Battlefield 3
Il migliore sparatutto moderno mai creato?
Il team audio fa tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo, lavorando a stretto contatto con l'esercito svedese durante le missioni. "Collaborando con il team di Medal of Honor per registrare i suoni delle armi, avevamo 84 microfoni piazzati in punti differenti. Avevamo perfino appostato delle persone sulle montagne a cinque chilometri di distanza, e tutto questo era sincronizzato".
Il risultato è che il suono cambia in base alla propria posizione rispetto all'arma e al materiale che costituisce l'ambiente circostante. Strandberg ha dimostrato abilmente questa dinamica spostando la telecamera, cambiando il paesaggio circostante sostituendolo con un bosco e tenendo premuto il tasto per sparare, mentre faceva allontanare lentamente il soldato col fucile. I suoni emessi dall'arma cambiavano sensibilmente con l'aumentare della distanza, perdendo il loro senso di prossimità e i toni bassi, e diventando sempre più piatti e diffusi, come ci si aspetterebbe all'interno di un bosco.
Tornando alla demo, una volta concluso lo scontro a fuoco nel cortile la squadra si è spostata fino a raggiungere una rete di gallerie sotto un edificio, dove secondo una soffiata dell'intelligence era tenuta una bomba da disarmare.
Da qualche parte c'è stata una lieve scossa di terremoto prontamente commentata nelle trasmissioni radio, quasi a offrire un indizio di ciò che sarebbe accaduto in futuro. Bach è entrato in una stanza di manutenzione dove ha trovato la bomba, iniziando il lavoro per renderla inoffensiva.
In quel momento un soldato iracheno è entrato nella stanza e gli si è gettato addosso, facendo partire un combattimento corpo a corpo intenso e brutale. Era chiaramente un QTE, ma era comunque in grado di trasmettere una forte tensione.
Superato anche questo, la squadra ha raggiunto i tetti, dove la calda luce solare della sera giocava con le strutture in sabbia, donando al paesaggio un vivido senso di appartenenza fisica e temporale. Quasi immediatamente il gruppo si è trovato sotto il fuoco di un fucile di precisione di grosso calibro, che fortunatamente ha mancato il bersaglio. Mentre il cemento veniva letteralmente fatto a pezzi dai colpi del tiratore, la squadra ha trovato riparo ed ha eseguito una rapida scansione dell'ambiente circostante.
DICE voleva mostrare quanto il Frostbite 2 fosse in grado di gestire la distruzione su vasta scala, e Bach ha approfittato della situazione per provarlo. Passando dal fucile d'assalto a un lanciarazzi anticarro si è affacciato dal proprio riparo sparando verso il rifugio del cecchino nel caseggiato adiacente. La finestra è esplosa in mille schegge di vetro, e l'edificio si è accasciato in modo davvero convincente.
Il pezzo forte della demo, comunque, era la sequenza finale: uno scontro a fuoco in corsa lungo la strada principale della città, mentre la squadra riceveva supporto da un elicottero. Proprio mentre Bach prendeva posto su una mitragliatrice abbandonata, il terremoto si è fatto sentire.
Una devastante onda d'urto ha squarciato il terreno, mentre un palazzo ha iniziato lentamente ad accasciarsi come un dinosauro ferito, cadendo verso la telecamera. L'elicottero era esattamente sulla traiettoria dell'edificio, e quando il pilota si è reso conto della minaccia era ormai troppo tardi. Al che, l'inevitabile sfumatura sul nero.
La demo ha lasciato senza parole per diversi motivi: visivamente era incredibile, tecnicamente era meravigliosa, ma nonostante tutto ancora non faceva capire cosa aspettarsi esattamente da questo Battlefield 3. Quando gli è stato chiesto per quale motivo la gente dovrebbe voler giocare questo titolo, Bach ha risposto con molta calma: "Stiamo realizzando il migliore sparatutto moderno mai creato".
Viste le imprese recenti di DICE e la massiccia tecnologia su cui il team sta lavorando, non fatichiamo a dare credibilità a questa dichiarazione, desiderando ardentemente che tutte le promesse fatte vengano mantenute.