Battlefield V - prova
Il fascino dei classici.
Londra - La guerra è finita. Call of Duty: Black Ops 4 e Battlefield, dopo quasi un decennio passato a marcarsi a uomo, hanno deciso di intraprendere due strade diverse. Activision ha scelto di abbandonare la strada del single player, attratta dal successo di Fortnite e inseguendo le sue ambizioni e-sportive. EA, dal canto suo, ha scelto di proseguire su di una formula più classica ma non per questo meno interessante.
Il nuovo Battlefield V, infatti, non rinuncia alla sua natura ma punta ad evolvere e perfezionare quanto di buono fatto in questi anni, provando ad offrire un'esperienza in grado di sfumare i confini che dividono il comparto multigiocatore da quello single player. Il fil rouge sarà rappresentato da una struttura narrativa che punta ad avvolgere ogni contenuto, pensata per portare il giocatore in giro per il mondo a scoprire le principali battaglie e le località che hanno contraddistinto la Seconda Guerra Mondiale.
War Tides, questo il nome dell'ambizioso progetto alla base di Battlefield V, sarà l'evoluzione del concetto di 'supporto post-lancio' e consentirà a coloro che hanno acquistato il gioco di ottenere tutti i contenuti previsti. Nessuno escluso. Quindi basta Premium Pass e basta DLC: acquistando Battlefield V otterremo tutte le mappe, le modalità e le armi che DICE ha intenzione di sviluppare da qui al termine del ciclo vitale di questo quinto capitolo.
A garantire una sostenibilità economica del progetto arriveranno tutta una serie di microtransazioni pensate per non incidere in alcun modo sul bilanciamento del gameplay. Ancora mancano i dettagli ma DICE assicura che si tratterà semplicemente di opzioni cosmetiche che andranno ad abbellire il nostro soldato, senza dargli alcun vantaggio sul campo di battaglia.
War Tides sarà diviso in stagioni, ognuna della quali introdurrà un nuovo scenario caratterizzato da eventi a tempo, armi, veicoli e talvolta persino una nuova Storia di Guerra o una missione cooperativa. L'obiettivo di DICE è pensare ad uno scenario che abbia una riconoscibilità stilistica e una valenza storica, e costruire esperienze di gioco che si adattino ad esso.
La struttura frammentata delle Storie di Guerra di Battlefield 1, in questo modo, tornerà praticamente immutata in Battlefield V e talvolta fungerà da vettore per introdurre il nuovo scenario o le nuove attività online. Questa struttura consentirà a DICE di creare dei racconti brevi ma intensi, che parleranno di normali persone che cercheranno di sopravvivere alla guerra, non di salvare il mondo. La prima Storia di Guerra, per esempio, sarà ambientata in un piccolo paese della Norvegia e parlerà del tentativo di una ragazza di salvare la propria famiglia.
La struttura così frammentata si sposa a meraviglia con le intenzioni di DICE, che vuole cercare di dilazionare i nuovi contenuti nel tempo, così da tenere incollati i giocatori con un afflusso costante di mappe, storie e armi che, una volta scesi dal palcoscenico delle War Tides, dovrebbero poi entrare a far parte stabilmente dei contenuti del gioco. L'obiettivo è tenere sui server i giocatori, in modo che siano invogliati ad investire in personalizzazioni per i loro avatar gli oggetti. La tentazione di mostrare armi esclusive, skin pregiate o vestiti sfarzosi, infatti, dovrebbe aiutare DICE a mantenere profittevole il gioco anche sul lungo periodo.
Questo perché, per la prima volta, in Battlefield sarà possibile personalizzare il proprio soldato sia sotto il profilo dell'equipaggiamento, sia sotto l'aspetto squisitamente estetico. Potremo scegliere il sesso e la razza del nostro avatar, ma anche le pitture che coprono il suo volto, i vestiti, le scarpe e, ovviamente, la piastrina che indosserà. Opzioni similari sono disponibili anche per le armi e per i veicoli, che potranno essere personalizzati in modo da mostrare al mondo non solo la nostra personalità ma anche la nostra storia in Battlefield V, soprattutto quando sfoggeremo skin rare o vinte in specifiche attività a tempo.
Non saremo, però, in grado di personalizzare il nostro soldato solo dal punto di vista estetico: DICE ha infatti pensato ad un sistema piuttosto profondo per accompagnare la crescita e lo sviluppo del proprio personaggio. Si potranno sbloccare abilità e personalizzazione per la classe (ritornano i quattro archetipi standard di Battlefield), per le armi e per i veicoli. Infine c'è una sezione dedicata agli oggetti e ai contenuti a tempo.
Saremo liberi di spendere i punti guadagnati attraverso attività giornaliere e settimanali nella maniera preferita, anche in classi o veicoli differenti da quelli utilizzati per accumulare punti. Una scelta originale ma pensata per non costringerci a modificare l'atteggiamento sul campo di battaglia e per non rovinare l'esperienza degli altri giocatori compiendo azioni particolarmente avventate o stupide solo per sbloccare un'arma o un oggetto.
Basteranno, infatti, le novità introdotte da DICE nel gameplay a rivoluzionare il modo in cui approcciare il gioco. Oltre a tutta una serie di miglioramenti tecnici volti a perfezionare il feedback visuale di alcune azioni, come delle animazioni che mettono in contatto due soldati durante la cura o che fanno interagire i personaggi con l'ambiente circostante, saranno quattro le novità che cambieranno il modo di giocare: il sistema della salute, quello delle munizioni, la distruttibilità e la mobilità delle postazioni fisse.
Ma andiamo con ordine. La salute non si genererà più spontaneamente ma occorrerà affidarsi alle cure di un medico o di deposito di rifornimenti per ottenere un kit medico Inoltre questo non funzionerà in maniera automatica ma andrà applicato. Comunque non sarà possibile più possibile recuperare interamente la propria energia fino al successivo respawn.
In maniera similare, le munizioni saranno molto più razionate e diventeranno sempre meno ogni volta che torneremo in partita. Questi due elementi da una parte rinforzeranno il ruolo di medici e ingegneri, fondamentali per tenere in vita e rifornire i compagni, dall'altro modificheranno pesantemente il ritmo. Le classiche e frenetiche battaglie dei Battlefield dovranno necessariamente essere alternate a momenti nei quali fermarsi per rimpinguare le munizioni e ricaricare l'energia.
In questi frangenti il ruolo della squadra diventerà ancora più centrale ai fini della vittoria. I propri commilitoni, infatti, saranno il punto di rinascita naturale dopo una morte, oltre che gli unici in grado di resuscitare in qualunque momento. I medici hanno il vantaggio di poter curare chiunque e di farlo in maniera molto più veloce, ma all'interno di un team anche Assalti, Ricognitori e Ingegneri potranno soccorrere un compagno. Visto che il tempo impiegato per l'operazione sarà notevole, soprattutto nel bel mezzo della battaglia, DICE darà la possibilità di trascinare un compagno caduto verso un riparo così da curarlo con calma.
Per questo motivo ogni giocatore, a meno di chiederlo espressamente, sarà inserito all'interno di una squadra. In questo modo, oltre ai vantaggi appena descritti, potrà partecipare al punteggio di squadra. Grazie ad esso il leader del gruppo sarà in grado di sbloccare dei particolari potenziamenti in grado di avere un impatto sulla battaglia. Si andrà da un missile dal raggio devastante ad un particolare carro armato pensato appositamente per consentire a una squadra di cooperare al suo interno. Si tratta in altre parole di una sorta di ScoreStreak declinate al teamplay, ovvero di un ulteriore elemento che DICE ha pensato per allettare i giocatori a cooperare.
Grazie all'evoluzione del Frostbite Engine DICE ha migliorato sensibilmente la distruttibilità presente in Battlefield V. Nel nuovo capitolo i proiettili dal calibro più grande saranno in grado di perforare i muri, rendendo così le mitragliatrici montate sui carri armati utili anche contro i nemici annidati all'interno degli edifici. Inoltre le esplosioni non funzioneranno sempre nello stesso modo, ma saranno calcolate in base al loro effettivo impatto.
Un proiettile che si infrangerà su di un muro lo farà collassare verso l'interno ma, se questo passerà da una finestra, farà schizzare i cocci in tutte le direzioni. Una volta abbattuto, però, un edificio non esaurirà la sua utilità. Sarà possibile, infatti, utilizzare le sue fondamenta per costruire nuove strutture difensive come trincee, mitragliatrici e 'panettoni' per rallentare i carri armati. Anche in questo caso tutti potranno eseguire questo genere di operazioni, con l'ingegnere che avrà un netto bonus nella velocità di costruzione.
Ancora non sappiamo come DICE ha intenzione di gestire le risorse necessarie alla costruzione di questi nuovi elementi, ma il loro impatto sul gameplay sarà notevole, dato che aggiungerà un livello di programmazione tattica del territorio, adattando la mappa alle esigenze del momento.
L'ultima grande novità è la possibilità di spostare le postazioni fisse presenti nella mappa, come gli obici dell'artiglieria o la contraerea. Questo da un lato dovrebbe impedire all'aviazione di avere zone sicure nella quali agire perché al riparo dal fuoco nemico e dall'altra aprirà a folli combinazioni, come cannoni attaccati a carri armati. Ovvero soluzioni che potrebbero dare vita a una potenza di fuoco notevole, con la quale fortificare determinate posizioni.
Grazie a queste novità il gameplay sandbox di Battlefield dovrebbe aggiungere un nuovo strato di profondità, rendendo ogni battaglia davvero unica. In questo modo DICE si è ricavata un modo per dare un nuovo sapore a modalità classiche come Conquista, Team Deathmatch e Domination, ma soprattutto ha dato una nuova scala alle operazioni, qui chiamate Grand Operations.
Il sistema è quello già visto in azione in Battlefield 1: si tratta di una serie di battaglie la cui evoluzione dipende dal risultato del confronto precedente. Le differenze rispetto al passato sono prevalentemente due. La prima è geografica: in Grand Operations anche le mappe si modificheranno e si evolveranno in base ai risultati della battaglia. Non si tratterà più di un semplice avanzamento o di un arretramento lungo lo stesso fronte, ma si potrà rimanere in un luogo nel quale saranno visibili le conseguenze della battaglia precedente.
La seconda è strutturale: le Grand Operations saranno divise in quattro giorni, ognuno caratterizzato da uno stile e un gameplay differenti. L'esempio che ci è stato fatto è quello della battaglia di Rotterdam: il primo giorno gli attaccanti dovranno lanciarsi da un aereo per cercare di distruggere le postazioni antiaeree nemiche. Più la resistenza sarà efficace e più i difensori bruceranno ticket per il rientro il giorno successivo. Anche il numero di veicoli disponibili per gli attaccanti dipenderà dalle postazioni distrutte. Il terzo giorno la mappa sarà completamente devastata.
Gli attaccanti dovranno sfruttare i ticket rimasti per piegare la resistenza nemica, mentre i difensori dovranno cercare di consumare i loro rientri prima del termine della partita, che potrà essere una Corsa, una Conquista o altro. La modalità di ingaggio, infatti, sarà scelta casualmente tra quelle disponibili e non sarà più predefinita come in passato.
In molti casi le sorti della battaglia saranno decise in questa giornata ma nelle battaglie più equilibrate si arriverà al quarto giorno di scontri. In questo caso, come conseguenza di un conflitto lungo, logorante e brutale, i giocatori scenderanno in battaglia con un unico caricatore delle munizioni e un'unica vita.
La vittoria sarà quindi determinata dalla capacità di sfruttare i vantaggi dati dall'appartenenza ad una squadra, dato che solo stando vicino ai propri compagni si avranno le migliori chance per rimanere in vita e rimpinguare le scorte di munizioni. Un epilogo epico dopo circa un'ora di battaglia, deciso più dalla capacità di sopravvivere che dalle abilità con le armi da fuoco.
L'ultima componente di questo pacchetto è Combined Arms. Si tratta di una serie di missioni pensate per essere giocate in cooperativa e disegnate per fare da ponte tra l'esperienza single player e quella multiplayer di Battlefield V. DICE l'ha definita come "un porto sicuro per i giocatori intimoriti dalla struttura sandbox e competitiva del multiplayer". In questo contesto, infatti, tutti potranno provare le sperimentare i vari aspetti del gioco, imparando le meccaniche che governano ogni modalità senza l'urgenza derivata dal dover competere contro altri giocatori.
Per mantenere sempre fresca l'offerta, alcuni elementi di Combined Arms saranno casuali. Le condizioni atmosferiche, gli obiettivi e le dinamiche di gioco saranno mescolati dal generatore di missioni, offrendo di volta in volta un'esperienza diversa.
Dal punto di vista tecnico è ancora presto per dare un giudizio definitivo su Battlefield V. DICE ci ha consentito di dare solo una veloce occhiata al gioco in azione ma quello che abbiamo visto ci ha impressionato per cura nei dettagli e qualità artistica. I nuovi elementi di distruttibilità dei livelli, le nuova animazioni contestuali e le personalizzazioni sono tutti elementi apparentemente minori, ma che incidono sui calcoli che console e PC dovranno eseguire. Quello che sappiamo è che Xbox One X avrà un trattamento privilegiato, volto a sfruttare la sua potenza.
Infine manca solo una cosa da dire, ossia quando Battlefield V arriverà nei negozi: ufficialmente lo shooter di DICE sarà disponibile a partire dal 19 ottobre, con la possibilità di anticipare di tre giorni la data acquistando la Deluxe Edition. Gli abbonati di Origin potranno invece giocare le prime 10 ore a partire dall'11 ottobre. Tra poche settimane, durante l'EA Play di Los Angeles, scopriremo nel dettaglio nuove informazioni su questo atteso ritorno, che non mancheremo di raccontarvi.