Battlefield Hardline, a un passo dalla recensione - prova
A pochi giorni dall'uscita, abbiamo spolpato il multiplayer.
Londra - Dopo i rinvii, le beta e le polemiche legate alla grafica, Visceral Games si sente pronta a dare in pasto Battlefield Hardline ai videogiocatori. Il prossimo 19 marzo il gioco raggiungerà i negozi europei dopo aver invaso l'America e aver raggiunto il catalogo dell'EA Access, il particolare abbonamento che Electronic Arts mette a disposizione degli utenti Xbox One per provare con anticipo i suoi giochi.
Per questo motivo siamo volati a Londra per testare lo stato di salute del gioco, in modo da arrivare pronti all'appuntamento con il voto (eh sì, per chi ancora non lo sapesse noi abbiamo deciso di tenerli) e le inevitabili polemiche che questo scatenerà. Questo perché comunque vada, Battlefield Hardline cerca di modificare il cuore e le meccaniche di una serie tanto riconoscibile quanto amata.
In questo modo se il nuovo ritmo di gioco cambierà radicalmente il volto della serie i vecchi fan non potranno che biasimare il lavoro di Visceral, al contrario se tutto sarà uguale al passato si rischia di non accontentare coloro che vedevano in Hardline una positiva boccata d'aria fresca dopo i problemi che si sono manifestati in seguito al lancio di Battlefield 4.
Lo sviluppatore californiano sa di camminare su di un sottile filo e per questo prova a spazzare via i dubbi con un quantitativo di contenuti leggermente superiore di quello proposto da Battlefield 4 e tutta una serie di piccole e grandi novità che dovrebbero cambiare non solo la velocità del gameplay, ma anche il suo feeling.
Cominciamo con i numeri: in Battlefield Hardline ci saranno 4 fazioni e 9 mappe (contro le 10 di BF4) quasi tutte perfettamente adattabili a tutte le modalità di gioco, tranne un paio troppo piccole per essere adatte ad Hotwire. Per il resto avremo due grandi classici come Conquista e Team Deathmatch, che si andranno ad affiancare a 5 modalità nuove di zecca come Hotwire, Heist, Blood Money, Rescue e Crosshair.
Immaginiamo che Conquest e TD non abbiano bisogno di presentazioni, se non che queste due modalità saranno le uniche a supportare fino a 64 giocatori su PC, Xbox One e PS4. In Conquista, oltretutto, i punti di cattura non saranno circolari, ma avranno la forma dell'edificio o dell'area nei quali sono posizionati. Questo rende molto più complesso conquistare questi punti, dato che ci si potrà nascondere piuttosto agevolmente in diversi punti dell'area sensibile.
Hotwire sarà una specie di Conquest su quattro ruote. I punti di cattura sono infatti rappresentati da dei veicoli, che cominceranno a far calare i rientri avversari solo una volta che avranno raggiunto una determinata velocità di crociera. Questo si risolve da una parte in folli gran premi a bordo dei più disparati mezzi, come autocisterne, motociclette o muscle car, e dall'altra in una presenza massiccia sul campo di battaglia di ingegneri, gli unici equipaggiati di base con il lanciagranate, una delle poche armi efficaci contro i veicoli.
Questo perché Visceral ha deciso di fare una scelta filosofica di peso, ovvero quella di relegare le armi e gli oggetti più potenti al rango di bonus da recuperare nei livelli. In questo modo non ci sarà più il festival di lanciarazzi, mitragliatori pesanti e bazooka, ma queste armi, non facendo parte della dotazione "standard" di polizia e criminalità, compariranno solo saltuariamente sul campo di battaglia, spostando gli equilibri se maneggiate dalla persona giusta.
In Heist i criminali dovranno sfondare le difese di un caveau o di un blindato per recuperare il bottino protetto al loro interno e fuggire verso il punto di estrazione. I poliziotti dovranno invece fermarli.
In Blood Money non ci saranno i poliziotti, ma solo due bande criminali che si sfideranno per recuperare il bottino posto al centro della mappa e portarlo verso la propria base. A rendere tutto più pepato arriva la possibilità di rubare i soldi anche direttamente dal covo avversario. Come si suol dire, andare a rubare in casa del ladro.
Rescue e Crosshair sono modalità più ristrette, studiate per squadre da cinque giocatori e più adatte al gioco competitivo. Rescue ricorda molto Conterstrike. Avrete una sola vita e il compito della S.W.A.T. sarà quello di uccidere tutti i criminali o liberare gli ostaggi, mentre quello dei rapitori sarà restare in vita per almeno 3 minuti senza che gli ostaggi vengano rilasciati.
Crosshair, infine, chiederà ai criminali di uccidere un giocatore marcato come VIP della squadra avversaria. I poliziotti dal canto loro dovranno scortare il prescelto vivo al punto di estrazione.
Le modalità sembrano ben studiate e sufficientemente varie per accontentare tutte, ma l'impressione che abbiamo avuto è che la qualità dell'esperienza vari in base alla mappa selezionata. Alcune sono infatti ben architettate, ispirate graficamente e con eventi di Levolution spettacolari, altre invece sembrano un po' povere e piatte, non particolarmente adatte ad accogliere il gameplay frenetico di Battlefield Hardline.
L'altra sensazione è che quando Hardline prova a fare il Battlefield le cose funzionino meglio. Le mappe sono ampie, le classi piuttosto ben differenziate (anche se ovviamente andranno ben bilanciate dopo le prime settimane di uscita nei negozi) e il mix tra fanteria e combattimento veicolare funziona bene.
Quando il ritmo si alza, invece, si notano alcune reminiscenze del passato, come un tempo di respawn troppo lungo, una non perfetta calibratura dei respawn point, un'interfaccia invasiva e una lentezza generale di alcuni movimenti che rendono poco dinamiche le partite nelle mappe più piccole.
Inoltre il comparto tecnico per raggiungere i 60 frame al secondo ha dovuto nuovamente rinunciare al Full HD, ma anche a tanti effetti grafici più complessi come riflessi, schizzi dell'acqua e una fisica raffinata, soprattutto nella gestione delle moto. Senza considerare i problemi audio registrati e una stabilità del gioco ballerina, entrambe cose che dovranno per forza essere sistemate in questi pochi giorni che ci separano dall'uscita.
In questo modo Battlefield Hardline sembra essere un gioco ambivalente, ovvero che prova a conquistare gli amanti degli shooter più frenetici pur mantenendo alcuni elementi di profondità tipici della serie di DICE.
Adesso non ci rimane che provare la tanto chiacchierata campagna e approfondire le dinamiche del multigiocatore e poi saremo pronti. Manca ormai poco, rimanete con noi.