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ASUS GTX 960 Strix OC Edition - recensione

Il canto del cigno dei 2 GB di RAM.

Asus con la sua serie Strix ha caratterizzato tutte le schede video dotate di un sistema di dissipazione custom progettato dalla stessa azienda e frequenze di overclock impostate di fabbrica. Si tratta quasi sempre di ottime revisioni delle schede reference, con un buon margine di overclock da poter applicare ulteriormente da parte dell'utente.

La serie 960 di Nvidia e nel caso più specifico di questa recensione, la Asus Strix GTX 960 OC Edition, è una scheda di fascia media con un prezzo medio indicativo di 230 euro pensata per sfruttare al meglio un GPU pensata per gestire risoluzioni non superiori a 1920x1080p con i titoli di ultima generazione. L'overclock di fabbrica non è particolarmente spinto, considerando anche l'ottima soluzione di dissipazione presente, si attesta indicativamente sul 10% per quanto riguarda la GPU e poco meno del 3% per le memorie.

In questo caso la PCB di ASUS risulta molto contenuta in quanto è lunga solamente 17 centimetri, anche se una volta installato il corposo sistema di raffreddamento la lunghezza finale della scheda è di 21,5 centimetri, che le consente di essere installata in qualunque case con form factor di middle-tower o superiore.

La connettività è più che buona: troviamo ben tre DisplayPort, una DVI e una HDMI. Forse considerando il target sarebbe stato più saggio dotare la scheda di due HDMI a discapito di una DisplayPort.

L'ingombro verticale è ormai lo standard dei due slot dove troviamo ben tre DisplayPort, una DVI e una HDMI. La scelta di Asus è sicuramente indirizzata ai nuovi monitor, ma considerando la fascia media e il pubblico al quale è indirizzata sarebbe stato forse più opportuno sacrificare una DisplayPort in favore di una seconda HDMI. Nella confezione è comunque presente un adattatore DVI-VGA per i monitor più datati sprovvisti di collegamenti più recenti.

Abbiamo messo alla frusta la Asus GTX 960 Strix OC Edition con la consueta selezione di giochi e benchmark. I risultati li potete trovare nella gallery dedicata. Andando nel dettaglio abbiamo utilizzato come sempre Futuremark 3D, nelle sue tre derivazioni, Normal, Extreme e Ultra. La GTX 960 ha ottenuto ottimi risultati per il test Normal e una buona prestazione anche per la versione Extreme superando i 3470 punti. Il test a Ultra non è stato eccezionale ed è stato svolto per completare il cerchio anche se non è da considerare tenendo conto della fascia della scheda.

L'altro benchmark che abbiamo utilizzato come di consueto è l'Unigine Heaven 4.0 alla risoluzione di 1600x900 con antialias a 8x e preset Extreme e anche in questo caso i risultati sono stati soddisfacenti mantenendo una media FPS di 44.4 frame e un punteggio complessivo di 1117 punti.

Passando al comparto gaming abbiamo utilizzato il benchmark integrato in Metro Last Light Redux, con tre configurazioni differenti. La prima prevedeva le seguenti impostazioni: Risoluzione 1920 x 1080; Qualità: Very High, SSAA: Off; Texture filtering: AF 4X, Motion Blur: Off, Tesselation: High; VSync: Off; Advanced PhysX: Off; con questa configurazione è stato possibile ottenere una media frame di 54.85 FPS con un picco massimo di 110.50 FPS.

Abbiamo alzato l'asticella impostando il benchmark con questi parametri: 1920 x 1080, Very High; SSAA: On; Texture filtering: AF 4X; Motion Blur: Normal; Tesselation: High; VSync: Off; Advanced PhysX: Off; in questo caso siamo comunque riusciti ad ottenere una media FPS di 30 frame. Sempre mantenendo la risoluzione in FULL HD ma attivando qualunque altro parametro compreso Vsync e PhysX avanzato abbiamo ottenuto un framerate medio di 27 FPS.

Siamo passati poi a The Witcher 3 e il primo test lo abbiamo effettuato con tutto a Ultra con anche Hairworks attivato. Il gioco risulta perfettamente giocabile con un frame rate però un po' instabile, soprattutto durante cambi repentini di direzione della telecamera. Utilizzando GeForce Experience abbiamo ottimizzato le impostazioni come le potete vedere nella gallery e il risultato è stato nettamente migliore mantenendo un framerate stabilmente sopra i 45 FPS. A corredo dell'articolo trovate due video con i test effettuati in entrambe le situazioni per avere un'idea del livello qualitativo.

Successivamente abbiamo avviato il benchmark di Bioshock: Infinite sia a risoluzione Full-HD sia 1920x1200 in entrambi i casi con preset Very High. Nel primo caso la media FPS è stata di 78 frame, nel secondo 68 FPS. Complessivamente i risultati di Benchmark e giochi sono stati molto positivi offrendo globalmente una buona se non ottima resa mantenendo come risoluzione i 1920x1080 pixel.

Per quanto riguarda i consumi, l'architettura Maxwell non è stata particolarmente assetata pur offrendo prestazioni comunque elevate. Il connettore a 6 pin è stato in grado di apportare sufficiente energia alla scheda e il consumo massimo registrato durante il loop del 3D Mark è stato poco inferiore ai 300W per l'intero sistema, quindi assolutamente gestibile anche da chi non ha alimentatori particolarmente potenti.

Ecco come appare il dissipatore DirectCU II smontato.

Per quanto riguarda le temperature, le abbiamo monitorate usando GPU-Z e RealTemp. Il sistema DirectCU II di Asus si dimostra anche questa volta un ottimo alleato visto che il picco massimo registrato durante tutti i benchmark è stato di 64 gradi. Una volta riportate a livello di sicurezza le temperature il sistema ha spento nuovamente le ventole mettendo in modalità passiva la scheda. Grazie a questo accorgimento il sistema globalmente risulta molto silenzioso, e anche quando le ventole incominciano a funzionare il rumore prodotto è comunque molto contenuto con un rilevamento a dieci centimetri di 39 decibel.

La Asus GeForce GTX 960 Strix OC Edition si è dimostrata una buona scheda sotto il profilo delle prestazioni, consumi e rumorosità: le dimensioni contenute la rendono adatta anche a piccoli PC da utilizzare come media center avanzati e macchine da gioco di fascia media. Al momento attuale è possibile acquistarla presso il noto retailer Amazon a 209€, un prezzo sicuramente interessante per chi vuole assemblare una macchina da gioco contenendo al contempo il budget. La vera nota dolente di questa scheda è sicuramente la presenza di solo due GB di memoria video dedicata.

È vero che al momento la scheda è stata in grado di eseguire benchmark e giochi senza grossi problemi, ma la tendenza dei prossimi giochi sarà quella di richiedere sempre più VRAM al comparto video e nel breve termine tre o quattro GB di RAM diventeranno sicuramente uno standard da cui sarà impossibile prescindere. Il ridotto quantitativo di memoria potrebbe diventare il suo tallone di Achille di questa scheda, parametro che dovete sicuramente tenere da conto nel caso siate interessati all'assemblaggio di un nuovo desktop o a un upgrade nel medio termine che potrebbe mettervi in difficoltà, in particolare con eventuali esclusive PC particolarmente esigenti.

6 / 10
Avatar di Marco Ballabio
Marco Ballabio: Adepto spirituale del Pastore fin dai tempi di TGM, è sempre alla ricerca dell’ultimo pezzo per completare il suo PC definitivo. Impresa, come quella di Dylan Dog e del suo galeone, infinita.

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