ASUS ROG Maximus XI Apex - recensione
Massime prestazioni, zero compromessi.
La tradizione di ASUS nel campo della produzione di schede madri per i nostri personal computer è ormai molto lunga, con decine di anni di sviluppo alle spalle e un'offerta che ormai copre davvero tutti gli scenari possibili. Spesso e volentieri nei nostri PC da gaming è stata proprio una scheda del produttore taiwanese a fare da cuore pulsante per muovere i nostri giochi preferiti e raramente con scarsi risultati. Proprio al mondo del gaming e più precisamente a quello di chi vuole ricorrere all'overclock per massimizzare le prestazioni di ogni componente è dedicata la serie Maximus, ormai giunta alla undicesima iterazione come ci suggerisce il numero romano che antecede il sottotitolo Apex. L'abbiamo provata, e abbiamo scoperto tutte le caratteristiche che la elevano di diritto nell'Olimpo dell'hardware.
Dal design sobrio ma accattivante, l'ultima ROG Maximus appare robusta e pronta a proteggere tutte le parti delicate facendo uso di tante cover metalliche, spigolose e ben rifinite. Il nero e il grigio dominano su tutta la PCB, e fa bella mostra il logo Apex sullo scudo per l'I/O, illuminato dagli immancabili RGB che troviamo anche sulla scritta centrale Republic of Gamers e nel simbolo ROG a coprire il chipset. Ovviamente, tutti sono sincronizzabili con le altre periferiche che dispongono del sistema AuraSync per un sistema decorato in maniera uniforme. Un aspetto esteriore che mostra i muscoli della scheda d'alto profilo ma senza eccessi, incontrando sia i gusti dei giocatori più appassionati che vogliono sfoggiare un case stiloso, sia del gamer più pragmatico. Il design è decisamente funzionale, riuscendo a compattare tante funzioni in poco spazio (27x30cm) e conservare diversi elementi utili a dissipare il calore.
Una scheda madre al giorno d'oggi ha bisogno di poche caratteristiche di base per permetterci un assemblaggio senza noie e non impattare sulle prestazioni del sistema. Spesso basta trovarne una con il giusto socket per il nostro processore e il gioco è fatto, ma per chi ha abbastanza esperienza e pretende il massimo dal proprio sistema tramite l'overclocking, è necessario che la scheda fornisca tutti i mezzi e la resistenza per trovare la combinazione giusta e portare le frequenze di ogni singolo componente verso l'alto. La Maximus XI Apex, garantendo la compatibilità con gli ultimi processori serie 9 di Intel, offre tutto questo e molto di più, mettendo sul piatto anche soluzioni originali e intelligenti per puntare a migliorare il frame rate.
Già solo leggendo la descrizione sul manuale la lista è molto lunga, a partire dagli elementi montati fisicamente sulla scheda, fino ai parametri da modificare a piacimento una volta entrati nel BIOS della Maximus XI. I tanti tasti fisici, rari sulle schede madri di fascia medio-bassa, lasciano trasparire che il prodotto è dedicato a chi sa bene dove mettere le mani e probabilmente prima di montarla all'interno di un case la farà passare su un test-bench dove testare e ritestare le diverse combinazioni di numeri per trovare quella più efficiente e stabile.
Grazie a questi tasti è possibile cimentarsi con tutta sicurezza nell'overclocking più spinto, che ha già permesso ai professionisti di battere diversi record, come leggiamo sul sito ufficiale ASUS. Con la semplice pressione possiamo effettuare molte azioni, come riportare a livelli di default i parametri che abbiamo modificato dal BIOS, sia che si tratti del processore, sia della RAM, oppure avviare il PC in modalità protetta che evita automaticamente il crash di sistema (riporta il moltiplicatore della CPU a x8). O ancora, attraverso il pulsante Pause Switch+ è possibile addirittura intervenire in tempo reale (!) sui parametri durante una fase di benchmarking. Per non farsi mancare nulla, ASUS ha munito la Apex anche di un indicatore numerico per mostrare i codici di errore, sempre utile.
Se pensate sia finita qui vi sbagliate. ASUS ha previsto funzioni anche per casi (e overclocker) estremi, dove l'aria non basta e bisogna ricorrere ai liquidi per raffreddare il sistema. Con un jumper dedicato, i parametri si adattano anche all'utilizzo del nitrogeno, ed è presente anche un sensore per la rilevazione della condensa. Infine, con dei pin collocati all'estremità del lato destro, è possibile monitorare il voltaggio con un dispositivo esterno, mentre la scheda è attiva. Dettagli che risulteranno inutili alla maggior parte dei giocatori, ma che faranno la felicità di chi punta a portare i processori a velocità da record.
Il nostro test si è svolto comunque nella norma, cercando di trattenere le temperature di un Intel 8700K sotto la soglia degli 85° utilizzando un Noctua NH-U12S. L'interfaccia delle schede ROG è assolutamente tra le migliori per organizzazione e numero di funzioni, e superare i 5GHz non è stato un problema, con un solido incremento di FPS nei titoli provati. Qui ci sono stati decisamente d'aiuto i tasti fisici per effettuare quante più prove possibili per trovare il range più stabile per moltiplicatore e voltaggio del processore. Comoda anche la sezione che assegna un punteggio al vostro dissipatore ed effettua continue predizioni valutando i dati che abbiamo variato.
Per tutti coloro che invece non sono interessati a queste pratiche e vogliono solamente alte prestazioni, la Maximus XI Apex è una scheda madre di fascia alta che darà soddisfazioni non appena tolta dalla scatola, anche senza passare dal BIOS. Sono montati componenti di prima qualità dedicati alla connessione wireless (con tanto di antenna esterna) e all'audio. Il primo è di fattura Intel (l'ottimo AC9560), mentre del secondo si occupa un chip SupremeFX, pronto all'audio surround ad alta definizione, fino ad otto canali.
Ampia scelta anche per le periferiche, essendo presenti praticamente tutti i connettori I/O attualmente esistenti sul mercato e anche di più, con prese dedicate per ulteriori ventole, RGB e le pompe per il raffreddamento a liquido. Giustificata anche la scelta di un alloggio verticale DIMM.2 per i dischi Nvme, che dispongono di un dissipatore aggiuntivo compreso direttamente nella confezione. Davvero difficile chiedere di più.
Pur essendo una scheda adatta a gran parte delle esigenze dei giocatori, la Maximus XI Apex non è per tutti. Tutto questo ben di Dio in termini di flessibilità di configurazione ha un costo abbastanza elevato, attualmente sui 375,00€; una cifra chiaramente non alla portata di tutti, mentre la presenza di due soli slot di RAM potrebbe impedire ai professionisti della grafica e del rendering di avere un quantitativo adatto ai carichi di lavoro più pesanti, pur potendo ricorrere ai più recenti moduli a doppia capacità. Investire poi così tanto su un'architettura che potrebbe cambiare radicalmente al prossimo ciclo di produzione di Intel non garantisce un supporto futuro a lungo termine, anche con il rilascio di nuovi firmware, che in passato avevano permesso il passaggio dalla sesta alla settima generazione, e dalla ottava alla nona, come nel caso della Apex.
Se non fate parte di questi casi molto limitati e volete sfruttare al massimo i processori attualmente sul mercato, magari il più recente mostro 9900K, sarà difficile trovare di meglio. La Apex va confrontata con le serie migliori degli altri produttori e sono funzioni specifiche o piccole differenze di prestazioni nei chip audio o internet che potrebbero far pendere l'ago della bilancia da una o l'altra parte. Alcuni potrebbero preferire una scheda wireless Killer, o una dotazione di VRM diversa.
Difficile comunque muovere critiche precise sul design di questa scheda madre, davvero all'apice delle prestazioni. Al massimo, possiamo consigliarvi di valutare le vostre necessità e la vostra voglia ed esperienza nell'overclocking, per non rischiare di pagare un prezzo troppo alto per funzioni che vi ritrovate a non utilizzare. Se invece siete disposti ad andare fino in fondo, la ASUS Maximus XI Apex non vi deluderà e vi metterà a disposizione una delle piattaforme di assemblaggio per PC gaming più avanzate del momento.