ASUS ROG Strix GL553VE - recensione
Un notebook gaming perfetto per gli eSport.
Con l'arrivo dei processori Intel Kaby Lake mobile sul mercato e con quello delle GPU Pascal di Nvidia, i produttori di notebook si sono affrettati ad aggiornare le loro proposte, felici di poter alzare l'asticella delle prestazioni per ogni fascia di prezzo senza compromettere consumi, dimensioni e peso. Se infatti AMD ha recentemente tirato fuori con Ryzen un'architettura potente e frugale dal punto di vista energetico, è pur vero che Intel e Nvidia fino ai primi mesi del 2017 hanno fatto la voce grossa da questo punto di vista, rappresentando senza ombra di dubbio la scelta obbligata dei produttori per una macchina da gioco portatile.
ASUS è ormai celebre per la sua linea ROG (Republic of Gamers) leader indiscussa del settore gaming di alto livello e questo marchio si associano spesso prodotti di fascia enthusiast che abbinano caratteristiche e specifiche da top di gamma a un prezzo più che premium. Ma ultimamente i taiwanesi hanno capito che c'è una grossa fetta di mercato interessata a giocare in mobilità che non intende però scucire cifre esagerate, e per costoro è stata pensata la linea ROG Strix in ambito notebook. Oggi andremo a recensire il notebook ROG Strix GL553VE.
Rispetto al modello dell'anno precedente, le novità sostanziali riguardanti la componentistica sono rappresentate dalla presenza dei processori Kaby Lake che sostituiscono gli Skylake e chip grafico Nvidia Pascal che sostituisce Maxwell; nello specifico l'i7 7700HQ rimpiazza l'i7 6700HQ, mentre la GTX 1050 Ti prende il posto della GTX 960m. Per quanto riguarda il processore, la differenza prestazionale non è trascendentale, sappiamo infatti che Kaby Lake costituisce più una rifinitura nel processo produttivo di Skylake, con solo una manciata di MHz in più e diverse ottimizzazioni energetiche. Il salto prestazionale nel cambio di GPU è invece decisamente più marcato, la GTX 1050Ti è infatti più potente di circa il 40% rispetto alla 960m, pur consumando grosso modo la stessa corrente (il TDP è di 70W).
Ma andiamo con ordine. Il GL553VE è un notebook da 15,6-pollici dalle dimensioni parecchio contenute per essere un prodotto gaming, grazie a uno spessore di soli 23 mm che lo rende molto poco ingombrante ed un peso di 2,5KG trascurabile pensando alla componentistica (trovate le specifiche complete nel box a lato). La scocca si presenta di colore nero satinato con un effetto che vuole richiamare al legno ma il materiale utilizzato è una plastica rigida di buona fattura. Sulla superficie che copre lo schermo troviamo l'inconfondibile logo ROG accompagnato da due inserti in colore arancio che s'illuminano all'accensione. Per una panoramica su aspetto, solidità dei materiali e connessioni e guardate nostro il breve video hands-on qui sotto.
Per quanto riguarda la connettività, abbiamo sulla parte sinistra della scocca due veloci porte USB 3.0, e un altrettanto rapida USB Type-C, accompagnate dalle porte ethernet gigabit e HDMI 2.0b. A destra troviamo invece una porta USB 2.0, mentre frontalmente un lettore di card. Curiosamente, tutte le porte USB sono dipinte in arancio, cosa che potrebbe trarre in errore l'utente facendo pensare che siano tutte quante Super Speed (solitamente sono in rosso o arancio), ma solo guardando attentamente i loghi ci si accorge che non è così. Il colore è infatti stato uniformato esclusivamente per scelte di design con gli inserti arancio della scocca, una scelta poco felice a nostro avviso. Sulla parte sinistra laterale troviamo la griglia di espulsione del flusso d'aria da cui si intravede il dissipatore in rame.
Il modello inviatoci da ASUS montava un processore i7 7700HQ (disponibile anche una configurazione col meno veloce i7 7300HQ), abbinato a 16GB di DDR4 a 2400MHz disposti in un singolo modulo. La scelta del banco unico di RAM è sicuramente volta al risparmio ma causa anche la perdita del dual-channel e conseguenzialmente di ampiezza di banda di memoria. Tuttavia questo non dovrebbe essere un fattore limitante nei giochi visto che la scheda integrata Intel sarà poco utilizzata essendo spalleggiata dalla più potente Nvidia. In ogni caso si potrà sempre rimediare accedendo al vano di manutenzione e aggiungendo un altro banco identico, raggiungendo il massimo quantitativo di 32GB in dual-channel.
La gestione della grafica è affidata al chip Pascal di Nvidia GTX 1050 Ti da 4GB GDDR5. Si tratta della versione mobile della versione desktop che abbiamo recensito poco tempo fa, prodotto che ci aveva lasciato sorpresi per la sua capacità nel gestire i titoli più recenti in full HD. Con Pascal Nvidia è riuscita a portare le versioni desktop dei suoi chip sui notebook senza castrare feature e frequenze, ma adottando solo qualche accorgimento energetico. Un risultato eccezionale che ha favorito la proliferazione dei notebook gaming di fascia medio-alta. E infatti il GL553VE è il prodotto entry-level di ASUS ROG, che permette di giocare a 1080p a praticamente tutti i titoli moderni senza troppi compromessi (come vedremo più avanti), ma ad un prezzo piuttosto accessibile.
La GTX 1050 Ti scalda veramente poco a dispetto della sua buona quantità di potenza che sprigiona, e ciò ha permesso ad ASUS di progettare un sistema di dissipazione unico per CPU e GPU, guadagnando una notevole quantità di spazio all'interno del telaio. Spazio che il produttore taiwanese ha sfruttato per inserire oltre alla classica combo SSD+HDD anche il lettore DVD, una rarità ormai sui notebook gaming di piccole dimensioni.
La scheda madre del notebook supporta sia SSD SATA che i ben più veloci PCI-E NVMe. Sfortunatamente, il modello in esame montava un modello Intel SATA3 da 128GB e neanche tra i più veloci. Come potete vedere dal benchmark CrystalDiskMark in gallery, i risultati (soprattutto quelli random in scrittura), sono ben lontani da quelli dei limiti dell'interfaccia SATA600. In compenso l'HDD abbinato è un modello da 7200 RPM da 1TB di marca HGST che raggiunge i 130MB/s in lettura sequenziale. Decisamente un buon risultato.
La connettività di rete è affidata alla combo Realtek PCI-E Gigabit e Intel Dual Band Wireless-AC 7265. Durante le nostre prove in mobilità il segnale Wi-Fi è stato sempre pieno e forte, permettendo download alla massima velocità della linea anche a diversi metri e stanze dalla posizione del router. A bordo troviamo anche una scheda Bluetooth e una webcam HD 720p che registra video a 30fps. La qualità di quest'ultima non ci è sembrata eccezionale, ma è compensata dalla presenza di due microfoni che assicurano chiarezza e filtri dai rumori esterni durante le sessioni di streaming su Twitch.
Il pannello dello schermo è un Full HD IPS opaco anti-glare da 15,6 pollici con refresh di 60HZ. ASUS dichiara un ampio angolo visivo di 178°. L'azienda monta però due tipi di pannelli: uno con gamma NTSC del 72% e un altro che copre solo il 45%. Probabilmente sull'esemplare in esame è stato montato il secondo tipo, poiché la resa cromatica non è risultata molto fedele, con neri poco profondi e una nitidezza non eccelsa. Bastava angolare un minimo lo schermo per peggiorare di molto la qualità dei colori e visibilità. Durante le nostre prove coi videogiochi abbiamo comunque riscontrato un input lag abbastanza basso e nessuno sgradito effetto ghosting.
La tastiera è uno degli elementi più riusciti di questo notebook. Il feedback tattile è ottimo ed i tasti appaiono di buona fattura. La loro disposizione è intelligente e la digitazione è risultata veloce ed ergonomica. I tasti WASD sono evidenziati in maniera non invasiva con un colore bianco nella corsa, una scelta di design che risulta efficace senza dare nell'occhio. La tastiera gode dell'illuminazione AURA RGB, ormai un marchio di fabbrica di ASUS ROG. Tramite il software ROG AURA Core è possibile scegliere il colore desiderato tra 16 milioni di varianti disponibili in ognuna delle quattro aree distinte della tastiera. Oltre a ciò si può selezionare l'intensità della luce e gli effetti tra statico, respiro e intermittenza di colori.
Ma passiamo ora al vivo del nostro test. Abbiamo messo alla prova il GL553VE partendo con alcuni benchmark sintetici ed applicativi di produttività e poi entrando nell'ambito che ci coinvolge maggiormente in quanto portale videoludico, abbiamo lanciato alcuni tra i giochi più pesanti e in voga del momento, ed i risultati dei nostri benchmark li trovate in dettaglio nella galleria immagini sottostante.
Come preventivato, il processore i7 7700HQ si dimostra potente e capace di gestire i più pesanti carichi lavorativi multi-threading. Il tool di valutazione della compressione incluso in Winrar ha fornito un risultato di 7106 KB/s, mentre CinebenchR15 ha fornito un punteggio di 628cb, di poco inferiore all'i7 3770 desktop (che vanta frequenze più alte). Dopo aver compiuto un test di valutazione a 360° del sistema con PCMark 8, ci siamo fiondati nei test grafici, partendo dai sintetici di Futuremark con Fire Strike ed il test DX12 TimeSpy, ed i test di Unigine: Valley, Heaven ed il nuovissimo Superposition.
Infine, abbiamo dato largo spazio a una corposa selezione di titoli. Abbiamo testato tanti giochi come, DOOM, Overwatch, GTA V, The Witcher 3, Prey, Ashes of the Singularity e Rise of the Tomb Raider. Per ognuno di essi abbiamo scelto le impostazioni massime e adottato la risoluzione nativa del pannello 1080p, riuscendo a impostare anche un livello non troppo spinto di filtri post-processing. Come potete vedere dai risultati in gallery, il laptop è riuscito a gestire senza problemi tutti i titoli garantendo un frame-rate soddisfacente tra i 35 ed i 45fps medi nei titoli più pesanti, ma in giochi più abbordabili come Prey, DOOM con le librerie Vulkan e Overwatch è stato possibile mantenere tranquillamente una performance superiore a 60 fps.
Tuttavia abbiamo il sospetto che l'ottima combinazione tra CPU e GPU non sia stata spinta al massimo delle sue potenzialità: il sistema di raffreddamento non si è infatti dimostrato molto efficiente nel mantenere sotto controllo le temperature interne, perché processore e scheda grafica diventano abbastanza caldi parecchio in fretta. In quest'apertura di stagione estiva con l'ambiente già oltre i 25 gradi, i sensori su CPU e GPU indicavano il raggiungimento di 80 gradi e oltre già dopo pochi minuti di sessioni coi titoli impegnativi come GTA V o The Witcher 3.
Una conseguenza dell'idea di affidare il raffreddamento di CPU e GPU a un unico dissipatore; questo implica che quando la GPU Nvidia lavora pesantemente riscalda di conseguenza anche la CPU, a prescindere dal livello di carico di quest'ultima. Il risultato è che quando la CPU arriva a 80 gradi e oltre, anche con ventole impostate al massimo manualmente, il sistema manda in throttling la CPU riducendo la frequenza di boost anche al di sotto della frequenza base nominale fino a 2Ghz). Questo ha portato a prestazioni inconsistenti in alcuni giochi nelle nostre prove, e sicuramente inferiori a quelle di cui è capace questo processore Kaby Lake.
Pare infatti in Asus si siano preoccupati più di mantenere fresco l'intero chassis del portatile concentrando le parti calde vicino alle ventole di espulsione e garantire una certa silenziosità, che abbiamo misurato in 58dB a venti centimetri dalla griglia di espulsione, piuttosto che di mantenere le temperature dei chip sotto la soglia degli 80 gradi. Inoltre abbiamo riscontrato che la ventola aumenta gli RPM abbastanza frequentemente anche durante i normali compiti di web/office o all'avvio di un programma, un fatto che alla lunga può diventare fastidioso. A nostro avviso quindi il sistema di dissipazione risulta insufficiente perché l'hardware (in particolare la CPU) non riesce ad esprimere tutte le sue potenzialità.
Sfortunatamente, non è possibile overcloccare il processore, ma abbiamo tirato su le frequenze della GPU senza esagerare tramite il software MSI Afterburner, riuscendo ad aggiungere 100MHz rispettivamente a core e GDRR5 senza venire in contro a crash o artefatti. Ciò ha permesso di portare la frequenza di boost fino a 1780MHz (dai 1659 di default) e guadagnare 200 punti netti in 3DMark Fire Strike.
Inserire all'interno di un portatile da 15 pollici sia SSD, sia hard disk e drive ottico ha inevitabilmente richiesto un sacrificio a un componente, la batteria. Trova spazio nella parte posteriore del telaio e non è certo generosa in quanto a capacità, vantando appena 48Wh, decisamente pochi per un portatile che richiede un'alimentazione di rete da 120w. E infatti a risentirne è l'autonomia. Se imposterete un'opzione di energia di profilo elevato vedrete scendere l'indicatore della batteria a vista d'occhio anche nella semplice navigazione. Nei nostri test, usando il profilo bilanciato, abbiamo registrato circa tre ore di utilizzo in riproduzione di video 1080p, il test creative di PC Mark dedicato alla batteria ha valutato 1h e 56 minuti, mentre una sessione di gioco a The Witcher è durata soltanto poco meno di un'ora.
Il software ROG è accessibile tramite un pratico tasto, e permette di gestire diversi aspetti del laptop: i profili energetici, le temperature, l'illuminazione RGB, l'equalizzazione audio, l'impostazione dei profili dei giochi, i controlli del touchpad, lo streaming e la resa cromatica del monitor (tramite Asus Splendid). Piccola parentesi sull'audio che è potente senza esagerare e gli speaker sono situati sul bordo frontale inferiore, diretti proprio verso l'utente. A volume massimo abbiamo riscontrato qualche spiacevole distorsione sui bassi.
Tirando le somme, con questo ASUS ROG Strix GL553VE, tutti i titoli risultano giocabili a ultra e 1080p, ma per quelli più pesanti basterà abbassare qualche parametro che non impatti sul livello visivo per aumentare sensibilmente la performance. Tuttavia, se i giochi del 2016 hanno già bisogno di qualche ritocco alle impostazioni per raggiungere la sfera dei 60fps, i titoli a venire potrebbero rappresentare uno scoglio troppo duro per la GTX 1050 Ti. Da questo punto di vista, il GL553VE è un sistema che si profila più adatto agli appassionati di MOBA o ai FPS eSport come Overwatch e Counter Strike, piuttosto che agli incalliti di titoli AAA più impegnativi lato hardware.
Se quindi la vostra esigenza è di avere un sistema unico dedicato al gaming, è preferibile (spendendo qualche centinaio di euro in più) orientarsi verso un notebook che monti la GTX 1060 o ancora meglio la ben più potente 1070, che anche grazie ai suoi 8GB di frame-buffer vi farà dormire sonni tranquilli per anni. Se invece l'esigenza è di avere una macchina secondaria da abbinare a un potente PC fisso, il GL553VE, acquistabile poco sopra i 1000 euro, potrà regalarvi grosse soddisfazioni in mobilità. Peccato per i problemi di surriscaldamento alla CPU, ma nel complesso questo è un notebook gaming discretamente capace che ben si adatta anche ai carichi di produttività e all'utilizzo multimediale e, cosa molto importante, non alleggerirà troppo il peso specifico del vostro portafogli.