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Battle Fantasia

Street Fighter IV in versione light?

Avete presente il classico numero del coniglio che esce dal cappello? Ecco, Arc System, vi offre sia il cappello che il coniglio, e a questo aggiunge un barbaro che cammina a vapore, una sottospecie di Capitan Uncino (più Uncino che Capitano) e tutta una serie di svitati protagonisti per la sua ultima fatica videoludica. Trattandosi dei pluripremiati creatori di Guilty Gears, i ragazzi di Arc System non potevano che sbizzarrirsi in un inedito picchiaduro ad incontri, tanto semplice nei contenuti quanto stravagante nella forma.

Battle Fantasia è un titolo la cui essenza risiede in gran parte nell'eclettico appeal dei suoi personaggi. È come se universi totalmente differenti avessero trovato un punto di incontro in una dimensione comune e parallela, dando vita ad un melting pot di creature bizzarre ma proprio per questo cariche di fascino. Il tratto genuinamente nipponico e la fluidità delle peculiari movenze di ciascun personaggio sono senza dubbio tra gli elementi che sapranno catturare l'attenzione del giocatore.

La stralunata trama alla base dei combattimenti viene narrata di volta in volta in maniera discretamente efficace, e la volontà di strutturare ogni incontro come se fosse uno dei tanti "capitoli" della storia non fa che mettere in risalto il gusto per la narrazione fantasiosa, squisitamente libera da qualsivoglia logica a favore del più sfrenato nonsense. Non deve stupire quindi il fatto di veder combattere un (apparentemente) innocuo coniglietto contro una specie di majorette armata di stendardo o una cameriera dall'atteggiamento felino. Non fatevi ingannare: i dodici personaggi presenti nel gioco sono certamente amabili nell'aspetto ma ugualmente capaci di menare cazzotti come se non ci fosse un domani.

Freed è dotato di un uncino spaventosamente grosso, ma nemmeno questo riuscirà a salvarlo dai fendenti di Deathbringer...

Proprio come in Street Fighter IV, anche Battle Fantasia fa sfoggio di personagi e ambientazioni poligonali in congiunzione a meccaniche di gameplay essenzialmente legate alle due dimensioni. Non c'è profondità di campo, cosicché i movimenti del giocatore avvengono unicamente sull'asse orizzontale degli stage. Ciò significa che vengono mantenute le ormai note dinamiche del genere, pur con qualche generosa concessione in termini di fruibilità.

Il sistema di combattimento prevede infatti calci e pugni (leggeri e forti) e tutta una serie di mosse speciali facilmente eseguibili nelle tradizionali sequenze del genere: parliamo perciò delle classiche mezzelune e di attacchi da sinistra a destra (o viceversa). La semplicità citata prima risiede nel fatto che non c'è alcuna combinazione particolare da tenere a mente, il vostro personaggio si limiterà a concatenare ad oltranza le mosse impartitegli senza richiedere al giocatore particolari sforzi mnemonici. Pochi minuti saranno più che sufficienti per acquisire familiarità col proprio personaggio e apprendere eventuali punti di forza.

Battle Fantasia guadagna un minimo di profondità in più grazie ad alcune tecniche leggermente più articolate. Il sistema Heat Up prevede il riempimento di una barra a seguito dei colpi ricevuti o di quelli mandati a segno. Ogni combattente può ricaricarla determinate volte e sfoderare infine attacchi infuocati (nel vero senso della parola) che potranno seriamente mutare il corso del match. Il sistema di parate invece vi vedrà impegnati a bloccare con tempismo i colpi avversari, interrompendo la sequenza avversaria per rispondere prontamente con colpi altrettanto letali. Capite bene che, se anche il tutto si rivela abbastanza funzionale al gameplay, non c'è davvero nulla di nuovo o di particolarmente memorabile nella formula adottata da Arc System.

Gli sfondi sono generalmente ben caratterizzati, ma manca quella certosina pulizia riservata ai personaggi.

Il gioco può sicuramente contare su una buona dose di personalità e su meccaniche collaudate e pienamente pertinenti al genere di riferimento. Il problema maggiore di Battle Fantasia è quindi da ricercarsi nella sostanza. Fosse stato un titolo da distribuzione digitale (Xbox Live o PSN che sia) non avremmo avuto troppo da recriminare, ma qui stiamo parlando di un prodotto venduto a prezzo pieno che si dimostra inspiegabilmente deficitario nei contenuti. Il roster di combattenti prevede unicamente dodici personaggi, e oltre allo story mode abbiamo giusto canoniche modalità quali Arcade, Survival e Versus. Ci sarebbe anche una smilza opzione per fare pratica, ma è davvero poca roba. Presente ovviamente anche la possibilità di sfidare online i vostri amici, buona anche solo per sbloccare qualche Obiettivo. Se fate parte di quella ristretta cerchia di irriducibili amanti dei picchiaduro, BF potrebbe regalarvi svariate ore di spensierato divertimento; in caso contrario potete benissimo passare oltre.

6 / 10