ASUS Zenbook ProUX501 - recensione
ASUS cerca di non scontentare nessuno.
Tempo addietro le soluzioni laptop che permettevano di usufruire degli stessi vantaggi di un computer da scrivania venivano chiamate "desktop replacement". Ai giorni nostri, nonostante le configurazioni siano sempre più avanzate, anche i laptop subiscono l'inarrestabile incedere dei cosiddetti ultraportatili capaci di supporto a risoluzioni elevate e caratterizzati da specifiche tecniche in grado di soddisfare i palati informatici più fini.
Con la serie Zenbook, ASUS propone soluzioni che uniscono l'eleganza dei materiali di costruzione a robuste finiture e a un'importante configurazione di base, per la felicità dei giocatori incalliti e dei professionisti che necessitano in ogni situazione di un prodotto bello a vedersi e con un display arioso. L'ultimo arrivato di questa gamma è lo Zenbook Pro UX501, che abbiamo recensito quest'oggi: pur appartenendo alla categoria degli ultrabook ed essendo più sottile della media (appena 20,6 mm) è un sostituto per un desktop in tutto e per tutto, con un peso di 2,2 kg e un ingombro tale da scoraggiarne il trasporto quotidiano.
La configurazione di questo Zenbook Pro UX501 comprende un processore quad-core Intel Core i7-4720HQ con 16 GB di memoria RAM a 1.6 GHz di cui otto sono direttamente saldati sulla scheda madre. La capacità di memorizzazione è affidata ad un disco SSD da 512 GB, che utilizza il nuovo tipo di interfaccia PCIex4 e, stando alle specifiche di ASUS, promette di essere il più veloce della sua categoria. Il comparto grafico è caratterizzato da una Nvidia GeForce GTX 9600M con due GB di VRAM.
La connettività utilizza la tecnologia WiFi 802.11ac, con una buona capacità di ricezione e il Bluetooth 4.0. La batteria, che a differenza degli altri portatili non è accessibile tramite il singolo scompartimento, è di tipo a sei celle con capacità di 96 Wh ed offre, con un moderato uso della CPU, un'autonomia di circa quattro ore e mezza. In dotazione con il prodotto, abbiamo ricevuto gli adattatori USB/Ethernet, utili per compensare la mancanza di una connessione LAN e Display Port/VGA, oltre ad un panno in microfibra e un portachiavi ASUS.
La proposta della casa di Taiwan si avvicina parecchio come stile estetico ai MacBook Pro di Apple, come ad esempio il sistema di dissipazione passivo, ma ha diverse caratteristiche di design che sono tutte sue, come ad esempio la finitura a cerchi concentrici sugli speaker che caratterizza la serie Zenbook; il tutto unito a un piano d'appoggio fatto in metallo spazzolato, serigrafato e a profili lucidi rifiniti, che faranno sicuramente la felicità dei polsi degli utenti e che gli conferiscono un look forte ed elegante.
La tastiera si compone di tasti metalizzati a isola e corsa breve: la base è ampia in modo da consentire tasti di grandezza superiore alla media (16 mm) separati da 4 mm tra loro ed è presente anche un tastierino numerico, seppur non molto distante dal resto dei tasti, in special modo dalle frecce direzionali, il che può portare a premere il tasto sbagliato in diverse occasioni. Per il resto la digitazione è spedita grazie a un ottimo feedback. La tastiera è retroilluminata con quattro opzioni diverse tra cui scegliere per l'intensità tra spenta, bassa, media e alta.
Il touchpad è molto grande (10,4 x 7,4 cm), lievemente decentrato sulla sinistra rispetto a quelli tradizionali e ha una superficie in vetro scorrevole con un tocco molto morbido anche negli angoli: inoltre vi è sufficiente spazio per appoggiare i polsi. Il corpo in metallo consente una dissipazione di tipo passivo, con un'unica griglia di aerazione presente sopra la tastiera anziché sul fondo, rivolta verso la cerniera centrale del coperchio; soluzione che, unita alla lega in metallo, permette all'utente di percepire il calore solamente nella fascia al di sopra della zona di digitazione.
Anche sul piano della rumorosità non possiamo proprio lamentarci, in quanto la ventola ha iniziato ad aumentare i giri soltanto dopo diversi minuti di utilizzo a pieno regime. Scorrendo la base ampia troviamo i connettori che, in virtù del sottile spessore voluto da ASUS, non abbondano ma sono in ogni caso soddisfacenti: tre USB (di cui due 3.0), un'uscita video HDMI, una mini Display Port, un lettore "2 in 1" di schede di memoria. Manca la presa LAN, ma nella confezione è compreso un adattatore USB/Ethernet per ovviarne l'assenza.
Nella parte inferiore del laptop troviamo i diffusori per l'audio alimentati dalla soluzione ASUS SonicMaster premium con tecnologia ICEpower che, a dispetto dello stile di design sicuramente originale, non offrono una qualità sonora eccezionale. Il volume massimo non particolarmente alto e che tende a distorcere un po' i bassi, problema che neanche il software Asus AudioWizard in dotazione è stato in grado di risolvere. Completa il quadro una webcam HD integrata da 720p.
Andando ad esaminare il display notiamo che si tratta di un pannello multi-touch da 15,6 pollici con schermo IPS a risoluzione 4K (3840 x 2160) e una densità pixel di 282 PPI. Il touchscreen offre una buona sensibilità alle nostre sollecitazioni, eccezion fatta per qualche fastidiosa vibrazione prodotta dalle cerniere in fase di tapping. I colori hanno una temperatura impostata di default con una tinta tendente al giallo nelle zone bianche, mentre il giallo effettivo viene riprodotto in una forma più scura, ma nel complesso la gamma colore è molto vivace e ha reso piacevole la visione di diversi video, anche in Full HD e 4K.
Da spento si intravede la struttura a reticolo in maniera abbastanza evidente, mentre ci ha sorpreso positivamente il trattamento del display non totalmente lucido in modo da fornire un buon comfort durante le sessioni di lettura, con i font bene in vista. Per migliorarne la qualità si può sempre utilizzare l'utility preinstallata Splendid Asus che offre diversi preset. L'angolo di visualizzazione è sufficientemente ampio, intorno ai 178 gradi, permettendo un'ottima visuale da diversi punti della stanza in cui ci si trova.
La nostra prova d'uso ci ha portato subito a effettuare dei test per valutare le prestazioni di UX501: con PCMark 8 abbiamo ottenuto un punteggio di 2867, senz'altro notevole per un portatile da gioco ma, vista la presenza di Core i7-4720HQ come processore, non è un risultato eccezionale; con GeekBench 3, utility che misura le prestazioni generali del sistema, il nostro test ha totalizzato 11.539 punti, ben al di sopra della media della categoria (intorno ai 9.000 punti).
Come anticipato ad inizio recensione, ASUS ha tessuto più volte le lodi del sistema di archiviazione di questo UX501: un Samsung PM951 che sfrutta l'interfaccia PCIex4, in grado di fornire un risultato due volte superiore rispetto ai recenti modelli x2. Le aspettative non vengono disattese nel test su Crystal DiskMark: una velocità di lettura/scrittura sequenziale rispettivamente di 1346 MB/s e di 1399 MB/s oltre ad una velocità di lettura/scrittura 4KQD32 di 302,1 MB/s e 310,5 MB/s, valori che lo mettono in cima tra le configurazioni da gaming.
I giochi che abbiamo utilizzato durante il nostro test, eseguiti con i dettagli grafici e il filtro anisotropico al massimo hanno restituito globalmente riscontri positivi, eccezion fatta per la risoluzione 4K che purtroppo, al giorno d'oggi, richiede una configurazione multi-GPU per riuscire a ottenere un framerate stabile sopra i 30 fps. Tomb Raider (1080p/Ultra/AF16x/FXAA/ 49 fps medi) e Bioshock Infinite (1080p/Ultra/DDOF/AFAA/41 fps medi) si sono comportati bene in tal senso, un po' meno Metro Last Light (1080p/High/AF 16x/AA/34 fps medi) e Battlefield 4 (1080p/High/AF 4X/2X MSAA/ 36 fps medi), più esigenti dal livello di vista grafico, che hanno richiesto di lasciar perdere il livello qualitativo ultra e fermarsi ad high per rimanere più confortevolmente sopra i 30 fps.
Sul piano dell'autonomia possiamo dire che non è certamente il punto di forza di questo prodotto; con il normale utilizzo da ufficio, un programma di scrittura su schermo ad illuminazione media e navigazione tramite Wi-fi, siamo arrivati a cinque ore scarse (una in meno di quanto dichiarato da ASUS), sicuramente pochine rispetto alla media di categoria.
Tirando le somme, Asus Zenbook Pro UX50 offre una valutazione in chiaroscuro. Oltre alla scelta dei materiali e alla fattura complessiva, abbiamo apprezzato la cura nei dettagli come ad esempio i tre led sul bordo anteriore, l'approccio alla tastiera molto confortevole e l'ergonomia ben studiata. La dotazione nel complesso si conferma all'altezza delle aspettative, apprezzabili anche la retroilluminazione della tastiera e il disco SSD da 512 GB, tra i più capienti in circolazione. Nell'uso office e multimediale, le prestazioni sono eccellenti, ma la CPU e la dotazione RAM di sistema, oltre all'ottimo disco a stato solido, non facevano pensare a nulla di diverso.
Scorrendo i difetti invece potremmo parlare della trasportabilità che, pur essendo una soluzione con schermo 4K, dovrebbe comunque rientrare nella categoria degli ultrabook, dell'autonomia se si fa riferimento ai tempi registrati con altri portatili della stessa fascia, ma soprattutto di un prezzo di listino stratosferico di 2896 euro, veramente esagerato per una postazione da gioco, anche se nei cataloghi online lo si può trovare con un risparmio di un paio di centinaia di euro.
La scommessa di ASUS di realizzare un prodotto a metà tra il settore gaming (nella quale giova ricordarlo la casa taiwanese ha proposte nettamente più performanti) e quello degli ultrabook si può dire riuscita a metà, in quanto il prodotto non delude sul piano della produttività, ma non propone prestazioni inattaccabili in ambito gaming. La Nvidia GeForce GTX 960m con 2 GB di memoria video è la componente da mettere sul banco degli imputati per le prestazioni appena sufficienti con titoli esigenti, ma anche non propriamente recenti. Per questa cifra, le prestazioni grafiche devono essere di livello assoluto anche in un prodotto dalle dimensioni così compatte che in questa configurazione potrà intrigare chi vuole un desktop replacement per lavoro e multimedia, ma difficilmente riuscirà ad attirare i gamer più esigenti.