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Batman: Arkham Asylum

Il Cavaliere Oscuro di nuova generazione.

Se prendiamo tutti i giochi tratti da film e fumetti (o da film tratti da fumetti) ed impiliamo da una parte quelli che neanche hanno il diritto di essere masterizzati abusivamente e dall'altra quelli degni di essere giocati, probabilmente i primi formerebbero una colonna talmente alta da franare sotto il suo stesso peso. I secondi invece si potrebbero contare sulle dita di una mano. Il giocatore medio ha imparato dai tempi di ET per Atari che difficilmente i cosiddetti tie-in sono prodotti validi. Spesso sono lavori resi mediocri dalla fretta di uscire in contemporanea con il blockbuster di turno, oppure gli sviluppatori sono portati a riporre una eccessiva fiducia nel personaggio rappresentato e si affidano a meccaniche di gioco vetuste ed una grafica accattivante, sperando che gli appassionati siano disposti a chiudere un occhio in nome dei loro beniamini.

Dal quel poco che si sa su Batman: Arkham Asylum non possiamo dire su quale delle due pile finirà, ma se fallirà, di sicuro non lo farà per i due motivi sopracitati. Innanzitutto perché essendo slegato dalla licenza de "Il Cavaliere Oscuro" non rimane schiacciato dagli ingranaggi del marketing legati alla pellicola e questo ha permesso aagli sviluppatori di prendersela relativamente comoda, anche se certamente sfrutterà il momentaneo aumento di notorietà dell'uomo pipistrello.

Non è il primo Batman riproposto con l'Unreal Engine. L'esordio è arrivato poco tempo fa, con Mortal Kombat Vs DC Universe.

Rocksteady poi, ha evitato con cura di utilizzare la licenza per creare l’ennesimo picchiaduro a scorrimento, concentrandosi su un genere molto più complesso, come lo stealth game per favorire l'immedesimazione del giocatore in Bruce Wayne. E la differenza rispetto alla massa dei giochi su licenza sta proprio nel modo in cui viene gestito il personaggio principale: Batman è un supereroe, è un combattente esperto, forte e veloce e come tale non ha la minima difficoltà ad affrontare i criminali di strada che gli si parano davanti.

Riflettendoci un attimo, vi renderete conto di quanto questa soluzione sia rivoluzionaria: normalmente anche vestendo i panni di un supereroe dalla potenza immane, ci vorrà un discreto numero di colpi per aver ragione di ogni tirapiedi del cattivo di turno, anche dei più infimi. I Rocksteady invece hanno da subito messo nelle mani del giocatore un vantaggio tattico enorme che però sarà prontamente controbilanciato dalla natura "umana" di Batman. Anche se sarà facile aver ragione di un paio di teppistelli, sarete comunque vulnerabili a coltelli ed armi da fuoco, e qui entrerà in gioco la componente stealth. Il rovescio della medaglia dell'avere una grandissima abilità nel corpo a corpo starà nel fatto di doversi avvicinare molto al bersaglio: non è difficile mandare gli sgherri del Joker a fare un sonnellino ma bisogna saper creare l'occasione giusta.