ASUS ROG Phone 5 Pro - recensione
Lo smartphone gaming di Asus Republic of Gamers è ancora più potente ma perde qualcosa.
Quando ASUS ROG (Republic of Gamers) ha lanciato sul mercato il ROG Phone tre anni fa, ha decisamente scosso il mercato degli smartphone. Il dispositivo offriva il top dell'hardware e dell'efficienza energetica abbinando una serie di rivoluzionari accessori che andavano a colmare il gap storico che c'è tra il gaming mobile e quello su console (portatili o fisse). Un joypad trasformabile, una dock per giocare comodamente su TV, una ventolina di raffreddamento e un secondo schermo aggiuntivo, potevano trasformare il telefono in una console simile a un 3DS, a uno Switch o persino a una console da salotto.
Con il ROG Phone, Asus ha subito cercato di offrire il massimo della tecnologia disponibile per i seguenti parametri: prestazioni (CPU, GPU, RAM e Storage), schermo, audio, raffreddamento, connessione di rete (Wi-Fi e cellulare) e periferiche. Ad ogni nuova incarnazione, il produttore ha via via potenziato ognuno di questi aspetti e ROG Phone 5 li migliora di fatto quasi tutti. Quasi, perché a questo giro non sono più supportati alcuni accessori, ma questo lo vedremo più avanti nella recensione.
Iniziamo partendo dalle specifiche tecniche, che trovate elencate in modo completo nel box a lato. Innanzitutto, il telefono viene proposto in più varianti: la liscia che è disponibile in tre configurazioni di memoria differenti: 799€ per il modello con 8GB di RAM e 128GB di memoria; 899€ per quello con 12GB di RAM e 256GB di memoria e 999€ per la versione con 16GB di RAM e 256GB di memoria. Poi c'è la PRO, che abbiamo recensito in questa sede, che offre una combo da 16GB di RAM e 512GB di storage e aggiunge anche uno splendido display OLED a colori posteriore personalizzabile. Infine, c'è la versione Ultimate da €1299, a tiratura limitata, che aggiunge altri 2GB di RAM e una colorazione unica con schermo OLED bianco/nero, ma che per il resto è uguale alla PRO. La buona notizia è che c'è uniformità per SoC, RAM e di storage: chi spenderà di più avrà più quantità ma non più prestazioni.
Il processore è il più veloce attualmente disponibile su Android, lo Snapdragon 888 con modulo 5G, processore 64-bit octacore da cinque nanometri e 2,84 GHz, GPU Adreno 660. La RAM è di tipo lpddr5 e lo storage è di ultima generazione abbracciando lo standard UFS 3.1. Il display è fantastico: un 6,78 pollici in formato 20.4:9 a 2448 x 1080 pixel con densità 395 PPI, frequenza 144 Hz e tempo di risposta 1 ms; il pannello amoled è certificato HDR 10+, ha una luminosità da 650 nits che può salire a 1000 nits col sole contro mentre la protezione è fornita da un Corning Gorilla Glass Victus. Il display è super reattivo grazie ad una frequenza di campionamento al tocco leader nel settore di 300 Hz3 e una latenza del touch decisamente bassa di soli 24,3 ms.
La capacità della batteria rimane di 6000 mAh, quindi uguale a quella del ROG Phone 3, ma adesso è suddivisa in due moduli che permettono sia di bilanciare le temperature dentro la scocca allontanando il calore dalle due zone d'impugnatura, che di ricaricarsi più rapidamente. Oltre a supportare il quick charge 5 di Qualcomm, il dispositivo viene fornito con un adattatore proprietario HyperCharge da 65 watt, in grado di ricaricare il 65% della capacità in appena dieci minuti. Non mancano le tecnologie di risparmio energetico e di modulazione della potenza di ricarica in base alla temperatura operativa, in modo da non surriscaldare il telefono quando si gioca durante la ricarica.
Per quanto riguarda il design, il modello del 2021 è un po' più spesso di quello precedente (10 mm vs 9,85) senza notarsi troppo, la scocca è smussata e piacevole al tatto e appare solida, ma decisamente scivolosa: lo smartphone scorre troppo facilmente su superfici lisce, quindi consigliamo di utilizzare la cover inclusa che non copre display posteriore ma migliora decisamente l'impugnatura, oltre a proteggere dagli urti. Come potete vedere dal video unboxing qui sotto, i tasti sono ben posizionati ed evidenziati, mentre la seconda porta USB-C posizionata sul fianco serve a collegare le periferiche aggiuntive tra cui ritorna l'immancabile AirCooler.
Arrivata alla versione 5, questa ventolina attiva brevettata da ASUS permette di abbassare di qualche grado la temperatura del dispositivo ed è vitale durante una torrida estate come questa. Questa nuova revisione offre inoltre uno stand per tavolo e due tasti fisici aggiuntivi. Assai gradita è la presenza dell'uscita jack 3.5 mm per cuffie, che permette di sfruttare appieno l'ottimo comparto audio. Sul retro troviamo una configurazione quad-bayer con sensore principale Sony IMX686 da 64MP. L'alloggiamento sporge dal corpo del telefono quindi si rischia di graffiare il vetro, ma la cover uniforma questo spessore ovviando a questo problema. La fotocamera anteriore da 24MB è ben posizionata: in alto a destra ma piuttosto accentrata.
Entrando nel vivo della nostra recensione, abbiamo iniziato coi soliti benchmark sintetici per valutare le prestazioni del dispositivo e soprattutto quanto sia in grado di mantenerle sotto sforzo, facendo i conti con le temperature. Abbiamo quindi lanciato la nostra solita suite di test mobile composta da: PCMark, 3DMark, Geekbench, GFXBench, CPUPrime, e AndroBench, di cui trovate tutti i risultati dei test in galleria.
Con PCMark abbiamo lanciato un classico bench di workload che va a simulare le tipiche operazioni che uno smartphone esegue tutti i giorni e abbiamo ottenuto il punteggio di 16247 punti. La stessa suite offre un tool per misurare la durata della batteria, sempre con carichi classici. Questa misura quanto velocemente si scarica la batteria dal 100 al 20% con carichi di lavoro misti e ininterrotti con schermo sempre acceso, e abbiamo ottenuto una durata di 11h e 30 min.
Poi siamo passati al 3DMark, che offre numerosi test. Quello più pesante in assoluto è il Wildlife Extreme, che ha fatto registrare un punteggio di 1541, migliore del 90% di tutti gli altri dispositivi sul mercato. In CPU Prime abbiamo ottenuto 50025 punti, ma la cosa che fa notizia è che il punteggio si è quasi raddoppiato attivando la modalità X, a testimonianza che l'overclock fa la differenza soprattutto per carichi di lavoro che sfruttano solo uno o pochi core. Ottimi pure i punteggi ottenuti in GeekBench, pari a 1120 e 3690 (rispettivamente single e multi-core), superiori di molto a quelli ottenuti dal Samsung Galaxy S21 Ultra.
Ma quel che ci ha sorpreso maggiormente è la rapidità di lettura e scrittura dello storage interno. Il ROG Phone 5 Pro ha ottenuto ben 1941 MB/s in lettura e 784 MB/s in scrittura. Ciò rende il dispositivo perfetto per trasferire dati ad alta velocità via USB o tramite Internet, nonché di registrare video in 4K60 o ad alto refresh. E infatti le app e i giochi si caricano davvero istantaneamente.
Dopodiché siamo passati alle prove che più ci interessano, ovvero quelle dei giochi. Abbiamo installato i giochi più pesanti e avanzati disponibili al momento come Real Racing 3, Asphalt 9, PUGB, Grid Autosport, Call of Duty Mobile e Mobile Legends. Tutti questi giochi permettono di regolare le impostazioni grafiche un po' come faremmo su un titolo PC. PUGB ha diversi preset che bilanciano qualità grafica e frame-rate.
Con i preset Ultra non abbiamo avuto alcun problema a far girare bene il gioco, che non va mai in throttling, e sono disponibili anche modalità a 120 fps. Il gameplay è sempre stato fluido e non c'è stato alcun micro-lag nemmeno nelle situazioni più concitate. Idem per Call of Duty Mobile, altro sparatutto online molto in voga, che permette di impostare quattro livelli di qualità e quattro livelli di frame-rate tra cui Very High che punta a 120 fps, ma quanto verranno mantenuti dipenderà da qualità grafica e da cosa accade sullo schermo.
Genshin Impact offre diversi livelli di qualità e una modalità di frame-rate massima a 60fps. Si tratta di un gioco open world quindi con ambienti ampi e tanti poligoni da renderizzare. Maxato, il gioco gira a 60fps su ROG Phone 5 Pro e non ha nulla da invidiare a l'esperienza che possiamo ottenere dallo stesso titolo su console base come PS4 o Xbox One, il che ha del clamoroso. Infine, abbiamo testato Grid Autosport, Asphalt 9 e Real Racing 3, anch'essi con molte opzioni per preset grafici e frame-rate. Sorprendentemente, però, nessuno di questi supporta allo stato attuale i 144Hz nativi del ROG Phone. L'unico shooter avanzato a supportarli è Shadowgun Legends, mentre c'è una vasta lista di oltre 250 titoli che supportano tali refresh, ma si tratta prevalentemente di giochi leggeri o bidimensionali. In ogni caso, la tecnologia è già ben sfruttata e il supporto sicuramente aumenterà negli anni a venire.
La temperatura durante i giochi non è mai stata un problema. Il dispositivo non è andato mai in protezione o in throttling nonostante una temperatura ambiente non proprio mite di 28°C. Benché a volte la scocca sembri diventare bollente al tatto, andando poi a controllare Armoury Crate si scopre che CPU e GPU difficilmente superano i 50°C, a testimonianza dell'ottimo sistema di dissipazione interno a camera di vapore. La scocca offre inoltre una grata di sfiato (una novità di questo modello) che migliora ulteriormente lo scambio di calore. Installando l'AirCooler si riesce inoltre ad abbassare di qualche grado la temperatura interna ma soprattutto della scocca, aumentando decisamente il confort per le mani.
Per quanto riguarda il comparto audio, anche qui siamo ai massimi livelli. ROG Phone 5 monta un doppio speaker simmetrico a sette magneti per effetti sonori stereo bilanciati e potenti. Ottimizzato in collaborazione con gli specialisti dell'audio Dirac, la qualità del suono risulta decisamente di prim'ordine e grazie all'ingresso jack per cuffie da 3,5 mm e un ESS DAC di livello hi-fi per l'elaborazione audio loseless potremo pilotare le cuffie più esigenti e ad alta impedenza che magari abbiamo già a casa per il PC o gli Hi-FI.
I quattro microfoni incorporati permettono di catturare l'audio proveniente da qualsiasi direzione e la registrazione multicanale. Il software AudioWizard è stato riprogettato per ottimizzare le diverse esperienze di ascolto su smartphone, comprese le impostazioni di gioco, cinema e musica. Gli effetti sonori durante il gioco, come i passi e gli spari, sono amplificati in modalità Gaming, mentre i bassi potenziati e un palcoscenico sonoro più ampio sono la soluzione perfetta per godere la visione di un film.
Ma ROG Phone 5 non è solo harwdare, perché il software è parimenti importante. Il collaudato Armoury Crate è la vera e propria console che offre tutte le informazioni necessarie su frequenza di clock, temperature operative, gestione della RAM e dello storage, monitorare il consumo energetico, le connessioni di rete, regolare la velocità della ventola, e tanto altro. Torna anche a questo giro la modalità X, che offre le massime prestazioni mandando il processore e la GPU alla massima frequenza operativa possibile. Ci sono anche profili energetici preimpostati bilanciati e a risparmio energetico, ma è pure possibile crearne di personalizzati. All'Armoury Crate è affiancato il Game Genie, che è incentrato sulla gestione dei giochi. Permette di impostare ogni singolo parametro e impostazione per ogni singolo gioco e creare profili personalizzati, nonché di gestire gli aggiornamenti e tanto altro.
A questo giro ASUS ha però ridotto il parco accessori per il ROG Phone che, lo ricordiamo, andavano comunque acquistati a parte. Oltre a quelli inclusi in confezione, sono supportati ancora il joypad modulare Kunai che passa alla versione 3, il Lighting Armor Case e la clip. ASUS ha deciso di abbandonare il supporto al TwinView Dock e il Mobile Desktop Dock, una decisione spinta dalle scarse vendite di queste periferiche negli anni scorsi. Quel che è peggio è non solo che ASUS non ha rinnovato queste periferiche, ma che quelle già in commercio e compatibili con ROG Phone 3 e precedenti non funzionano col 5. Da questo punto di vista, quindi, il ROG Phone 5 compie un grosso passo indietro nel differenziarsi da tutti gli altri smartphone.
Per quanto riguarda il comparto fotografico, non è cambiato granché rispetto a quello del modello precedente. Abbiamo lo stesso sensore principale Sony IMX686 da 64MB che permette di scattare ottime foto in condizioni di buona illuminazione ma che fatica un po' in situazioni più complesse, ovviamente se confrontato ai camera phone o ad altri top di gamma. Il software è stato comunque migliorato, ci sono più modalità di scatto e di effetti e si possono scattare foto RAW, e qui si fa sentire tutta la velocità dello storage.
Abbiamo scattato qualche foto in varie condizioni per testare il comparto fotografico e trovate la galleria a tema qui sotto. Per quanto riguarda invece i video, qui c'è poco di cui lamentarsi. Si possono girare video in 4K60 (con stabilizzazione) della durata massima di 10 minuti, o 8K30. Non mancano inoltre le modalità ad alta frequenza per lo slow motion, fino 480fps a 720p, anche se il software risulta abbastanza ostico per gestire i video girati. Durante le riprese il telefono si scalda ma non va mai in protezione grazie all'ottimo sistema di raffreddamento.
Concludendo, è ora di tirare le somme. ASUS ROG Phone 5 migliora in quasi ogni aspetto che avevamo apprezzato nei modelli precedenti. Questo smartphone offre il top dell'hardware, ha uno schermo che è una gioia per gli occhi e quindi adatto a vedere contenuti multimediali in HDR con i più diffusi servizi di streaming, grazie anche a un DAC di livello e altoparlanti fedeli e potenti. Nel gaming non ha rivali: tanti altri smartphone montano lo stesso SoC, ma molti di questi vanno in throttling o protezione perché non riescono a smaltire in fretta il calore generato. ROG Phone 5 non ha di questi problemi, vi permette di giocare per ore senza stop e la batteria è davvero infinita, e in più si ricarica nel tempo di una pausa. La qualità delle chiamate è eccellente (del resto è sempre un telefono) e la velocità di connessione è al top, sempre che vi troviate in un luogo che supporti tali velocità. In ogni caso, è davvero a prova di futuro.
La versione Pro che abbiamo testato è decisamente bilanciata e vale il suo prezzo. €1199 non sono pochi, certo, ma vi offre 16GB di RAM per multi-tasking intensivo e 512GB di velocissimo storage. Non c'è slot microSD, ma con tali velocità di lettura si fa backup su PC in pochi minuti. L'unica vera macchia è la fine del supporto a periferiche come il secondo schermo, che rendevano questo smartphone unico nel suo genere. Da questo punto di vista, quindi, ha poco senso passare al nuovo modello se avete già il ROG Phone 3, soprattutto se avete speso negli accessori che ora non sono più compatibili. Ma se venite da smartphone "normali" e volete uno smartphone top votato al gioco, questo ROG Phone 5 potrà regalarvi tantissime emozioni gaming e multimediali.