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At Sundown - recensione

Nell'ombra neanche tu riesci a vederti.

È ormai da qualche anno che su PC è esplosa la moda dei giochi multiplayer low budget e con visuale semi-fissa che puntano tutto sulla frenesia degli scontri. At Sundown è uno di questi titoli che si getta nel mischione, portando con sé almeno un elemento di unicità. Ma sarà sufficiente per farlo emergere dalla massa?

Partiamo subito con lo spiegare gli elementi fondamentali che caratterizzano At Sundown: la grafica è tridimensionale ma con telecamera aerea fissa, i giocatori sono da 2 a 4 e l'ombra nasconde completamente i personaggi rendendoli invisibili. Esatto: uscendo dalle poche fonti di luce sparse per le mappe si sparisce completamente alla vista e così anche i nostri nemici.

Per vedere dove si trova il nostro personaggio, quando è avvolto dall'oscurità, è quindi necessario premere il tasto Ctrl, ma ci si rende individuabili anche quando si corre o si schiva, per colpa di una scia di "fumo" lasciata alle spalle. Per non parlare dei colpi d'arma da fuoco, che illuminano a giorno la zona circostante.

Il giardino è una delle mappe più anonime che possiate trovare in un videogioco multiplayer.

Va da sé che le partite si trasformano ben presto in una febbrile caccia all'avversario: basta commettere un minimo errore per essere bersagliato da tutti. Per evitare che nei deathmatch si entri in una situazione di stallo, gli sviluppatori hanno inserito all'interno dei livelli delle pedane da cui emergono saltuariamente dei power-up casuali. Per non parlare delle modalità a obiettivi (per noi le più divertenti) in cui per vincere è necessario prendere il controllo di una zona o di un oggetto e quindi esporsi inesorabilmente all'ira nemica.

Nuove modalità, nuove armi e nuove mappe vengono sbloccate tramite un sistema di progressione forse fin troppo elementare, che purtroppo non viene sincronizzato online. A tal proposito va aperta una breve parentesi sulla piattaforma di lancio del titolo: Discord.

Per chi non lo sapesse, infatti, la famosa piattaforma di comunicazione ospita ora uno store da cui è possibile acquistare giochi. At Sundown è uno dei titoli di lancio del progetto, uscito in anticipo proprio su Discord che, come accennato poco fa, non consente di sincronizzare online la propria esperienza accumulata. Il gioco, comunque, uscirà nel prossimo futuro anche su Steam, PS4, Xbox One e Switch andando così, si spera, a risolvere questo sgradevole problema.

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L'unicità di At Sundown, caratterizzata dall'uso intelligente di luci e ombre, rende le partite molto divertenti in particolare in co-op locale (è comunque possibile aggiungere dei bot anche abbastanza intelligenti al match). Purtroppo non abbiamo potuto provare la componente online, perché il sistema di matchmaking non ha trovato alcun avversario con cui poterci sfidare, nemmeno per un 1v1. Abbiamo però potuto notare che è previsto anche un sistema di partite ranked a cui accedere.

Passiamo però ora al punto dolente dell'intero titolo: la qualità tecnica. Quello che si presenta di fronte al giocatore è un titolo estremamente limitato dal punto di vista grafico a partire dai menu eccessivamente minimalisti (da gioco in Flash per intenderci). Quando si entra per la prima volta in partita, si nota subito la bassissima qualità delle mappe, anche per quanto riguarda il level design.

Solo alcune ambientazioni, su cui gli sviluppatori hanno evidentemente lavorato di più, risultano quantomeno ispirate, come ad esempio la Mansion (con le luci delle candele e i lampi ad illuminare ciclicamente il livello) e la Metro (con i treni che diventano un secondo pericolosissimo nemico da evitare).

La metro, invece, offre qualche interessante spunto di level design.

Un'eccezione è rappresentata però dai personaggi, realizzati con cura e con uno stile grafico piacevole, anche se le animazioni risultano a tratti lente e impacciate, in particolare per un gioco che dovrebbe puntare tutto sulla velocità e i riflessi.

Questa evidente superficialità sul fronte tecnico mette inevitabilmente in secondo piano la simpatica idea di sfruttare una caratteristica tipica dei titoli stealth (il buio che ci nasconde) in un veloce gioco d'azione con visuale dall'alto. Davvero un gran peccato, perché le potenzialità erano sicuramente molto alte. Speriamo anche che con l'uscita di At Sundown su piattaforme più blasonate rispetto a Discord, si riesca a creare una viva community attorno al gioco.

6 / 10
Avatar di Pier Giorgio Liprino
Pier Giorgio Liprino: Per far felice Pier Giorgio basta parlargli di politica, scienza e videogiochi. A questi ultimi s'è avvicinato da bambino giocando ad Age of Empires 2 e da allora è rimasto un appassionato PC gamer, con uno sguardo attento alle console.

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