da urti di qualsiasi genere, anche se potrebbe venire il sospetto che continue estrazioni e compressioni alla lunga possano compromettere la circuiteria interna. La sensazione generale comunque è che le cuffie siano piuttosto robuste e ben progettate, quindi difficilmente ci possiamo aspettare problemi sul fronte dell'affidabilità.

Per il resto si conferma il buon assemblaggio delle Asus Echelon anche sul fronte del cavo, lungo ben due metri e mezzo e completamente avvolto da un robusto tessuto antitaglio e anti attorcigliamento che ne rende confortevole l'utilizzo anche con computer posizionati in scrivanie poco accessibili. Sul cavo trova posto il consueto interruttore per il microfono dotato di regolazione del volume con clip di aggancio: il funzionamento è normale ma il dispositivo è sicuramente un po' troppo piccolo per essere usato con efficacia. La rotella del volume è infatti microscopica e chi ha le dita grandi potrebbe avere qualche difficoltà nell'utilizzo senza staccare gli occhi dallo schermo. Il tastino di spegnimento/accensione del microfono si gestisce con maggiore facilità, ma avremmo preferito qualcosa di più comodo. Sulla parte terminale del filo è presente un accessorio interessante, un profilo in gomma che permette di alloggiare il jack del microfono nel caso questo non venga utilizzato.

Le dimensioni dei padiglioni sono generose: il confort è ottimo, e l'isolamento acustico altrettanto valido.

Le prove pratiche hanno fin da subito evidenziato una buona, a tratti ottima resa qualitativa: il motivo è presto spiegato visto che le conchiglie, oltre che essere comode, vedono nelle dimensioni generose la possibilità di ospitare magneti al neodimio da 50 millimetri che rendono il suono in modo pieno e potente rispetto allo standard delle cuffie di fascia media e bassa che spesso ospitano magneti da 40 millimetri.

"Le prove pratiche hanno fin da subito evidenziato una buona, a tratti ottima resa qualitativa"

Abbiamo sfruttato l'ottimo audio di Starcraft II: Heart of the Swarm, Crysis 3 e l'immancabile Battlefield 3 e i risultati sono sempre stati eccellenti su tutta la gamma di frequenze, in particolare i bassi e gli alti, più evidenti in occasione di scontri a fuoco ed esplosioni.

Il parlato era altrettanto ben definito ma con un set di diffusori di questo livello non avevamo particolari dubbi al riguardo. Asus nel comunicato stampa di annuncio del prodotto parla anche di alcune doti di riproduzione spaziale delle fonti sonore: purtroppo, come confermato da un paio di sessioni multigiocatore di Crysis 3, siamo di fronte a normali cuffie stereo in grado di riprodurre adeguatamente la direzionalità del suono solo da destra a sinistra e con qualche minima sfumatura tra il davanti e il dietro. Non aspettatevi quindi prestazioni degne di un audio posizionale.

Le ottime impressioni ricavate sul fronte ludico sono state confermate anche in ambito multimediale: musica da CD di ogni genere (dal metal alla classica) e film come Transformers 3 sono stati perfettamente riprodotti anche per lunghi periodi di tempo senza alcuna incertezza. Il fatto che siano presenti ampi margini di potenza residua senza distorsione conferma la potenza dei magneti installati, al punto da essere probabilmente sovradimensionati per l'utilizzo che l'utente medio vuole farne, sempreché non tenga in modo particolare ai suoi timpani. Non poteva quindi mancare anche il test del microfono tramite Skype e TeamSpeak, che non ha riservato alcuna sorpresa: la qualità della registrazione era ottima, in particolare con Skype, grazie a un'ottima cattura e alla resa perfetta della timbrica della voce.

L'unico vero punto debole di queste cuffie è il controllo volume. La rotella è piccola e scarsamente ergonomica.

Nonostante l'aspetto estetico strizzi l'occhiolino al pubblico dei videogiocatori incalliti amanti degli sparatutto, bisogna quindi riconoscere che queste Echelon di Asus sono un eccellente prodotto. In termini di qualità del suono non siamo molto distanti dall'audiofilia di fascia media e anche la qualità è notevole, soprattutto grazie all'ottima conformazione delle conchiglie in grado di garantire un eccellente isolamento acustico e un confort nell'utilizzo altrettanto valido anche per lunghi periodi di tempo.

"L'unico difetto degno di nota riguarda quindi la scarsa praticità del controller su cui si trova la regolazione del volume"

L'unico difetto degno di nota riguarda quindi la scarsa praticità del controller su cui si trova la regolazione del volume e l'attivazione del microfono, dovuta alle ridotte dimensioni. La pratica non è sufficiente per impararne l'utilizzo al tatto e spesso il giocatore è costretto a staccare gli occhi dal monitor se deve effettuare una regolazione in velocità del volume a causa della rotellina microscopica. Per fortuna lo spegnimento del microfono è invece decisamente più intuitivo.

In definitiva siamo di fronte a un prodotto valido per i videogiocatori con esigenze che vanno oltre il gaming e senza la necessità del wireless: la resa audio è ottima e la qualità costruttiva più che buona, arrivando a giustificare quasi completamente il prezzo richiesto di 89 euro. Spendendo infatti una trentina di euro in più si può pensare di arrivare a prodotti di classe leggermente superiore ma guardandosi attentamente in giro non è difficile trovare rivenditori che propongono queste Asus Echelon anche a dieci/quindici euro in meno rispetto al listino ufficiale. In questo caso l'investimento si conferma ancora più invitante.

8 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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