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Battlerite Royale - prova

Cosa succede unendo MOBA e Battle Royale?

Le mode sono passeggere, ed è una legge non scritta valida per ogni mercato esistente, compresi i videogiochi. Oggi i Battle Royale sono il fenomeno del momento, ma qualche anno fa i MOBA giganteggiavano conquistando tutte le luci della ribalta. Spostandoci dai più rinomati League of Legends, Dota 2 ed Heroes of the Storm, un progetto in particolare ebbe una rapida ascesa ed un'altrettanta fugace decaduta: Battlerite.

Il titolo di Stunlock Studios è riuscito nel 2016 a conquistare una propria nicchia di utenza grazie a scontri veloci, basati su team di due o tre giocatori. Ma la concorrenza è sempre spietata, e ben presto di Battlerite non si è sentito più parlare (ad oggi non figura neanche tra i cento titoli con più utenti online). Stunlock Studios però non si arrende, confidando nella bontà della propria creatura, e da questa volontà nasce l'idea alla base di Battlerite Royale: la fusione tra MOBA e Battle Royale. Abbiamo provato la beta del titolo in uscita, in versione early access, il 26 settembre. Eccovi quindi le nostre prime impressioni su questo particolare ibrido.

Il primo dubbio da sciogliere è quello legato al loot ottenibile una volta atterrati sulla mappa di gioco, in mancanza di canoniche armi da offesa, qualsiasi personaggio è chiamato a raggranellare il prima possibile le sue stesse abilità. Avete capito bene, ogni campione ha il proprio parco mosse unico, ma una volta iniziato il match ha in dotazione l'attacco base, uno speciale ed un oggetto (questi ultimi acquistabili da un mercante nella sala d'attesa). Ma le particolarità di Battlerite Royale non terminano qui, infatti le medesime skill hanno un grado di rarità, e trovare un'abilità di grado superiore potenzia anche lo stesso personaggio, aumentandone il livello.

Il livello di dettaglio delle ambientazioni non è impressionante, ma i personaggi risultano ben realizzati

Di conseguenza l'energia vitale ed il quantitativo di danni causati cresce, ed allo stesso modo di un battle royale canonico risulta essenziale esplorare la mappa il più possibile per trovare loot. Sono presenti anche quattro slot per l'equipaggiamento extra, utile ad ottenere perks passivi per danno, velocità ed energia. Nell'inventario c'è anche spazio per tre consumabili, ad esempio pozioni curative e trappole. La raccolta delle sopracitate abilità (fino a quattro per ogni eroe esclusa l'ultimate) è un processo che già adesso risulta fluido e senza intoppi: aperto uno scrigno skill e oggetti fuoriescono, e se risultano di pari livello o più scadenti di quelli già ottenuti il nostro campione li ignorerà, altrimenti verranno raccolti e sostituiti automaticamente. Un sistema veloce, che da subito risulta naturale e di facile utilizzo.

Altrettanto rapide sono le partite, composte da un massimo di venti partecipanti, in una mappa piuttosto vasta. Anche in questo caso non manca la canonica "area sicura", che restringendosi sempre più costringe al movimento continuo ed alla resa dei conti finale. I nostri match, arrivando alle ultime fasi, non sono durati più di quindici minuti, e le circa due ore di beta sono effettivamente scivolate via senza appesantire la prova. Il matchmaking infine non ha creato nessun tipo di grattacapo, probabilmente anche per merito del numero esiguo di partecipanti.

Sul fronte del gameplay nudo e crudo troviamo l'infrastruttura di un MOBA piuttosto classico nella sua visuale isometrica, con un'area visibile piuttosto minuta che favorisce gli incontri casuali tra i giocatori. Battlerite, per chi non lo conoscesse, utilizza il modello WASD al posto del mouse per i movimenti, e questo porta di conseguenza a sfruttare un tasto libero in più per gli attacchi. Il resto dei comandi è piuttosto canonico, e non abbiamo notato alcun tipo di sbavatura.

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Tra i due generi non tutti gli elementi sembrano sposarsi alla perfezione: ad esempio sono presenti le cavalcature, con tanto di carote per lanciarsi in brevi sprint, che annullano completamente il pericolo di restar fuori dall'area sicura. Altrettanto facilmente si trovano portali e vortici che permettono di lanciarsi nuovamente in aria, per atterrare in una zona circostante fuggendo dal pericolo. È presente anche il denaro, da poter spendere presso alcuni mercanti, i quali raramente hanno oggetti o abilità non rinvenibili nelle casse sparse per la mappa. Anche in questo caso rimandiamo il giudizio in seguito a valutazioni più approfondite, ma questi piccoli elementi sembrano guastare una ricetta che ancora necessita del perfetto equilibrio.

Un punto su cui la prima incarnazione di Battlerite è stata criticata è la caratterizzazione degli eroi. Durante la beta non era disponibile il roster completo (che vanterà trentasei personaggi), ma da quel che abbiamo visto molti sono di buona fattura, anche se reggere il confronto con League of Legends o l'esercito di licenze di Blizzard sarebbe come mettere Davide contro Golia. I campioni sono divisi in tre categorie: i combattenti corpo a corpo, dalla distanza ed infine i support. È ancora presto per valutare l'esatto bilanciamento tra gli eroi, e possiamo assicurarvi che durante le beta di danno ne abbiamo dato (e subito) praticamente da chiunque. L'unico dubbio da sciogliere è legato proprio ai curatori, che seppur dotati di abilità per offendere sono provvisti anche di cure, ed in possibili partite in duo potrebbero far la differenza.

Nella sala d'attesa del match possiamo acquistare una prima abilità ed un oggetto. Nell'arena di gioco è possibile incontrare altri mercanti.

Per tutti gli oggetti estetici infine è presente un sistema di loot box e valuta in game, nulla di nuovo per chiunque abbia mai provato un MOBA. In passato Battlerite è stato criticato per un sistema di reward piuttosto tirchio verso la community, ed in tal senso i primi segnali dalla beta non ci hanno rassicurato, elargendo ad ogni match appena una decina di monete d'oro. Sarà un fattore quindi da valutare lungo l'early access del gioco, essendo uno degli elementi utili a fidelizzare la community.

In definitiva la nostra prima impressione su Battlerite Royale è sicuramente positiva, questa formula inedita che fonde MOBA e Battle Royale ci pare la chiave giusta per catturare l'interesse di molti giocatori. Persistono i dubbi su fattori primari come bilanciamento del roster, market degli oggetti estetici e supporto degli sviluppatori. Ma la nuova incarnazione del titolo di Stunlock Studios potrebbe davvero conquistare una fetta di mercato ancora inesplorata.

Avatar di Gabriele Carollo
Gabriele Carollo: Si barcamena nello scrivere da pochi anni, tra ettolitri di birra e mostrando con orgoglio la sua barba. Se cercate un consiglio fraterno e senza fronzoli, è l’uomo che fa al caso vostro.
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